Umanità Nova, n.23 del 22 giugno 2008, anno 88

La sinistra smarrita. Paolo Ferrero sedotto da chiesa ed esercito


"Adesso Alice errava per il bosco. «La prima cosa da fare» si diceva «è di riacquistare la mia vera statura. Poi devo ritrovare la via che porta a quel meraviglioso giardino. Questo è il piano migliore.»
Senza dubbio questo era un piano eccellente, semplice e davvero ben congegnato. C'era solo una difficoltà: che Alice non aveva la più piccola idea di come realizzarlo."
(Lewis Carroll)

Quella della sinistra politica appare a tutti gli effetti l'assenza più compianta nell'attuale parlamento o, come sostiene Fausto Bertinotti, nel paese si è aperto il vuoto più inquietante, il vuoto della sinistra politica.
Un'assenza compianta, ovviamente, dai partiti ex-parlamentari che avevano dato vita al fallimentare cartello elettorale de La Sinistra-L'Arcobaleno; ma compianta pure dal Partito Democratico che si è subito offerto come supplente di quella sinistra che sino al giorno prima aveva osteggiato come massimalista "che faceva il gioco delle destre"; ma finanche dalla Destra più anticomunista che, già all'indomani delle elezioni, si era detta preoccupata dalle possibili inquietanti ricadute politiche legate alla mancanza di una rappresentanza istituzionale dei conflitti sociali e degli antagonismi di classe. Tale preoccupazione, immediatamente, è divenuta "allarme terrorismo"; come puntualmente anticipato dall'articolo "Nuovi estremisti all'ultima crociata" di tale Giacomo Amadori, appena pubblicato sul settimanale berlusconiano Panorama, che ha tutte le sembianze di una velina dei servizi in cerca di provocazioni.
In questi mesi si sono sprecate le analisi dei dirigenti senza più poltrone per spiegare le ragioni tattiche di tale disfatta strategica, così come non si contano i lamenti di un elettorato sempre più smarrito, ma ancora incapace di una effettiva e conseguente critica riguardo una sinistra che aveva persino la pretesa di definirsi radicale, resasi complice di uno dei peggiori governi che la borghesia ha imposto ai lavoratori, alle classi meno abbienti, ai migranti e ai soggetti più discriminati della società italiana.
In tale contesto quasi surreale, si sprecano le soluzioni prospettate per uscire dalla crisi: ritornare alla falce e martello, ripartire da quello che fu il Partito comunista di Togliatti oppure da quello di Berlinguer, rivalutare il movimento antiglobalizzazione, recuperare persino un imprecisato comunismo libertario, come più volte azzardato sia da Russo Spena che dallo stesso Bertinotti.
In questa gara a trovare improbabili radici per una ulteriore rifondazione della sinistra, si è senz'altro distinto l'ex-ministro della Solidarietà Paolo Ferrero che a suo tempo si era dichiarato "valdo-marxista-libertario", secondo il quale per risorgere bisogna imitare le tattiche usate dalla chiesa e dall'esercito italiano.
Secondo l'esponente di Rifondazione Comunista: "Dobbiamo guardare a come è ripartita la chiesa dopo le sconfitte sull'aborto e il divorzio. Non è ripartita da Ruini, ma dagli oratori". Discorso analogo per quanto riguarda l'esercito, capace di uscire "dall'antimilitarismo degli anni '70 e dalla successiva crisi di autorevolezza" non facendo la guerra, ma aiutando le persone nei terremoti del Friuli e del Belice. Cioè con una capacità di lavoro sociale e, soltanto dopo, ha ricominciato nei Balcani e in Afganistan".
Il tutto senza neppure un accenno critico all'essenza e alla logica autoritaria di due istituzioni totalitarie quali la chiesa e l'esercito, le cui politiche non meritano alcuna valorizzazione positiva in quanto sempre e comunque espressioni violente e liberticide del potere, anche quando sono ammantate di umanità.
Se davvero la sinistra politica dovesse rinascere partendo da questi presupposti etici e culturali, vogliamo sperare che i suoi orfani sappiano disertarla prima ancora che veda la luce.
Non solo è possibile opporsi al dominio del capitale e organizzarsi per un mondo migliore, facendo serenamente a meno di una rappresentanza all'interno dello stato; ma anche il recente passato dimostra che si tratta di una via che porta fuori strada.

Anti

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