La settimana scorsa una giovane donna, africana, è stata
aggredita vicino alla fermata del treno a La Storta, una stazioncina di
periferia, a Roma, è stata ferita con un coltello ed è
stata violentata. L'aggressore è stato fermato e si è
scoperto che era un rumeno. Pochi minuti dopo sulla pagina internet di
Repubblica.it è apparsa la notizia in primo piano, mettendo bene
in evidenza che lo stupratore era un rumeno. L'esempio di Repubblica
è stato poi rapidamente seguito dai radiogiornali, dai tg e dai
quotidiani del mattino dopo, tutti assieme appassionatamente per
trasformare quello che sarebbe stato solo un piccolo fatto di cronaca
se l'aggressore non fosse stato appunto un rumeno (avete mai visto un
casino simile per uno stupro commesso da un italiano? Eppure ne
avvengono a decine tutti i giorni...). A Roma, poi, domenica 27 e
lunedì 28 aprile ci sarà anche il ballottaggio per il
sindaco e così la violenza è diventata immediatamente un
fatto politico. Il criminale fascista Gianni Alemanno, candidato
sindaco per il Pdl, è andato in pellegrinaggio alla stazione
dov'è avvenuto l'episodio per promettere solennemente che una
volta eletto "ripulirà" Roma da "rom e clandestini", mentre il
nazipadano Calderoli (della Lega che si appresta ad avere il Ministero
degli Interni anche se nel 2006 è stata espulsa – per
eccesso di xenofobia – dal gruppo dell'estrema destra del
Parlamento Europeo ) ha giurato che, appena ci sarà il governo,
la Lega proporrà "soluzioni definitive contro questa orda di
barbari". "Ripulire" e "soluzione definitiva" sono parole che possono
essere riferite a degli esseri umani solo da chi sta progettando
deportazioni di massa e campi di sterminio, ma i "rivali" preferiscono
far di nulla. Mentre l'eterno bamboccione Rutelli (avversario di
Alemanno nella disfida elettorale di Roma) propone allarmi wi-fi
personalizzati ed altre diavolerie tecnologiche uscite da un brutto
film di fantascienza, la Sinistra ex-Arcobaleno è troppo
occupata nelle rese di conti tra i suoi dirigenti dopo lo tsunami del
14 aprile per potersi occupare d'altro... D'altra parte non si sa bene
da che pulpito potrebbero parlare gli ex membri del Governo Prodi:
all'inizio di novembre, quando fu uccisa la signora Reggiani, a Tor di
Quinto, il neonato partito democratico lanciò una campagna
giustizialista contro i rom, vennero rase al suolo alcune baraccopoli e
fu approvato il famigerato decreto-sicurezza che era di fatto una
riedizione delle leggi razziali, visto che prevedeva trattamenti
differenti per gli italiani e per gli stranieri.
Abbiamo più volte scritto su Umanità Nova che viviamo in
una sorta di paradosso storico. Da una parte, tutte le statistiche
dicono che i reati in Italia risultano fortemente diminuiti, e
costantemente, negli ultimi quindici anni, dall'altra c'è
"l'allarme sicurezza". In realtà, l'allarme-sicurezza è
soltanto un prodotto del lavaggio del cervello dei media di regime che
terrorizzano le persone dando il massimo risalto a fatti di cronaca che
vengono ripetuti per giorni, in tutti i particolari più
scabrosi. Qualunque analisi seria del fenomeno della percezione sociale
del legame tra immigrati e crimine in Italia come all'estero (l'ultima
è stato un ampio studio della polizia inglese ha concluso che la
crescita di immigrazione dall'Europa dell'Est in Gran Bretagna non ha
prodotto un aumento del crimine e che i tassi di criminalità fra
gli immigrati polacchi, romeni e bulgari sono in linea con i tassi
della popolazione in generale) dice che questa percezione è
soltanto un fantasma della disinformazione.
Grazie all'allarme-sicurezza, comunque, incitando all'odio contro chi
è colpevole di essere straniero o di essere povero o di avere
uno stile di vita non ancora sottomesso all'imperativo
produci-consuma-crepa, le organizzazioni criminali fasciste e leghiste
hanno recentemente vinto le elezioni (nel senso che con solo il 47% dei
voti, corrispondente al 38% del corpo elettorale, hanno avuto una larga
maggioranza in parlamento in base all'ultima versione del sistema
elettorale maggioritario imposto da una quindicina d'anni all'italia
dalla cieca avidità di potere degli stalinisti del
PCI/PDS/DS/PD). "Olindo e Rosa hanno vinto le elezioni politiche", ha
scritto Bifo con la solita lucidità...
robertino