L'Italia ha uno dei corpi di polizia più grandi del mondo.
Secondo "Il mondo in cifre" (l'utile riepilogo statistico
internazionale pubblicato annualmente dal settimanale inglese The
Economist) nella Penisola, infatti, vi sono 559 poliziotti ogni 100mila
abitanti, più del doppio di quanti ve ne siano in proporzione in
Francia e in Germania e molti di più di quanti ve ne siano negli
Stati Uniti (326). In effetti, è un vero record mondiale: gli
unici due paesi che hanno più poliziotti dell'Italia sono Cipro
e Kuwait, ma entrambi questi paesi non hanno dei veri e propri
eserciti. Inoltre, nel conto non figurano vigili urbani e guardie
provinciali che l'Italia – a differenze della maggior parte degli altri
paesi – non considera forze di polizia. L'Italia è anche uno dei
paesi più sicuri del mondo. In Europa, secondo una recente
indagine della Commissione UE, solo in Norvegia vengono commessi meno
crimini che in Italia. Inoltre, il 2007 è stato l'anno
più "sicuro" della storia d'Italia, con solo 612 omicidi contro
i 621 del 2005.
Nonostante tutto questo, tra pochi giorni vedremo i militari a
pattugliare le strade, come in altri paesi li hanno visti solo dopo un
colpo di stato. Giovedì 12 giugno, infatti, il "pacchetto
sicurezza" (che si dovrebbe chiamare "decreto-colpo di stato") si
è arricchito di un nuovo emendamento, frutto di un accordo tra
il ministro della Difesa, il criminale fascista Ignazio La Russa, e il
collega dell'Interno, il leghista Roberto Maroni. Il testo, che
verrà presentato nei prossimi giorni, prevede l'utilizzo, per
sei mesi rinnovabili, di 2.500 soldati per «azioni di
pattugliamento e perlustrazione nelle città
metropolitane». I 2.500 militari avranno la qualifica di agenti
di pubblica sicurezza, operando insieme a polizia e carabinieri.
È previsto soprattutto un utilizzo dei militari che hanno avuto
esperienze nelle missioni all'estero. La sicurezza dei cittadini
italiani, dunque, sarà affidata a personaggi tipo quelli che si
divertivano a fare il tiro al bersaglio coi civili a Nassirya o quegli
altri simpaticoni della Folgore che si facevano i filmini mentre
torturavano e seviziavano le donne in Somalia…
Non era mai avvenuto nel nostro paese che i soldati fossero chiamati a
far fronte all'ordine pubblico o al controllo delle città. Anche
nei mesi che seguirono alla morte di Falcone e Borsellino, quando fu
lanciata l'Operazione Vespri Siciliani, in quell'occasione l'Esercito
si limitò a proteggere, con "posti fissi", gli edifici pubblici
e i luoghi "sensibili", senza però partecipare ai pattugliamenti
nelle strade. In Europa occidentale l'esercito è stato
utilizzato con funzioni di ordine pubblico soltanto in Irlanda del
Nord, all'epoca degli scontri più duri tra cattolici e
protestanti, in un contesto radicalmente diverso da quello dell'Italia
del 2008. I soldati nelle strade della nostra città sono stati
peraltro accolti solo dalle proteste dei sindacati di polizia (gli
sbirri evidentemente temono di perdere un po' dei loro ricchi privilegi
e dei loro lauti stipendi…). La sinistra ex-parlamentare,
impegnatissima a piangersi addosso dopo lo tsunami elettorale di
aprile, ha balbettato educatamente la propria disapprovazione (e ha
subito ricominciato a piangere sui suoi guai), mentre il farsesco
Veltroni s'è limitato a dire che in questo modo si rischia di
fare dei danni al turismo, perché si da "un'immagine
catastrofica" del paese.
In realtà un'immagine catastrofica del Paese l'hanno data tutti
i politicanti e i media di regime che negli ultimi anni hanno
propagandato la paura e l'intolleranza. Recentemente è stato
diffuso il Rapporto annuale di Amnesty International sui Diritti Umani.
Presentando il capitolo del Rapporto dedicato all'Italia, gli attivisti
di Amnesty l'hanno definita "un paese apparentemente incapace di
comprendere e stigmatizzare in modo adeguato la continua
attività di erosione dei diritti, agevolata da una politica
superficiale ed emotiva e rafforzata da una memoria collettiva troppo
volatile". Secondo Amnesty, "in Italia sembrano esserci ad ogni angolo
priorità da anteporre al rispetto dei diritti umani". Amnesty ha
sottolineato, in particolare, che nel nostro paese le violazioni dei
diritti umani sono drammaticamente aumentate negli ultimi mesi, da
quando "un orrendo crimine perpetrato a Roma a fine 2007 da un rumeno
di etnia rom, lungi dal sollecitare qualche riflessione sia pur tardiva
in materia violenza sulle donne, è stato la scintilla che ha
scatenato una infuocata campagna di criminalizzazione di massa contro
un intero gruppo sociale a suon di dichiarazioni via via più
accese provenienti da rappresentanti politici autorevoli". Tra gli
incendiari d'allora c'era, come si ricorderanno tutti, proprio il
Valter Veltroni nazionale che festeggiò la sua nomina a
segretario del PD con le leggi razziali contro i Rom.
Un articolo di qualche settimana fa' del quotidiano La Stampa metteva
in risalto il fatto che l'attuale Governo Berlusconi è il
governo meno votato di tutta la storia repubblicana. Berlusconi e i
suoi alleati hanno avuto, infatti, solo il 47% dei voti del 72% dei
gonzi che hanno partecipato alla lotteria elettorale (il 19,7% degli
italiani non s'è proprio presentato alle urne, mentre il 12% di
quelli che ci sono andati hanno votato scheda bianca o nulla) e quindi
hanno raccolto in totale il consenso solo di poco più di un
terzo degli elettori. Nonostante questo, fascisti e leghisti, forti
della larghissima maggioranza parlamentare che hanno grazie alla legge
elettorale truffaldina in vigore, stanno procedendo come un vero
schiacciasassi distruggendo anche gli ultimi elementi di garanzia e di
umanità presenti nelle leggi del nostro paese. Sempre
giovedì scorso al Senato è stato votato un emendamento
presentato dai senatori della Lega e recepito dal governo durante
l'esame del decreto legge sulla sicurezza per ampliare l'elenco dei
reati che non potranno godere del beneficio della sospensione della
pena e che adesso comprende anche furto, detenzione di stupefacenti e
atti osceni in luogo pubblico. Inizialmente il decreto escludeva dalla
sospensione della pena detentiva soltanto il furto in abitazione, il
furto con strappo, la rapina, l'incendio boschivo e lo sfruttamento dei
minori per fini sessuali. Fascisti e leghisti vogliono però
mantenere la loro promessa elettorale di riempire le carceri e
probabilmente ci riusciranno, visto che la maggior parte dei processi
penali si svolge proprio per furto e detenzione di stupefacenti e,
soprattutto nel caso di incensurati, si conclude con una condanna "con
la condizionale". Quanto all'inclusione dell'elenco anche di "atti
osceni" (un non-reato che può urtare soltanto i più
moralisti), è chiaramente una misura diretta contro l'orgoglio
omosessuale, dopo l'inaspettato successo del Gay Pride romano. Questa
ennesima misura liberticida è stata peraltro presa senza neanche
la pur flebile protesta di un educatissimo balbettio di disapprovazione
o un articolo sbadiglioso di un editorialista stanco. In Italia,
evidentemente, il garantismo esiste solo per i ricchi e i potenti che
non vogliono far sapere le porcherie che si dicono al telefono…
Uno storico del futuro potrebbe forse scrivere che in Italia nel 2008 i
fascisti e i leghisti dopo essere tornati al potere con una gigantesca
truffa elettorale erano riusciti a dare in poche settimane a
trasformare il paese in una grande galera a cielo aperto sorvegliata
dalle autoblindo dell'esercito, grazie anche alla complicità
attiva di una fantasmatica non-opposizione parlamentare dedita solo
alla conservazione delle poltrone e all'ignavia di una sinistra
ex-parlamentare piagnucolona e vittimista e di una sinistra
ex-rivoluzionaria bravissima a infilare la testa sotto la sabbia
dell'ideologia.
Noi, però, crediamo a quello che c'era scritto sulla copertina
di un vecchio disco dei Clash, "il futuro non è mai scritto". E
dipende un po' anche da ognuno di noi se uno storico del futuro
potrà scrivere che nel 2008 fascisti e leghisti avevano provato
a trasformare l'Italia in una prigione, ma erano finiti ricacciati per
sempre nelle fogne da cui non sarebbero mai dovuti uscire.
robertino