Sembra che lo sport più gettonato sia diventata la caccia al Rom.
Probabilmente anche un altro macabro concorso è in auge: "la
poltrona di sindaco". Ricordiamo che ad Opera, città alle porte
di Milano, il criminale che dette fuoco ad un campo Rom, nell'ultima
tornata elettorale, è stato eletto sindaco.
Il 10 maggio scorso alla periferia di Novara sconosciuti lanciano
bottiglie incendiarie nel campo Rom di via Fermi: solo la pioggia non
ha scatenato l'inferno. Ieri a Napoli è avvenuto quello per cui
quasi tutti i media avevano lavorato in questi mesi: scatenare l'odio
razzista facendo leva sul problema dell'insicurezza percepita, ma che
non ha basi nella realtà.
Il campo Rom di Ponticelli e altri campi alla periferia di Napoli sono
stati assaltati da consistenti gruppi di persone armate di mazze da
baseball (probabilmente bande di squadracce fasciste, camorriste e
utili idioti che hanno il compito di aizzare gli abitanti),
terrorizzando gli abitanti del campo, tra cui tante donne e bambini,
facendoli fuggire e dando fuoco alle baracche.
Quello che era avvenuto a Opera si è ripetuto contro esseri
umani indifesi, con la complicità delle forze del disordine,
nelle forme moltiplicate della barbarie.
I media nazionali hanno dato la stura ai sentimenti più
xenofobi. Che cosa c'è di meglio del pompare una notizia che in
qualsiasi altro momento avrebbe trovato posto forse in un trafiletto in
ultima pagina (presunto rapimento: ragazzina di 16 anni (SEDICI) per di
più "zingara") tenta di rapire un bimbo a Napoli.
La notizia già di per se è ambigua: inoltre nella storia
degli ultimi 60 anni non c'è MAI stato un caso di
rapimento di bambini da parte dei "zingari".
La leggenda metropolitana diventa verità rivelata
perché stampa e televisione la ripetono continuamente.
Il potere da destra a sinistra non si lascia scappare la" notizia " e
soffia sul fuoco così da giustificare il rogo dei campi e
lavorare per la costruzione di un nemico. In tal modo maschera le
malefatte e le connivenze mafiose e camorristiche delle
amministrazioni cittadine.
La Commissione Antirazzista della Federazione Anarchica Italiana
è pienamente solidale con le vittime della sopraffazione del
potere e dell'ignoranza e del pregiudizio.
"Qui ci siamo e qui restiamo", " la nostra terra è il mondo
intero" e "abolizione di confini e frontiere" gridavano i Rom di via
Adda insieme ai lavoratori migranti e italiani alla manifestazione del
1°maggio a Milano. Ed è su queste semplici, ma efficaci
affermazioni che la lotta autorganizzata per la realizzazione del
compimento della dignità di ogni persona sarà vincente.
Commissione antirazzista della FAI