Tra l’11 e il 13 aprile, per il quarto anno consecutivo, si
è svolto con successo a Zagabria il Bookfair anarchico,
importante momento di aggregazione per i compagni di tutta Europa ed
anche del mondo: quest’anno non solo erano presenti compagni
dell’Europa Orientale (Serbi, Croati, Sloveni e Cechi) ma anche
Italiani, Tedeschi, Inglesi, Armeni e Canadesi. Nonostante la pioggia
scrosciante la manifestazione si è svolta regolarmente e –
come si è detto – con ottimi esiti. La manifestazione di
quest’anno ha avuto lo scopo di farci conoscere nuove
realtà dell’anarchismo internazionale come quella del
Canada che vanta un’antica tradizione di lotta o quella inglese
da sempre incentrata in diversi campi, soprattutto quello sociale. Non
va dimenticata la presentazione di realita.tv, un progetto di
coordinamento per tutti i compagni che da anni si battono per la difesa
degli animali contro la vivisezione ed altre simili crudeltà.
Nel corso del bookfair è avvenuta a Zagabria una imponente
manifestazione di protesta organizzata dai sindacati croati contro i
salari bassi e le dure condizioni di lavoro: in questa occasione si
è distinta la neonata centrale anarcosindacalista croata.
Per
loro è stato un vero e proprio esordio, visto che si sono
costituiti in gruppo da pochissimi mesi.
Il progetto denominato ScienceLink, un parco tecnologico al
cui
interno era stata progettata la costruzione di un grande laboratorio di
vivisezione gestito dalla multinazionale Harlan, è stato
cancellato. Gli attivisti della Anti Dierproeven Coalitie (Coalizione
Contro la Vivisezione) hanno lanciato diversi mesi fa una campagna
contro tale progetto, che il 17 aprile scorso ha dato i suoi frutti,
sancendo il definitivo abbandono del piano da parte del comune di
Venray, città dove sarebbe dovuto sorgere il parco.
L’Anti Dierproeven Coalitie ha altre due campagne in piedi:
quella contro il più grande centro di vivisezione su primati
d’Europa, il BPRC (Biomedical Primate Research Centre), e quella
contro il laboratorio belga della Philip Morris, in cui vengono testati
gli effetti del tabagismo su diverse specie di animali.
Sabato 12 aprile a Dhaka, capitale del Bangladesh, circa
20.000
lavoratori sono scesi in piazza contro l’aumento dei prezzi. La
polizia ha risposto con lacrimogeni e bastoni per far tacere la
rivolta, ferendo 50 manifestanti. A Fatullah altri 20.000 lavoratori
tessili hanno scioperato esigendo salari più alti e prezzi
del
riso accessibili. Il prezzo del riso, alimento principale della
popolazione, è raddoppiato in un anno e continua a crescere.
Attualmente circa il 40% della popolazione è denutrita e
l’aumento dei prezzi, parallelamente all’impoverimento
delle scorte e alla costante diminuzione delle piantagioni, non fa che peggiorare la situazione.
A cura di Raffaele
(si ringrazia Luca per la breve dalla Croazia)
Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; http://news.infoshop.org; http://www.stopdierproeven.org; www.labourstart.org/asia