Chi governa oggi in Italia? La destra, direte voi. Si, ma quale? La
domanda è tutt'altro che pellegrina come dimostra, ad esempio,
quanto è avvenuto in commissione ambiente della Camera dei
deputati durante la discussione del vergognoso "decreto rifiuti" del
governo Berlusconi. Ci riferiamo all'emendamento presentato dal PD che
ha dato via libera al finanziamento detto CIP 6 agli inceneritori in
progetto di Napoli, Salerno e Santa Maria la Fossa. La vergogna delle
sovvenzioni CIP 6 era già stata allargata all'inceneritore di
Acerra, in costruzione da anni, da un colpo di coda del governo Prodi,
poco prima delle elezioni di aprile. Naturalmente il governo Berlusconi
ha immediatamente fatto proprio l'emendamento. Le due destre che
governano l'Italia si sono trovate, ancora una volta, perfettamente
allineate nel fare gli interessi delle lobby industriali, questa volta
quella inceneritorista.
Il comico (o il tragico, vedete voi) della cosa è che a
denunciare il "colpo di mano" degli uomini di Realacci (l'ombra di
ministro che sembra abbia sottoscritto l'emendamento) sono stati due
deputati di AN che nel loro sito denunciano che l'emendamento "è
un provvedimento inutile ai fini dell'emergenza rifiuti" poiché
questa estensione del CIP 6 serve solo a garantire gli interessi delle
società che realizzeranno gli impianti per poi averne anche la
gestione". I due deputati di AN fanno appello alle associazioni
ambientaliste che in questi anni si sono battute perché i fondi
CIP 6 fossero destinati alle energie rinnovabili. Solo dopo è
arrivata la reazione del presidente della Legambiente, in un gioco
delle parti che fa veramente pena, se solo si pensa che Realacci
è presidente onorario di Legambiente. Questi signori fanno come
i "ladri di Pisa": litigano di giorno ma poi vanno a rubare insieme di
notte!
Per giustificare l'emendamento, uno dei proponenti, il deputato
Iannuzzi, segretario PD della Campania, ha detto che l'emergenza
rifiuti "costituisce una situazione di straordinaria
eccezionalità": con l'emergenza si sono fatte e si continuano a
far passare le peggiori schifezze.
Ma facciamo due conti: l'inceneritore di Acerra, se completato,
potrà bruciare circa 2mila tonnellate di spazzatura "tal quale"
al giorno, per un totale di circa 650mila tonnellate l'anno. Ora,
poniamo che gli altri tre inceneritori abbiano la stessa
capacità, per un totale quindi fra Napoli, Salerno e Santa Maria
la Fossa di 6000 tonnellate al giorno e 1 milione e 820mila tonnellate
l'anno. Abbiamo considerato un funzionamento medio di 320 giorni
l'anno. Si ha un totale di 2 milioni e 470mila tonnellate di spazzatura
incenerite ogni anno. Ebbene la produzione di rifiuti urbani della
Campania era nel 2006 di circa 2 milioni e 800 tonnellate l'anno. Siamo
quasi al 90%: una cifra che non avrebbe eguali in tutto il mondo! Ma
non basta perché a questo bisognerebbe aggiungere le 10
discariche che il farneticante decreto berlusconiano ha previsto di
realizzare e di difendere "manu militari".
Insomma, nel giro di pochi anni la Campania dovrebbe confermarsi come
un'enorme fabbrica di veleni, in aria e nel suolo, con grande godimento
dei costruttori di inceneritori, di discariche e dei loro padrini
politici di tutte le tendenze.
E allora quale destra governa l'Italia?
M.Z.
Sul CIP 6 si veda "CIP 6, una truffa lunga 16 anni", Umanità
nova n. 4 del 3 febbraio 2008
http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2008/un04/art5132.html