Umanità Nova, n.25 del 13 luglio 2008, anno 88

Psicologi sulla mondezza. Farsa estiva in tre atti e un prologo


Prologo
Sul sito web di una misconosciuta federazione di psicologi che raggruppa diverse associazioni di volontariato viene pubblicato, a fine giugno, un "appello di mobilitazione e collaborazione per un intervento comunitario di emergenza nella città di Napoli durante i mesi estivi di luglio, agosto e settembre." Lo scopo, viene precisato, non è quello di "sostituire i netturbini" ma di "partecipare alle iniziative informative, culturali e di sensibilizzazione che accompagneranno l'avvio della raccolta differenziata presso la popolazione." L'appello si conclude con queste accorate parole: "Se pensi di poter essere tra questi 300 coraggiosi (sic!) invia la tua adesione" [1].

Atto primo
Qualche giorno dopo la pubblicazione dell'appello, interviene l'Ordine degli Psicologi della Campania con una lettera indirizzata al "Sottosegretario e Commissario per l'Emergenza Rifiuti" [2], nella quale, dopo i convenevoli di rito, vengono espressi (con tutte le cautele del caso...) alcuni dubbi a proposito dell'iniziativa di mobilitazione dei 300 psicologi. In particolare vengono chiesti maggiori chiarimenti riguardo il compito affidato a questi "coraggiosi", il perché della scelta di quella particolare federazione di psicologi e il suggerimento di contare anche sulle forze esistenti in loco. Non un rigo viene speso a proposito della sostanza dell'iniziativa.

Atto secondo
La notizia inizia a far capolino anche su altri organi di stampa [3] e su internet, alcuni la prendono sul serio, altri meno ma comunque se ne parla. A questo punto dall'entourage del Commissario ai rifiuti viene chiesto alla federazione di volontari di apportare qualche correzione alla pagina del loro sito nella quale è stato pubblicato l'appello [4]. Dopo di che, non è ancora chiaro se per un imprevedibile errore tecnico o se a causa di qualche problema di origine psicologica, la pagina web con l'appello sparisce del tutto dal sito originale [5].

Atto terzo
Passa ancora qualche giorno e sul sito web che aveva pubblicato l'appello compare un comunicato [6], nel quale si polemizza con i media a proposito del modo col quale è stata data notizia dell'iniziativa, e si contestano in particolare due cose: la prima è il numero degli psicologi, che non sarebbero 300 ma solo 30 alla settimana e la seconda riguarda i partecipanti all'iniziativa che sarebbero provenienti, per metà, dal sud Italia. Quello che invece viene dimenticato sono almeno un paio di cose: il numero 300 è stato fornito dalla stessa fonte che adesso lo contesta e la polemica sulla provenienza geografica degli psicologi derivava dal fatto che la federazione di psicologi ha le sue basi nelle regioni centro settentrionali del paese. Quest'ultimo problema è stato però nel frattempo brillantemente risolto aggiungendo, dopo il 2 luglio, la Sicilia nell'elenco delle regioni che fino al giorno prima si fermava al Lazio [7].

La morale
Anche da farse del genere si può trarre una morale: l'idea che per spiegare ai napoletani il funzionamento della raccolta differenziata sia necessaria una equipe di specialisti in "psicologia delle calamità" è decisamente risibile, seppure originale. Il fatto che nessuno dei protagonisti di questa farsa si sia posto qualche dubbio sulla utilità di un intervento "psicologico" in questa situazione, la dice lunga sulla vena di sottile razzismo esistente in certi ambienti. Ma, a giudicare dai protagonisti e da come si sono svolti i fatti, la sensazione è che si tratti solo di una temporanea incomprensione tra potere politico ed associazioni "amiche". Infatti, a quanto dichiarano gli interessati, al momento la loro è solo "una disponibilità vigile e rispettosa per eventuali chiamate" in quanto "a tutt'oggi nessuna indicazione più precisa è pervenuta dal Dipartimento di Protezione Civile". Che potrebbe essere tradotto in questo modo: abbiamo fatto una cappellata e adesso dobbiamo mantenere un profilo basso in attesa che tutti (fuorché gli organi preposti) si dimentichino di noi.

Pepsy


Riferimenti
[1] "Arrivano gli "psicologi della monnezza"", il sole 24 ore, 20/6/2008. Il sito in questione è www.psicologiperipopoli.it
[2] Riportata da diversi quotidiani e leggibile (almeno per il momento) qui www.psicamp.it/Newsread.asp?id=1196
[3] Per esempio "Rifiuti, trecento psicologi a Napoli: è polemica", la repubblica, 1/7/2008. "Stress da immondizia, arrivano gli psicologi", il mattino, 1/7/2008. "Ecco lo psicologo anti-monnezza", libero, 1/7/2008.
[4] Si veda l'articolo pubblicato su "la repubblica" e citato nella nota precedente.
[5] Qualcuno dovrebbe spiegare all'associazione "Psicologi per i popoli - Federazione" che anche se cancellano dalle loro sito web la pagina "incriminata" questa resta per un certo periodo di tempo facilmente raggiungibile grazie ai motori di ricerca che ne conservano traccia in memoria. Se quindi non la trovate sul sito dei volontari la potete vedere qui http://noblogs.org/pepsy in tutto il suo splendore.
[6] Si veda la pagina http://www.psicologiperipopoli.it/News%202.html prima che la cambino di nuovo...
[7] Sempre sul sito citato nella nota 5 si possono vedere la pagina prima e dopo l'aggiunta.

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