Umanità Nova, n.6 del 17 febbraio 2008, anno 88

Senza Frontiere - Brevi dal mondo


Guyana: vittoria ambientalista

La multinazionale franco-canadese Cambior/Iamgold aveva intenzione di realizzare un progetto devastante per l'ambiente nella Guyana francese: un'industria di estrazione dell'oro che, secondo i piani dell'azienda, avrebbe dovuto produrre 37 tonnellate d'oro in 7 anni. L'industria sarebbe dovuta sorgere ai confini dei paludi di Kaw (un sito naturale di fama mondiale, habitat del caimano nero e di numerose altre specie animali e vegetali). La lotta contro questo progetto è iniziata nel 2005 per iniziativa dell'associazione ATTAC-Guyane e di Alternative Libertaire. Nel 2006 il coordinamento contro l'industria raggruppava 33 organizzazioni e associazioni, e nei mesi successivi si è ampliato ancora. In seguito alla massiccia mobilitazione della popolazione guyanese, il governo francese ha fatto retromarcia sul progetto, dichiarando la propria contrarietà alla costruzione dell'industria. La miniera d'oro industriale non si farà: è una vittoria per Alternative Libertaire Guyane e per tutte le organizzazioni e associazioni impegnati in questa lotta, ed è una sconfitta per la confindustria francese e per la destra guyanese, che si era fortemente impegnata per la creazione di questo progetto in nome dello sviluppo ad ogni costo.

Stati Uniti: azioni non convenzionali alle primarie

Mentre i candidati alle presidenziali sono impegnati a raccogliere milioni di dollari per finanziare le proprie campagne elettorali, diversi gruppi anarchici ed antiautoritari hanno organizzato una mobilitazione in diverse città statunitensi contro le primarie, in previsione delle grandi manifestazioni che si stanno preparando in occasione delle future convention dei democratici e dei repubblicani.
Boston: quattro grandi striscioni sono stati appesi in diverse parti della città (uno di essi recitava: "Ami la democrazia ma odi i politici? Prova l'anarchia"), mentre molte persone scendevano in strada inscenando spettacoli e azioni. Ci sono stati alcuni scontri con la polizia e alcuni fermi. Denver: anche qui sono stati affissi striscioni e manifesti antielettorali. I compagni del collettivo "Food Not Bombs" (cibo non bombe) hanno cucinato e distribuito pasti, vestiario e altri generi di prima necessità gratuitamente.
San Francisco: un corteo, organizzato da gruppi anarchici e contro la guerra, ha attraversato il centro cittadino e ha sfilato davanti ai quartieri generali di Obama e Clinton.
Azioni e manifestazioni si sono svolte in diverse altre città degli Stati Uniti, promosse da gruppi anarchici e collettivi di base. Intanto l'organizzazione della contestazione alla convention democratica, prevista dal 24 al 28 agosto, prosegue e si allarga.

Irlanda: la lotta paga

Nella città di Wicklow dopo 30 anni è stata venduta una grande azienda di rilegatura. Il nuovo padrone, Richard Geraghty, ha deciso di licenziare in blocco tutti i lavoratori e trasferire l'azienda in Repubblica Ceca. Inoltre , essendo in stato di insolvenza, non aveva intenzione di pagare la liquidazione. Quasi tutti i dipendenti lavoravano lì da 20 anni e più.
A quel punto i lavoratori hanno deciso di occupare la fabbrica e continuare il proprio lavoro in maniera autogestita, rifiutando l'ordine di lasciare l'edificio.
L'occupazione ha fatto cambiare idea ai padroni dell'azienda, che hanno accettato di pagare il dovuto ai lavoratori (liquidazione, straordinari, ferie, ecc.). 

A cura di Raffaele

Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; http://news.infoshop.org; www.alternativelibertaire.org; www.dncdisruption08.org; www.nornc.org; www.unconventionalaction.org; http://www.indymedia.ie

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