Umanità Nova, n.14 del 20 aprile 2008, anno 88

Alitalia. I giochi sono già fatti


"C'è qualcosa di grosso in aria e anche i vostri amici devono saperlo. Stiamo rinnovando il volto della nostra compagnia e abbiamo incominciato dalla A. Dalla prima lettera dell'alfabeto, dalla prima lettera di Alitalia. Tutta la nostra flotta, i DC8, i DC9, Caravelle e i nuovissimi Boeing 747 porteranno da domani questo nuovo simbolo nei 66 paesi di cinque continenti verso cui voliamo ogni giorno".
Marcello Mainelli, vicedirettore generale Vendite e Traffico di Alitalia, alla presentazione in anteprima mondiale del nuovo look degli aeromobili della Compagnia, sabato 25 ottobre 1969, presso l'aeroporto di Fiumicino.

"L'hai fatta grossa!"
Antonio Foca de Curtis in arte Totò

Chiuse le urne, spenti i riflettori, incassati i dividendi degli investimenti elettorali, i signori che hanno il governo del paese dovranno, fra le altre incombenze restate a loro carico, chiudere la vicenda Alitalia o, almeno, provare a farlo.
Vale, a questo proposito, la pena di ricordare che lo scontro immaginario fra destra e sinistra nel merito della sorte di Malpensa, fra italianità berlusconiana, europeismo democratico e padanismo hard è stata una sceneggiata pre elettorale.
Infatti basta riandare con la memoria ad alcuni fatti recenti:
- Nel luglio 2001, nel contratto di alleanza tra Alitalia ed Air France, era già previsto come obiettivo finale, l'integrazione tra le due compagnie. (sole24ore 13/9/2003)
- Il 25 gennaio 2005 a Roma nel vertice italo francese, tra Berlusconi e Raffarin (primo ministro francese), ed alla presenza di una delegazione composta da numerosi ministri e da imprenditori, venivano sanciti accordi su Tav, Enel e nucleare. Su Alitalia e Air France, Berlusconi ha dichiarato che: daranno vita ad una grande compagnia europea. (corriere e repubblica 26/1/05).
- Il 23 novembre 2006 anche nel vertice tra Prodi e Chirac, alla presenza di numerosi ministri e industriali, è stato riconfermato quanto deciso dal precedente Governo, arrivando anche ad intese in materia di smaltimento rifiuti, candidatura di Milano all'expò 2015 e di accelerazione del Tav con la richiesta comune, dei ministri per le infrastrutture Di Pietro e Perben, di un finanziamento da parte dell'U.E. di 671,8 milioni di euro, che nelle scorse settimane è stato approvato all'unanimità dalla commissione dell'U.E.
Al di la quindi delle divergenze di facciata, ci troviamo di fronte a decisioni già prese negli scorsi anni dal Governo di centro destra, con la presenza del Ministro Maroni, e con Bonomi, come presidente di Alitalia.
Decisioni poi riconfermate ed avallate anche dal Governo di centro sinistra. La vendita di Alitalia ad Air France è stata decisa nel contesto europeo dei trasporti, in cambio di altre concessioni da parte dei Francesi.
Quindi le divergenze tra i vari schieramenti, non sono sulle scelte ormai già fatte, ma su chi gestirà l'enorme mole di soldi che sui trasporti pioveranno nei prossimi anni.
"Piena intesa tra Italia e Francia" "Francia e Italia condividono gli stessi obiettivi e gli stessi strumenti". Sono pronte a intese e soluzioni comuni anche su nucleare, la vicenda Enel-Edf e la ferrovia Torino-Lione. Lo ha detto il presidente Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del seminario tra i governi di Francia e Italia tenutosi a Villa Madama. Berlusconi ha spiegato "si sono poste le basi affinché tutti gli accordi siano mantenuti nei tempi e con attenzione assoluta a che i costi non eccedano le cifre preventivate". Repubblica 26 gennaio 2005.
Naturalmente nulla può essere escluso ma, sia che il Cavaliere renda noti i nomi dei membri della cordata italopadana e di famiglia della quale ha parlato in campagna elettorale sia che si torni all'ipotesi italofrancese, sia che spunti fuori qualcos'altro, è palese che lo scontro fra lavoratori aeroportuali e grande capitale interessato all'affare non si risolverà facilmente anche in considerazione dell'impatto sul territorio di Malpensa.
Nei mesi passati la mobilitazione è stata tale da porre la vicenda al centro dell'attenzione. A maggior ragione, nel prossimo periodo, a fronte di una qualche forzatura della proprietà, dobbiamo attenderci una ripresa della mobilitazione.

Cosimo Scarinzi

home | sommario | comunicati | archivio | link | contatti