Umanità Nova, n.13 del 13 aprile 2008, anno 88

Firenze: vietato pure sdraiarsi. Caccia ai poveri


Vista la data poteva sembrare solo un pesce d'aprile ma invece la notizia è vera. A Firenze qualcuno ha proposto una modifica al regolamento di polizia comunale che vieti ai mendicanti di sdraiarsi sul marciapiede o comunque di ostacolare la circolazione. Autore della bella trovata è lo stesso assessore che aveva scatenato la caccia ai lavavetri fermi ai semafori, sollevando non poche polemiche ma riuscendo - parzialmente - nel suo intento.
Questa nuova iniziativa contro i più deboli viene presentata, come sempre, sia come la risposta ad una richiesta che arriva direttamente dai cittadini (una signora non vedente è inciampata in un mendicante disteso e si è ferita) sia come un contrasto al racket dell'elemosina. In una città sono tanti gli intralci che incontra una persona diversamente abile, come le barriere architettoniche e la mancanza di servizi, e quindi il fatto che qualcuno si preoccupi della probabilità che questa inciampi in un mendicante disteso la dice lunga sulla serietà dell'iniziativa. Il fatto poi che salti fuori proprio alla vigilia delle elezioni fa pensare inevitabilmente ad una squallida mossa propagandistica, di quelle fatte un partito per rubare consensi agli altri.
In ogni caso, anche solo proporre un provvedimento del genere fornisce da una parte un esempio della perversa logica di chi propone di prendersela con gli schiavi piuttosto che con i loro sfruttatori e dall'altra la misura del livello di degrado morale al quale sono arrivati i tutori del principio di "legge & ordine".
Sempre pronti ad inchinarsi ai più forti ed a colpire i più deboli. Incapaci di risolvere i problemi che attanagliano una città come Firenze, quotidianamente stretta in una mortale morsa di inquinamento da traffico, e ripiegando nella più facile e bieca demagogia della caccia al "diverso". Che si tratti di un lavavetri, un mendicante "disteso sulle strisce pedonali" (sic!) o uno qualunque degli altri corpi che si vorrebbero tenere alla larga dai salotti cittadini.
Molti dei politici inseriscono queste trovate tra le soluzioni ai problemi relativi alla "sicurezza", il che significa collegare senza provare alcuna vergogna lo stato di indigenza alla criminalità o addirittura all'onnipresente pericolo terrorista. In realtà, da sempre, i capri espiatori sono la spia dell'allentamento di quei legami sociali di tipo solidale che dovrebbero rendere improponibili proposte di questo tipo. Un segnale che la marcia all'indietro della società continua ad essere sostenuta da persone senza scrupoli, il cui principale scopo (in questo caso) è impedire che nelle città come Firenze ci sia spazio per "atteggiamenti scomposti e sconvenienti". Quelli che intralciano le più lucrose attività commerciali ed imprenditoriali: "Penso che sia una cosa giusta, da fare in ogni città. (...) dobbiamo dare delle città un'immagine bella, anche perché questo paese vive molto di turismo. E questa immagine non deve essere guastata da atteggiamenti scomposti o sconvenienti." (l'ex Prefetto Achille Serra su "L'Unità" del 2/4/2008).
L'idea di riuscire a nascondere il drammatico continuo impoverimento di parte della popolazione è una pericolosa illusione e già adesso i centri delle città cominciano ad essere circondati dalle bidonville popolate da coloro che non possono più permettersi di vivere in una casa dall'affitto stratosferico, da coloro che di case non ne hanno mai avute e, ben presto, da coloro che non sono graditi in centro. A quanto un provvedimento che impedisca a chi non è di pura razza ariana di chiedere l'elemosina?
Ma orrori del genere sono anche un comodo diversivo per riempire di fumo i mezzi di comunicazione di massa: proprio mentre venivano annunciate queste nuove misure di stampo dittatoriale, veniva messo in votazione dalla giunta regionale toscana un provvedimento teso a regalare ad un solo soggetto la gestione dell'acqua. Un altro passo verso la definitiva privatizzazione di un bene essenziale che comporterà l'aumento del profitto per alcuni e l'aumento delle tariffe per tutti.

Pepsy

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