Umanità Nova, n.20 del 1 giugno 2008, anno 88

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Torino: blocchi stradali solidali con i napoletani e i migranti

Nel tardo pomeriggio di sabato 24 maggio si è svolto un presidio davanti alla prefettura di Torino. Convocato inizialmente contro le nuove misure razziste e liberticide del pacchetto sicurezza del governo, si è spontaneamente esteso alla solidarietà con i napoletani che stanno resistendo alla violenza dello stato, che cerca di imporre scelte non condivise. Le cariche e la violenta repressione contro la popolazione di Chiaiano sono la prova generale della politica del governo – e dell'opposizione che gli ha dato mano libera – contro chi si ribella contro la devastazione e il saccheggio del territorio e delle risorse. La criminalizzazione degli immigrati senza documenti, la militarizzazione del territorio, la galera per chi si oppone sono tasselli di un mosaico che pezzo dopo pezzo disegna il percorso di una gestione disciplinare dei conflitti che parte dai più deboli per investire la società nel suo complesso.
Occorrono risposte decise e solidali.
A Torino No Tav, anarchici e cittadini solidali hanno aperto due striscioni "Chiudere i cpt, aprire le frontiere" e "Polizia assassina. Da Torino a Napoli Resistenza".
Nonostante la pioggia torrenziale i due striscioni sono finiti di traverso alla strada. Due blocchi stradali hanno fermato il traffico in piazza Castello e, successivamente, nella centralissima via Po. Numerosi slogan di solidarietà ed interventi hanno accompagnato l'azione.
La resistenza continua...
m. m.

Spixana: bloccato il depuratore di "liquidi speciali"

Un mese denso di iniziative popolari, stimolate dalla federazione anarchica "Spixana" – FAI e dalla FMB, hanno indotto l'amministrazione comunale ad effettuare un plateale retro marcia: la delibera sul depuratore é stata revocata e la Spezzano altra, la Spezzano che decide in prima persona e in piena autonomia dalla maggioranza e dall'opposizione amministrativa ha vinto una grossa battaglia di democrazia diretta!
Ma vediamo di ripercorrere insieme i momenti salienti della mobilitazione popolare contro la costruzione del depuratore di "liquidi speciali non pericolosi".
- Il 15 aprile 2008 l'amministrazione comunale ratifica a maggioranza una delibera di convenzione tra il comune ed una società privata per la costruzione di un depuratore di "liquidi speciali non pericolosi"; qualche giorno dopo la FMB con un comunicato pubblico rimarca la sua netta contrarietà alla suddetta deliberazione consiliare e chiede al sindaco di convocare un'assemblea popolare per confrontarsi in merito con la comunità.
- il 7 maggio l'assemblea popolare boccia la delibera, ma il sindaco tenta di recuperare il dissenso popolare con l'impegno che il depuratore non tratterà il liquame di percolato. I giorni seguenti gli anarchici e la FMB con un ulteriore comunicato fanno comunque notare che la delibera consiliare, anche se rivista, non potrà mai trovare esecuzione in quanto è stata di già bocciata dall'assemblea popolare del 7 di maggio.
- Il 14 maggio gli anarchici e la FMB, attraverso una ricerca web su Duca Agostino, il personaggio che gli amministratori comunali avevano invitato all'assemblea del 7 maggio come rappresentante della DAS, la società interessata alla costruzione del depuratore, scoprono che il tipo è implicato da imputato in una storia di rifiuti tossici. Ecco un passo del risultato della ricerca "nell'occhio del mirino l'impianto di smaltimento di rifiuti "WTS" di Tortora…  autorizzato per lo smaltimento di fanghi provenienti da impianti di depurazione e di reflui provenienti da pozzi neri. L'inchiesta…portò nell'aprile del 2002 all'arresto del rappresentante legale della ditta Duca Agostino.".
- Il 15 maggio gli anarchici e la FMB diffondono un ulteriore comunicato, rendono pubblici i risultati della ricerca web, e incalzano gli amministratori chiedendo la revoca immediata della delibera di convenzione tra il comune di Spezzano Albanese e la DAS. Il suddetto comunicato provoca un vero e proprio terremoto ed il giorno dopo il sindaco convoca per il 22 maggio un consiglio comunale affermando per mezzo stampa che la delibera sarà revocata non perché l'abbiano chiesta la minoranza consiliare e gli anarchici ma solo in maniera cautelativa, in quanto ha ricevuto una lettera anonima in cui erano contenute le notizie che riguardano il Duca Agostino della DAS.
- La minoranza consiliare, che si era intrufolata nella lotta accodandosi strumentalmente alla richiesta di revoca della delibera lanciata dagli anarchici e della FMB con la speranza di utilizzarla nelle elezioni comunali dell'anno prossimo, era già in possesso delle notizie su Agostino Duca della DAS ma le teneva in cassetto, pertanto venuta a conoscenza della volontà del sindaco di revocare la delibera va su tutte le furie ed inizia insieme ad altri ruppi politici locali una vergognosa e contraddittoria campagna di calunnie tipo "gli anarchici e la FMB si sono venduti agli amministratori", "l'amministrazione comunale si è completamente svenduta agli anarchici".
Il 20 maggio gli anarchici e la FMB rendono pubblico un ennesimo comunicato rivolto alla comunità "la Spezzano dei cittadini ci ha regalato una grande vittoria! La delibera sul depuratore sarà revocata" ed invitano la comunità a partecipare il 22 maggio al consiglio comunale straordinario ed il 24 maggio a Piazza Matteotti per festeggiare la grande vittoria popolare e sentire la voce degli anarchici e della FMB che risponderanno pubblicamente con dati alla mano agli anonimi e dunque vigliacchi calunniatori, ai conigli privi di coraggio!
- Il 22 maggio il consiglio comunale revoca all'unanimità la delibera con l'assenza di due consiglieri di minoranza, ma dai banchi dell'opposizione un consigliere ricostruisce una maliziosa dinamica dei fatti, lancia calunnie contro gli anarchici e la FMB, si congratula con il sindaco… e con un proclama tipo "la democrazia non è anarchia" sono mancati poi solo i baci e gli abbracci a suggello di un tanto elemosinato "noi uomini delle istituzioni mettiamoci tutti insieme contro il pericolo anarchico".
- la sera del  24 maggio, mentre i conigli sono di già tutti in fuga, i cittadini che si sono sinceramente mobilitati contro il depuratore dei veleni industriali, rispondendo all'invito degli anarchici e della FMB iniziano a confluire in P. Matteotti. La Spezzano dei cittadini che ha ormai fatta propria la metodologia libertaria d'ora in avanti difficilmente lascerà che sulle problematiche comunitarie le amministrazioni di turno e relative opposizioni determinino più il bello o il cattivo tempo.
Nel nostro territorio, comunque, chiuso un fronte di guerra fra istituzioni e cittadini si sta di già aprendo un altro: nella limitrofa San Lorenzo del Vallo il consiglio comunale ha ratificato una delibera protesa alla costruzione di un inceneritore. Una cosa è intanto certa: per il sindaco di San Lorenzo del Vallo la scelta di voler trasformare la fiorente agricoltura di Fedula in un cimitero di diossine non sarà di sicuro indolore. Quindi non ci resta altro che lanciare a lettrici e lettori un arrivederci a presto con resoconti che auspichiamo buoni, e magari simili a quelli provenienti da Spezzano, dove una comunità ha messo all'angolo, la maggioranza e la minoranza amministrativa affermando di voler essere artefice del proprio futuro.
Domenico Liguori

Roma: squadristi in azione

Sabato, nel primo pomeriggio, in via Macerata all'incrocio con l'isola pedonale del Pigneto, di giorno colorata da un multietnico mercato e di sera punto di ritrovo per giovani, si è verificato un vero e proprio raid xenofobo ai danni di un alimentari, gestito da bengalesi.
La mattina il titolare del negozio di via Macerata, era stato vittima di una prima minaccia da parte di un quarantenne che lo accusava di essere al corrente di un furto di un portafoglio avvenuto nel suo esercizio, minacciandolo di tornare nel pomeriggio per danneggiare il negozio.
Alle cinque del pomeriggio è avvenuto l'assalto da parte di una ventina di persone, giovani a volto coperto muniti di spranghe, hanno danneggiato il negozio e percosso il titolare.
Il tour punitivo è proseguito per altre stradine del quartiere Pigneto dove sono stati danneggiati un fruttivendolo e un call center gestiti sempre da immigrati bengalesi.
La natura dell'aggressione è palesemente xenofoba così come lo è quella a Christian Floris, 24 anni, conduttore di punta del portale DeeGay.it, aggredito la scorsa notte a Roma mentre rincasava. Due persone gli hanno sbattuto la testa contro il muro minacciandolo perché si occupa di tematiche legate al mondo dell'omosessualità.
È questo il clima di xenofobia e intolleranza che è stato seminato da destra e sinistra, e questi i suoi frutti.
La mobilitazione del Pigneto è stata immediata, in molti sono accorsi sul posto a portare la loro solidarietà, fino a formare un corteo spontaneo che ha attraversato le vie del quartiere a cui sono seguiti diversi momenti di dibattito in cui è emersa la solidarietà ai bengalesi aggrediti, e la denuncia dei veri problemi del quartiere.
Infatti il Pigneto è un quartiere multiculturale, molto movimentato, dove sono forti i problemi legati allo spaccio di droga. Questa situazione ha fatto sì che un episodio, che sarebbe iniziato e finito come una banale rissa di quartiere, fosse il pretesto per punire il diverso aggredendo persone che avevano l'unica colpa di condividere il paese di provenienza con il presunto responsabile di un furto, il tutto coperto dal clima securitario e razzista che si respira nella città.
La mobilitazione è continuata il 26 maggio con un partecipatissimo corteo caratterizzato da una forte presenza di immigrati. Tutti hanno comunicato i reali problemi del quartiere legati alla mancanza dei servizi, alla speculazione edilizia ribadendo che il clima securitario non è la soluzione per risolvere i conflitti sociali.
V.,V. & F.

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