Sabato 9 febbraio si è svolta, sotto uno splendido sole
romano, la manifestazione NO VAT, per denunciare le continue ingerenze
del clero cattolico nella vita di tutte e tutti.
Per il terzo anno consecutivo si voluto ricordare con un'iniziativa di
lotta l'anniversario del concordato firmato tra lo stato fascista ed il
Vaticano. E per il terzo anno siamo stati costretti ad allungare la
lista delle pretese vaticane che i solerti politici si sono affrettati
a imporre con la legge.
L'ultima trovata vaticana, l'attacco al diritto delle donne a non
morire di aborto clandestino, è stato uno dei temi più
gridati dai manifestanti.
Il corteo è stato colorato e festoso, rumoroso e comunicativo con una partecipazione superiore alle 10.000 persone.
Forte la presenza delle componenti del movimento omosessuale, sempre
più perseguitate dall'omofobia della chiesa cattolica.
Erano presenti anche gli studenti universitari che due settimane prima
avevano protestato contro il tentativo di imporre il papa all'apertura
dell'anno accademico.
Buona la presenza dei libertari. In diversi punti del corteo si sono viste A cerchiate e bandiere rosse e nere.
Ben visibile è stato lo spezzone del Gruppo Cafiero della
Federazione Anarchica Italiana di Roma che ha visto la presenza anche
di compagni provenienti da altre parti d'Italia. Con un camioncino da
cui si sono alternati canti, slogan ed interventi ed un grande
striscione con la scritta "Liberi dai dogmi Eretici da sempre" i
compagni hanno attraversato le vie del centro.
Il corteo si è concluso a Campo de' Fiori dove fu bruciato Giordano Bruno.
Il corteo si è concluso, ma non si è conclusa la lotta:
domenica prossima, il 17 febbraio, nell'anniversario del rogo, alle
10,30 della mattina i compagni del Cafiero saranno nuovamente a Campo
de' Fiori per ribadire la propria irriducibile lotta per la
libertà.
L'incaricato