Umanità Nova, n.24 del 29 giugno 2008, anno 88

Senza Frontiere – Brevi dal mondo


Marocco: campagna di boicottaggio del turismo

La sezione parigina del sindacato CNT-AIT ha lanciato una campagna di boicottaggio del turismo in Marocco, come forma di protesta contro la dura repressione delle lotte sociali, sfociata negli ultimi mesi in uccisioni di manifestanti e oppositori politici, cariche di piazza, arresti e dure condanne di lavoratori, studenti, blogger.
Nell'appello diffuso in rete gli anarcosindacalisti parigini, rivolgendosi ai tanti che ogni anno scelgono il Marocco come meta delle loro vacanze estive, scrivono: "quest'estate voi pensate di trascorrere le vostre vacanze in Marocco, tra spiagge, piccoli pittoreschi villaggi, cucina abbondante, dolcezza del vivere, fantasia.
Per i marocchini il quadro non è certo lo stesso: sul retro della cartolina da sogno c'è piuttosto un incubo.
- Nell'interno il paese è privo di infrastrutture e servizi essenziali come ospedali e strade. Nel gennaio del 2008 la popolazione di Boulman Dades, per aver osato esprimere il proprio malcontento chiedendo di essere ascoltata dalle autorità, ha subito una repressione terribile: un corteo pacifico di diverse centinaia di abitanti è stato attaccato dalla polizia e successivamente 10 manifestanti sono stati condannati – pur nella totale assenza di prove – ad un totale di 34 anni di carcere.
- La libertà di parola è impedita e repressa: un navigatore della rete colpevole di aver creato un blog con il nome del fratello del re, è stato condannato a tre anni di reclusione.
- Il 14 maggio scorso alcuni studenti di Marrakech, che avevano chiesto un miglioramento delle loro condizioni di studio, sono stati violentemente picchiati dalle forze dell'ordine. Un manifestante è stato gettato dal quarto piano dalla polizia ed è attualmente in coma.
- Nella piccola città portuale di Sidi Hifni – circa 20.000 gli abitanti – famosa per le sue spiagge, dei giovani disoccupati avevano piazzato delle tende all'ingresso del porto per denunciare la loro povertà e chiedere lavoro. Il 6 giugno la tendopoli è stata presa d'assalto da 3.000 poliziotti appoggiati da elicotteri.
Il bilancio ufficiale parla di 44 feriti, mentre le associazioni di difesa dei diritti umani riferiscono di numerosi morti e di oltre 160 arrestati.
Di questo Marocco, quello vero, voi non sentirete mai parlare né in TV né sui giornali"

Francia – Bruciato il centro di detenzione di Vincennes

Nel centro di detenzione di Vincennes, in seguito alla morte sospetta di un loro compagno, i detenuti si sono rivoltati, dando fuoco a suppellettili e materassi. Alcuni sono rimasti feriti, altri sono fuggiti, mente quelli rimasti sono stati trasferiti altrove perché il centro è andato completamente distrutto dall'incendio propagatosi ovunque.
In un loro comunicato gli anarcosindacalisti della CNT hanno scritto: "Il Centro di detenzione di Vincennes è una lurida prigione, nella quale sono rinchiusi i 'senza carte' in attesa di espulsione. È la più grande prigione di questo tipo in Francia, dove le condizioni di vita sono state rese ancor più dure dalle politiche volute da Sarkozy e applicate da Hortefeux. Sabato 21 giugno un detenuto è morto in circostanze poco chiare e subito dopo gli edifici del Centro di detenzione amministrativa sono andati completamente distrutti in un incendio." Il comunicato si conclude con un duro atto d'accusa verso le leggi razziste e la propaganda dell'odio volute da Sarkozy e dalla sua banda.

Fonte: a-infos
A cura di Mort.


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