Umanità Nova, n.6 del 17 febbraio 2008, anno 88

Giustizia per ricchi


Negli ultimi anni, durante le perquisizioni domiciliari, la prima cosa che viene sequestrata (qualunque sia la ragione della perquisizione) è il computer e quindi, sempre più spesso, può essere necessario per gli avvocati della difesa ottenere una copia dei dati archiviati sull'Hard Disc (HD) della macchina, in modo da avere in mano le stesse carte dell'accusa in occasione del processo.
Visto che una delle caratteristiche principali dei dati informatici è la loro facilità di duplicazione, e visto il basso costo dei supporti sui quali tali dati vengono registrati, una richiesta del genere non dovrebbe presentare alcuna difficoltà. E invece sembra proprio di no. Sul testo Unico sulle spese di giustizia (http://www.giustizia.it/misc/TU_spesegiustizia_02.htm) vengono stabilite le tariffe da pagare per ottenere una copia di un documento su un supporto diverso dalla classica fotocopia autenticata: "ART. 269 (L) (Diritto di copia su supporto diverso da quello cartaceo) 1. Per il rilascio di copie di documenti su supporto diverso da quello cartaceo è dovuto il diritto forfettizzato nella misura stabilita dalla tabella, contenuta nell'allegato n. 8 del presente testo unico." La simpatica tabella alla quale fa riferimento l'articolo, prevede che la copia fatta su Compact Disc costi al richiedente la bellezza di 258,23 euri per ogni CD. Il che significa che se l'incauto richiede la copia del contenuto di un HD, diciamo di 80 Gb, dovrà sborsare la bellezza di più di 32 mila euro, visto che ogni CD può contenere al massimo circa 700 Mb. Se poi ha la sfortuna di volere la copia di uno da 120 Gb (ormai sempre più comuni) la cifra sale a circa 40 mila euri. E così via. Come è noto un CD costa (al dettaglio) anche meno di un euro ed un HD poco più di 100.
Che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge è una favoletta di quelle che si possono raccontare solo ai bambini piccoli, a quelli che credono alle panzane che scrivono sui giornali o che trasmettono in televisione.
Da sempre le carceri sono piene solo di poveri e quando, raramente, qualche ricco viene condannato riesce sempre a trovare il modo per evitare la galera. Ai tempi dell'informatica, quella che una volta si chiamava "giustizia di classe" si ripropone anche attraverso provvedimenti legislativi di questo genere che rendono più difficile, per un imputato privo di mezzi economici, di provvedere efficacemente alla propria difesa.

Pepsy

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