Umanità Nova, n.6 del 17 febbraio 2008, anno 88

Strane coincidenze. Guerra non convenzionale


Nell'ultima settimana di gennaio al largo di Alessandria (Egitto) sono stati danneggiati due cavi sottomarini, di quelli che trasportano le linee telefoniche e Internet. I cavi sono di proprietà di due imprese che collegano l'Europa (i cavi arrivano passando dall'Italia) con il Medio Oriente, l'India e il Giappone. Il fatto ha provocato grossi problemi nelle telecomunicazioni e nelle connessioni ad Internet in Egitto, India, Pakistan e Kuwait, ma anche in Algeria e Libano.
Nei primi momenti si era diffusa la voce che il danno sarebbe stato causato dall'ancora di una nave trascinata sul fondo, successivamente questa ipotesi veniva prima smentita e poi ripresa con qualche modifica. Il Governo egiziano ha invitato la popolazione a non sovraccaricare la Rete scaricando film e musica da Internet e poi ha promesso, una volta riparato il danno, un mese gratis di connessione a tutti. Anche se strano (due cavi tranciati contemporaneamente) un evento del genere non è raro, non per nulla sono 25 le navi che girano continuamente il mondo per riparare i cavi sottomarini.
Passa solo qualche giorno e, agli inizi di febbraio, arriva la notizia del cattivo funzionamento di altri due cavi: uno che collega il Qatar ad un'isola degli Emirati Arabi ed un altro tra l'Oman e gli Emirati. In pratica collegamenti che interessano la stessa area geografica dei precedenti. In questo caso il problema sarebbe stato causato, almeno in un caso, dalla mancanza di energia di una centralina di alimentazione.
Contemporaneamente si diffonde su Internet la notizia che l'Iran è completamente isolato da Internet, mentre invece stime più attendibili ritengono che l'80% della rete iraniana funzioni regolarmente. Passano poche ore e su un web degli Emirati Arabi spunta la notizia di un quinto cavo che ha smesso di funzionare. In totale, alla data del 9 febbraio 2008 sarebbero circa 85 milioni le persone con problemi telefonici e di accesso ad Internet.
Su notizie del genere, come facilmente prevedibile, si sono scatenati gli esperti di complotti che affermano si tratti di un chiaro esempio di "guerra non convenzionale", di tecniche usate dalle potenze per disturbare o distruggere le comunicazioni dei propri avversari, non a caso l'Iran è tra i paesi danneggiati. Fondata o meno che sia questa ipotesi resta il fatto, incontrovertibile, che nelle ultime due settimane gli esperti militari hanno potuto comodamente verificare in pratica, il funzionamento delle infrastrutture informative di alcuni dei paesi che, in un futuro, potrebbero diventare i bersagli di qualche operazione umanitaria a colpi di bombe.

Pepsy

Per chi volesse saperne di più:
http://blog.wired.com/27bstroke6/2008/02/who-cut-the-cab.html
http://blog.wired.com/27bstroke6/2008/01/fiber-optic-cab.html
http://www.renesys.com/blog/2008/02/attention_iran_is_not_disconne_1.shtml
http://www.khaleejtimes.com/DisplayArticle.asp?xfile=data/theuae/2008/February/theuae_February155.xml&section=theuae
http://www.reuters.com/article/internetNews/idUSL0872927920080208

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