Umanità Nova, n.23 del 22 giugno 2008, anno 88

Fronte interno. Esercito per le strade e più galera per tutti


L'Italia ha uno dei corpi di polizia più grandi del mondo. Secondo "Il mondo in cifre" (l'utile riepilogo statistico internazionale pubblicato annualmente dal settimanale inglese The Economist) nella Penisola, infatti, vi sono 559 poliziotti ogni 100mila abitanti, più del doppio di quanti ve ne siano in proporzione in Francia e in Germania e molti di più di quanti ve ne siano negli Stati Uniti (326). In effetti, è un vero record mondiale: gli unici due paesi che hanno più poliziotti dell'Italia sono Cipro e Kuwait, ma entrambi questi paesi non hanno dei veri e propri eserciti. Inoltre, nel conto non figurano vigili urbani e guardie provinciali che l'Italia – a differenze della maggior parte degli altri paesi – non considera forze di polizia. L'Italia è anche uno dei paesi più sicuri del mondo. In Europa, secondo una recente indagine della Commissione UE, solo in Norvegia vengono commessi meno crimini che in Italia. Inoltre, il 2007 è stato l'anno più "sicuro" della storia d'Italia, con solo 612 omicidi contro i 621 del 2005.
Nonostante tutto questo, tra pochi giorni vedremo i militari a pattugliare le strade, come in altri paesi li hanno visti solo dopo un colpo di stato. Giovedì 12 giugno, infatti, il "pacchetto sicurezza" (che si dovrebbe chiamare "decreto-colpo di stato") si è arricchito di un nuovo emendamento, frutto di un accordo tra il ministro della Difesa, il criminale fascista Ignazio La Russa, e il collega dell'Interno, il leghista Roberto Maroni. Il testo, che verrà presentato nei prossimi giorni, prevede l'utilizzo, per sei mesi rinnovabili, di 2.500 soldati per «azioni di pattugliamento e perlustrazione nelle città metropolitane». I 2.500 militari avranno la qualifica di agenti di pubblica sicurezza, operando insieme a polizia e carabinieri. È previsto soprattutto un utilizzo dei militari che hanno avuto esperienze nelle missioni all'estero. La sicurezza dei cittadini italiani, dunque, sarà affidata a personaggi tipo quelli che si divertivano a fare il tiro al bersaglio coi civili a Nassirya o quegli altri simpaticoni della Folgore che si facevano i filmini mentre torturavano e seviziavano le donne in Somalia…
Non era mai avvenuto nel nostro paese che i soldati fossero chiamati a far fronte all'ordine pubblico o al controllo delle città. Anche nei mesi che seguirono alla morte di Falcone e Borsellino, quando fu lanciata l'Operazione Vespri Siciliani, in quell'occasione l'Esercito si limitò a proteggere, con "posti fissi", gli edifici pubblici e i luoghi "sensibili", senza però partecipare ai pattugliamenti nelle strade. In Europa occidentale l'esercito è stato utilizzato con funzioni di ordine pubblico soltanto in Irlanda del Nord, all'epoca degli scontri più duri tra cattolici e protestanti, in un contesto radicalmente diverso da quello dell'Italia del 2008. I soldati nelle strade della nostra città sono stati peraltro accolti solo dalle proteste dei sindacati di polizia (gli sbirri evidentemente temono di perdere un po' dei loro ricchi privilegi e dei loro lauti stipendi…). La sinistra ex-parlamentare, impegnatissima a piangersi addosso dopo lo tsunami elettorale di aprile, ha balbettato educatamente la propria disapprovazione (e ha subito ricominciato a piangere sui suoi guai), mentre il farsesco Veltroni s'è limitato a dire che in questo modo si rischia di fare dei danni al turismo, perché si da "un'immagine catastrofica" del paese.
In realtà un'immagine catastrofica del Paese l'hanno data tutti i politicanti e i media di regime che negli ultimi anni hanno propagandato la paura e l'intolleranza. Recentemente è stato diffuso il Rapporto annuale di Amnesty International sui Diritti Umani. Presentando il capitolo del Rapporto dedicato all'Italia, gli attivisti di Amnesty l'hanno definita "un paese apparentemente incapace di comprendere e stigmatizzare in modo adeguato la continua attività di erosione dei diritti, agevolata da una politica superficiale ed emotiva e rafforzata da una memoria collettiva troppo volatile". Secondo Amnesty, "in Italia sembrano esserci ad ogni angolo priorità da anteporre al rispetto dei diritti umani". Amnesty ha sottolineato, in particolare, che nel nostro paese le violazioni dei diritti umani sono drammaticamente aumentate negli ultimi mesi, da quando "un orrendo crimine perpetrato a Roma a fine 2007 da un rumeno di etnia rom, lungi dal sollecitare qualche riflessione sia pur tardiva in materia violenza sulle donne, è stato la scintilla che ha scatenato una infuocata campagna di criminalizzazione di massa contro un intero gruppo sociale a suon di dichiarazioni via via più accese provenienti da rappresentanti politici autorevoli". Tra gli incendiari d'allora c'era, come si ricorderanno tutti, proprio il Valter Veltroni nazionale che festeggiò la sua nomina a segretario del PD con le leggi razziali contro i Rom.

Un articolo di qualche settimana fa' del quotidiano La Stampa metteva in risalto il fatto che l'attuale Governo Berlusconi è il governo meno votato di tutta la storia repubblicana. Berlusconi e i suoi alleati hanno avuto, infatti, solo il 47% dei voti del 72% dei gonzi che hanno partecipato alla lotteria elettorale (il 19,7% degli italiani non s'è proprio presentato alle urne, mentre il 12% di quelli che ci sono andati hanno votato scheda bianca o nulla) e quindi hanno raccolto in totale il consenso solo di poco più di un terzo degli elettori. Nonostante questo, fascisti e leghisti, forti della larghissima maggioranza parlamentare che hanno grazie alla legge elettorale truffaldina in vigore, stanno procedendo come un vero schiacciasassi distruggendo anche gli ultimi elementi di garanzia e di umanità presenti nelle leggi del nostro paese. Sempre giovedì scorso al Senato è stato votato un emendamento presentato dai senatori della Lega e recepito dal governo durante l'esame del decreto legge sulla sicurezza per ampliare l'elenco dei reati che non potranno godere del beneficio della sospensione della pena e che adesso comprende anche furto, detenzione di stupefacenti e atti osceni in luogo pubblico. Inizialmente il decreto escludeva dalla sospensione della pena detentiva soltanto il furto in abitazione, il furto con strappo, la rapina, l'incendio boschivo e lo sfruttamento dei minori per fini sessuali. Fascisti e leghisti vogliono però mantenere la loro promessa elettorale di riempire le carceri e probabilmente ci riusciranno, visto che la maggior parte dei processi penali si svolge proprio per furto e detenzione di stupefacenti e, soprattutto nel caso di incensurati, si conclude con una condanna "con la condizionale". Quanto all'inclusione dell'elenco anche di "atti osceni" (un non-reato che può urtare soltanto i più moralisti), è chiaramente una misura diretta contro l'orgoglio omosessuale, dopo l'inaspettato successo del Gay Pride romano. Questa ennesima misura liberticida è stata peraltro presa senza neanche la pur flebile protesta di un educatissimo balbettio di disapprovazione o un articolo sbadiglioso di un editorialista stanco. In Italia, evidentemente, il garantismo esiste solo per i ricchi e i potenti che non vogliono far sapere le porcherie che si dicono al telefono…

Uno storico del futuro potrebbe forse scrivere che in Italia nel 2008 i fascisti e i leghisti dopo essere tornati al potere con una gigantesca truffa elettorale erano riusciti a dare in poche settimane a trasformare il paese in una grande galera a cielo aperto sorvegliata dalle autoblindo dell'esercito, grazie anche alla complicità attiva di una fantasmatica non-opposizione parlamentare dedita solo alla conservazione delle poltrone e all'ignavia di una sinistra ex-parlamentare piagnucolona e vittimista e di una sinistra ex-rivoluzionaria bravissima a infilare la testa sotto la sabbia dell'ideologia.
Noi, però, crediamo a quello che c'era scritto sulla copertina di un vecchio disco dei Clash, "il futuro non è mai scritto". E dipende un po' anche da ognuno di noi se uno storico del futuro potrà scrivere che nel 2008 fascisti e leghisti avevano provato a trasformare l'Italia in una prigione, ma erano finiti ricacciati per sempre nelle fogne da cui non sarebbero mai dovuti uscire.

robertino

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