Da quando il conflitto in seno all'Associazione Internazionale dei
Lavoratori tra le tendenze autoritarie e quelle libertarie,
portò al ridimensionamento delle spinte rivoluzionarie del
proletariato internazionale, gli antiautoritari di tutte le latitudini
hanno cercato di coordinare i loro sforzi per abbattere il sistema
sociale vigente basato sul dominio e l'oppressione.
Nel 1872 delegati di vari paesi si incontrarono a congresso nella
cittadina svizzera di Saint-Imier per definire quelle che saranno le
linee di azione dell'anarchismo sociale e rivoluzionario:
organizzazione al di fuori della politica borghese mediante la
solidarietà dell'azione rivoluzionaria; distruzione di qualsiasi
tipo di potere politico compreso quello sedicente rivoluzionario;
libera organizzazione sociale contro le tirannie politiche e religiose;
sostituzione dello Stato, sempre ingiusto e tirannico, con la libera
federazione dei gruppi di produttori e consumatori basata sulla
solidarietà ed il mutuo appoggio.
Nel mese di luglio del 1881 si tenne a Londra quello che sarà il
primo congresso anarchico internazionale, alla presenza di delegati di
Africa, America, Asia ed Europa in rappresentanza di circa 50.000
militanti. Un congresso clandestino che, partendo dagli accordi di
Saint-Imier, affrontò due punti principali: la violenza
rivoluzionaria e la creazione di un'organizzazione internazionale
specificatamente anarchica. Venne nominato un organismo di
collegamento, ma l'ondata di repressione statale che
caratterizzò il periodo impedì che si potesse dare corpo
all'organizzazione vera e propria.
Fino al 1907 non si riuscì a tenere altri congressi. Nel mese di
agosto di quell'anno, ad Amsterdam, convocato dai gruppi belgi e
olandesi, si tenne un nuovo incontro per discutere di sindacalismo e di
organizzazione. Presenziarono anarchici americani, europei e asiatici.
Si confrontarono più posizioni che dimostravano l'esistenza di
più modi di porsi dell'anarchismo. In specifico si confrontarono
due correnti: la prima che dava maggiore importanza all'azione e
all'organizzazione sindacale rispetto a tutte le altre forme di lotta,
la seconda che, pur rimarcando l'importanza del movimento operaio,
riteneva che essa fosse un mezzo per giungere all'anarchia, non il fine
dell'azione anarchica. All'unanimità si affermò che
anarchismo ed organizzazione sono complementari e si nominò una
commissione di relazioni con sede a Londra.
Tra la prima guerra mondiale e la rivoluzione in Russia si ebbero altre
riunioni internazionali il cui corollario fu la riattivazione, nel
1922, dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori (A.I.T.) erede
della Prima Internazionale e del Congresso di Saint-Imier, ancora oggi
operante come Internazionale del sindacalismo rivoluzionario e
dell'anarcosindacalismo.
Nel secondo dopoguerra ci furono altri tentativi di creare un'organizzazione internazionale stabile.
Il primo fu quello della convocazione di una Conferenza Europea da
parte del Segretariato Provvisorio delle Relazioni Internazionali, che
si celebrò a Parigi dal 15 al 17 maggio del 1948.
A Londra, nel 1958, si riattivò il coordinamento delle relazioni
internazionali e, mediante un bollettino interno, si sviluppò il
confronto tra le diverse federazioni anarchiche. Questo dibattito
permise l'organizzazione del congresso di Carrara del 1968. Congresso
fondamentale per la ripresa stabile del coordinamento
dell'attività anarchica su scala internazionale con la
costituzione dell'Internazionale di Federazioni Anarchiche (I.F.A.).
Tenuto in un clima di grande effervescenza sociale contraddistinta
dall'esplosione del movimento giovanile e dalla ripresa dell'iniziativa
operaia, dalla lotta contro la guerra e la repressione sia ad Ovest
come ad Est, il congresso si caratterizzerà come un momento
importante di definizione delle basi sia organiche che di pensiero
dell'attività internazionale degli anarchici; movimento operaio,
blocchi imperialisti, analisi dei processi rivoluzionari del recente
passato, critica delle religioni, saranno i principali temi affrontati
in quella sede.
Tre anni dopo, nel 1971, l'IFA si ritroverà a Parigi per
proseguire il confronto tra le varie federazioni che delineò
vari modi di porsi sul tema dell'organizzazione.
Nel 1978 il congresso si tiene ancora a Carrara, in un pesante clima di
repressione legato agli sviluppi in Italia della lotta armata
anticapitalista e del terrorismo statale. Nonostante la pressione
esterna il congresso riuscirà a produrre accordi significativi
sui temi della violenza rivoluzionaria, del movimento studentesco, del
marginalismo, delle questioni scientifiche in relazione all'anarchismo.
Parigi è sede nuovamente del congresso del 1986 nel quale si
dibatte dei temi del momento: lotte di liberazione nazionale, politica
dei blocchi, militarizzazione crescente nell'ottica della prospettiva
della trasformazione sociale e della lotta anarchica.
A Valencia nel 1990 il congresso analizzerà la situazione
mondiale dopo la caduta del muro di Berlino, prenderà un accordo
sulla posizione degli anarchici nel movimento dei lavoratori e
stilerà un nuovo, più attuale, patto associativo per
l'IFA. Dopo di allora il lavoro organizzativo dell'IFA si
svilupperà tramite frequenti riunioni periodiche delle
commissioni di relazioni internazionali delle varie federazioni.
Nel 1997 a Lione furono principalmente presi in considerazione i
meccanismi di dominazione e di sfruttamento mondiale, con un'analisi
rivolta al conflitto nei Balcani.
A Besançon, nel 2004, in un clima mondiale dominato dalla lotta
contro la globalizzazione capitalista, la guerra imperialista e la
ripresa, su scala internazionale del movimento libertario, l'IFA
rilancia l'iniziativa internazionalista raccogliendo nuove adesioni.
Attualmente aderiscono all'IFA federazioni anarchiche di Argentina,
Bielorussia, Bulgaria, Cechia e Slovacchia, Francia e Belgio, Germania,
Gran Bretagna, Italia, Spagna e Portogallo.
M. V.