Prologo
Sul sito web di una misconosciuta federazione di psicologi che
raggruppa diverse associazioni di volontariato viene pubblicato, a fine
giugno, un "appello di mobilitazione e collaborazione per un intervento
comunitario di emergenza nella città di Napoli durante i mesi
estivi di luglio, agosto e settembre." Lo scopo, viene precisato, non
è quello di "sostituire i netturbini" ma di "partecipare alle
iniziative informative, culturali e di sensibilizzazione che
accompagneranno l'avvio della raccolta differenziata presso la
popolazione." L'appello si conclude con queste accorate parole: "Se
pensi di poter essere tra questi 300 coraggiosi (sic!) invia la tua
adesione" [1].
Atto primo
Qualche giorno dopo la pubblicazione dell'appello, interviene l'Ordine
degli Psicologi della Campania con una lettera indirizzata al
"Sottosegretario e Commissario per l'Emergenza Rifiuti" [2], nella
quale, dopo i convenevoli di rito, vengono espressi (con tutte le
cautele del caso...) alcuni dubbi a proposito dell'iniziativa di
mobilitazione dei 300 psicologi. In particolare vengono chiesti
maggiori chiarimenti riguardo il compito affidato a questi
"coraggiosi", il perché della scelta di quella particolare
federazione di psicologi e il suggerimento di contare anche sulle forze
esistenti in loco. Non un rigo viene speso a proposito della sostanza
dell'iniziativa.
Atto secondo
La notizia inizia a far capolino anche su altri organi di stampa [3] e
su internet, alcuni la prendono sul serio, altri meno ma comunque se ne
parla. A questo punto dall'entourage del Commissario ai rifiuti viene
chiesto alla federazione di volontari di apportare qualche correzione
alla pagina del loro sito nella quale è stato pubblicato
l'appello [4]. Dopo di che, non è ancora chiaro se per un
imprevedibile errore tecnico o se a causa di qualche problema di
origine psicologica, la pagina web con l'appello sparisce del tutto dal
sito originale [5].
Atto terzo
Passa ancora qualche giorno e sul sito web che aveva pubblicato
l'appello compare un comunicato [6], nel quale si polemizza con i media
a proposito del modo col quale è stata data notizia
dell'iniziativa, e si contestano in particolare due cose: la prima
è il numero degli psicologi, che non sarebbero 300 ma solo 30
alla settimana e la seconda riguarda i partecipanti all'iniziativa che
sarebbero provenienti, per metà, dal sud Italia. Quello che
invece viene dimenticato sono almeno un paio di cose: il numero 300
è stato fornito dalla stessa fonte che adesso lo contesta e la
polemica sulla provenienza geografica degli psicologi derivava dal
fatto che la federazione di psicologi ha le sue basi nelle regioni
centro settentrionali del paese. Quest'ultimo problema è stato
però nel frattempo brillantemente risolto aggiungendo, dopo il 2
luglio, la Sicilia nell'elenco delle regioni che fino al giorno prima
si fermava al Lazio [7].
La morale
Anche da farse del genere si può trarre una morale: l'idea che
per spiegare ai napoletani il funzionamento della raccolta
differenziata sia necessaria una equipe di specialisti in "psicologia
delle calamità" è decisamente risibile, seppure
originale. Il fatto che nessuno dei protagonisti di questa farsa si sia
posto qualche dubbio sulla utilità di un intervento
"psicologico" in questa situazione, la dice lunga sulla vena di sottile
razzismo esistente in certi ambienti. Ma, a giudicare dai protagonisti
e da come si sono svolti i fatti, la sensazione è che si tratti
solo di una temporanea incomprensione tra potere politico ed
associazioni "amiche". Infatti, a quanto dichiarano gli interessati, al
momento la loro è solo "una disponibilità vigile e
rispettosa per eventuali chiamate" in quanto "a tutt'oggi nessuna
indicazione più precisa è pervenuta dal Dipartimento di
Protezione Civile". Che potrebbe essere tradotto in questo modo:
abbiamo fatto una cappellata e adesso dobbiamo mantenere un profilo
basso in attesa che tutti (fuorché gli organi preposti) si
dimentichino di noi.
Pepsy
Riferimenti
[1] "Arrivano gli "psicologi della monnezza"", il sole 24 ore,
20/6/2008. Il sito in questione è www.psicologiperipopoli.it
[2] Riportata da diversi quotidiani e leggibile (almeno per il momento) qui www.psicamp.it/Newsread.asp?id=1196
[3] Per esempio "Rifiuti, trecento psicologi a Napoli: è
polemica", la repubblica, 1/7/2008. "Stress da immondizia, arrivano gli
psicologi", il mattino, 1/7/2008. "Ecco lo psicologo anti-monnezza",
libero, 1/7/2008.
[4] Si veda l'articolo pubblicato su "la repubblica" e citato nella nota precedente.
[5] Qualcuno dovrebbe spiegare all'associazione "Psicologi per i popoli
- Federazione" che anche se cancellano dalle loro sito web la pagina
"incriminata" questa resta per un certo periodo di tempo facilmente
raggiungibile grazie ai motori di ricerca che ne conservano traccia in
memoria. Se quindi non la trovate sul sito dei volontari la potete
vedere qui http://noblogs.org/pepsy in tutto il suo splendore.
[6] Si veda la pagina http://www.psicologiperipopoli.it/News%202.html prima che la cambino di nuovo...
[7] Sempre sul sito citato nella nota 5 si possono vedere la pagina prima e dopo l'aggiunta.