Tra febbraio e ottobre 2008 una serie di eventi, azioni e
manifestazioni sono stati e verranno attuati in diverse città e
paesi in tutta Europa contro le frontiere, i lager per migranti e in
particolare il progetto "frontex", che prevede un'intensificazione dei
controlli alle frontiere marittime, tramite navi da guerra, fortemente
voluto dall'Unione Europea.
Il 2 febbraio scorso ad Amsterdam una conferenza su migrazioni,
controllo e nuove prospettive di lotta ha dato il via a questo lungo
periodo di attività antirazzista.
Per il prossimo 23 febbraio a Siviglia è stata indetta una
manifestazione per estendere il permesso di soggiorno a tutti gli
immigrati e contro la repressione poliziesca, per cui si prevede la
partecipazione di persone da tutta la Spagna.
Nei prossimi mesi la mobilitazione toccherà quasi tutte le
principali città europee, per sottolineare il fatto che lo
sfruttamento, la precarietà, il peggioramento delle condizioni
di vita dei migranti è simile in tutti gli stati, e la lotta per
difendere i propri diritti dev'essere comune e internazionale.
Da 156 settimane, tre anni esatti, la popolazione di Bil'in, insieme agli attivisti internazionali e ai compagni degli Anarchici contro il muro, manifestano ogni venerdì davanti al muro dell'apartheid contro il regime di occupazione e ghettizzazione portato avanti dal governo israeliano nei territori occupati. Venerdì 15 febbraio la scena si è ripetuta come molte altre volte: i manifestanti hanno cercato di avvicinarsi al muro, i militari israeliani hanno sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni, ed hanno distrutto la fotocamera del fotografo della comunità di Bil'in.
A cura di Raffaele
Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; http://news.infoshop.org; www.noborder.org; www.awalls.org