Umanità Nova, n.23 del 22 giugno 2008, anno 88

Una fabbrica di veleni. PD: finanziamenti ai nuovi inceneritori campani


Chi governa oggi in Italia? La destra, direte voi. Si, ma quale? La domanda è tutt'altro che pellegrina come dimostra, ad esempio, quanto è avvenuto in commissione ambiente della Camera dei deputati durante la discussione del vergognoso "decreto rifiuti" del governo Berlusconi. Ci riferiamo all'emendamento presentato dal PD che ha dato via libera al finanziamento detto CIP 6 agli inceneritori in progetto di Napoli, Salerno e Santa Maria la Fossa. La vergogna delle sovvenzioni CIP 6 era già stata allargata all'inceneritore di Acerra, in costruzione da anni, da un colpo di coda del governo Prodi, poco prima delle elezioni di aprile. Naturalmente il governo Berlusconi ha immediatamente fatto proprio l'emendamento. Le due destre che governano l'Italia si sono trovate, ancora una volta, perfettamente allineate nel fare gli interessi delle lobby industriali, questa volta quella inceneritorista.
Il comico (o il tragico, vedete voi) della cosa è che a denunciare il "colpo di mano" degli uomini di Realacci (l'ombra di ministro che sembra abbia sottoscritto l'emendamento) sono stati due deputati di AN che nel loro sito denunciano che l'emendamento "è un provvedimento inutile ai fini dell'emergenza rifiuti" poiché questa estensione del CIP 6 serve solo a garantire gli interessi delle società che realizzeranno gli impianti per poi averne anche la gestione". I due deputati di AN fanno appello alle associazioni ambientaliste che in questi anni si sono battute perché i fondi CIP 6 fossero destinati alle energie rinnovabili. Solo dopo è arrivata la reazione del presidente della Legambiente, in un gioco delle parti che fa veramente pena, se solo si pensa che Realacci è presidente onorario di Legambiente. Questi signori fanno come i "ladri di Pisa": litigano di giorno ma poi vanno a rubare insieme di notte!
Per giustificare l'emendamento, uno dei proponenti, il deputato Iannuzzi, segretario PD della Campania, ha detto che l'emergenza rifiuti "costituisce una situazione di straordinaria eccezionalità": con l'emergenza si sono fatte e si continuano a far passare le peggiori schifezze.
Ma facciamo due conti: l'inceneritore di Acerra, se completato, potrà bruciare circa 2mila tonnellate di spazzatura "tal quale" al giorno, per un totale di circa 650mila tonnellate l'anno. Ora, poniamo che gli altri tre inceneritori abbiano la stessa capacità, per un totale quindi fra Napoli, Salerno e Santa Maria la Fossa di 6000 tonnellate al giorno e 1 milione e 820mila tonnellate l'anno. Abbiamo considerato un funzionamento medio di 320 giorni l'anno. Si ha un totale di 2 milioni e 470mila tonnellate di spazzatura incenerite ogni anno. Ebbene la produzione di rifiuti urbani della Campania era nel 2006 di circa 2 milioni e 800 tonnellate l'anno. Siamo quasi al 90%: una cifra che non avrebbe eguali in tutto il mondo! Ma non basta perché a questo bisognerebbe aggiungere le 10 discariche che il farneticante decreto berlusconiano ha previsto di realizzare e di difendere "manu militari".
Insomma, nel giro di pochi anni la Campania dovrebbe confermarsi come un'enorme fabbrica di veleni, in aria e nel suolo, con grande godimento dei costruttori di inceneritori, di discariche e dei loro padrini politici di tutte le tendenze.
E allora quale destra governa l'Italia?

M.Z.

Sul CIP 6 si veda "CIP 6, una truffa lunga 16 anni", Umanità nova n. 4 del 3 febbraio 2008 http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2008/un04/art5132.html

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