Umanità Nova, n.23 del 22 giugno 2008, anno 88

Senza Frontiere - Brevi dal mondo


Giappone: repressione preventiva in vista del G8

Dal 7 al 9 luglio sull'isola di Hokkaido si svolgerà il summit dei G8. La mobilitazione anti-G8 è iniziata diversi mesi fa e a partire dal 1 luglio si svolgeranno manifestazioni e azioni a Sapporo, capoluogo dell'isola. Governo e polizia giapponese hanno però già avviato una pesante campagna repressiva nei confronti degli attivisti principali della rete contro il G8. Il 29 maggio 38 persone sono state arrestate durante un'assemblea pubblica all'università di Tokyo e accusate di svolgere attività sovversive, mentre il 10 giugno altri due attivisti sono stati arrestati durante un'incursione di reparti speciali della polizia negli uffici di alcune organizzazioni sindacali a Kyoto. Altre 4 persone, appartenenti a un gruppo leninista, sono state arrestate nei giorni scorsi.
Il controllo dei gruppi "sovversivi", con pedinamenti, intercettazioni, pressioni e provocazioni, è costante e sicuramente aumenterà con l'avvicinarsi del G8.

Repubblica Ceca: manifestazione antifascista

In risposta alla marcia di un centinaio di nazisti del gruppo "autonomous nationalists north group", 50 tra compagne e compagni anarchici e antifascisti hanno organizzato una contromanifestazione per rilanciare i valori dell'antifascismo e dell'antirazzismo. La polizia ha mobilitato 200 uomini in divisa per scortare il corteo nazista e bloccare gli antifascisti. Benché non vi siano stati scontri, i poliziotti hanno arrestato tre antifascisti per disturbo alla quiete pubblica (sic).

Polonia: azioni contro Frontex

Frontex è un programma dell'Unione Europea di guerra contro l'immigrazione, che prevede la militarizzazione delle frontiere e delle coste, l'organizzazione dei centri di concentramento e deportazione, la pianificazione dei voli per i "rimpatri". Il 5 e il 6 giugno, attivisti di diversi paesi si sono riuniti a Varsavia per una due giorni di lotta contro il razzismo, le deportazioni e le frontiere. Il 5 giugno si tenuta un'assemblea internazionale, mentre il 6 si è svolta una manifestazione davanti agli uffici di Frontex, a cui hanno partecipato anche diversi immigrati e rifugiati politici. In particolare è stata posta l'attenzione sulla situazione di 5000 immigrati vietnamiti, che, a causa di un recente accordo tra il governo polacco e quello vietnamita, rischiano di essere deportati e sono quotidianamente sottoposti a intimidazioni e minacce da parte della polizia polacca.

A cura di Raffaele

Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; www.anarchistnews.org; www.jca.apc.org/alt-g8/en; www.poland.indymedia.org; http://cia.bzzz.net/english_news

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