Si è svolto a Carrara dal 4 al 6 luglio scorso l'ottavo congresso dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche.
Al congresso hanno partecipato 182 compagni provenienti da 18 diversi paesi.
Un ringraziamento particolare da parte di tutti i partecipanti è
andato ai compagni carrarini per come il congresso è stato
organizzato.
I compagni hanno risolto brillantemente i consueti, notevoli, problemi
logistici derivanti dall'organizzazione di un congresso internazionale,
quali l'alloggio dei compagni convenuti, la fornitura un'ottima
alimentazione (anche vegan), la realizzazione di un servizio di
traduzioni con radiomicrofoni, il reperimento di locali idonei e
quant'altro necessario alla riuscita di un evento di questa portata.
Oltre ai sopracitati problemi, i compagni hanno dovuto anche fare i
conti con l'inagibilità dei locali del Gruppo Germinal, sede
originariamente prevista per lo svolgimento della manifestazione,
sopravvenuta una settimana prima dell'evento.
Se al problema logistico della sede del convegno aggiungiamo la
necessità della mobilitazione politica per la battaglia contro
la speculazione edilizia (combattuta da oltre 20 anni) di cui è
stato fatto oggetto lo stabile che, oltre al Germinal, ospita il Teatro
Politeama, e che ha causato l'inagibilità dei locali ed il
presidio – diurno e notturno – per una settimana degli spazi, abbiamo
una vaga idea degli sforzi fatti dai compagni di Carrara.
Era chiaro a tutti che il corteo previsto per il venerdì
mattina, oltre ad essere un'occasione per la presentazione delle
diverse realtà convenute e per l'illustrazione della storia
degli anarchici carrarini compiuta attraverso un giro tra i monumenti e
le lapidi marmoree realizzate dai compagni nel corso dei vari decenni
di storia cittadina, dovesse rappresentare un momento di denuncia della
speculazione in corso.
Le diverse centinaia di manifestanti hanno infatti concluso il corteo
in piazza Matteotti con un comizio in cui si è ribadita la
nostra volontà di lotta sull'argomento.
Nel pomeriggio di venerdì si sono aperti i lavori con la
relazione dell'attività del segretariato e l'approvazione di
alcune mozioni di solidarietà contro lo sgombero di Libera a
Marzaglia (Mo), di adesione al corteo dei migranti di Bologna e in
solidarietà al popolo Mapuche.
Si è quindi passato al lavoro delle commissioni. Tutti gli
argomenti, come quelli discussi nei giorni successivi, sono stati
oggetto di dibattito precongressuale realizzato attraverso documenti
presentati dalle varie federazioni. Si è quindi proceduto a
riunirsi, contemporaneamente ed in diverse sale, tra i compagni
interessati agli specifici argomenti. Questa metodologia, adottata
già allo scorso congresso internazionale di Besancon, ha
consentito a molti compagni di intervenire sugli argomenti trattati e,
a qualcuno, più timido, di intervenire superando la "paura da
microfono", realizzando un reale scambio di idee tra i singoli compagni
delle varie realtà.
Gli argomenti affrontati nel corso del pomeriggio di venerdì
sono stati "Analisi della situazione globale e Strategie dell'IFA",
"Povertà, Sfruttamento e Migrazione", "Religione",
"Nazionalismo, Fascismo, Guerra e Repressione", "Genere,
Sessualità ed Anarco-Femminismo".
Nel pomeriggio del sabato sono stati invece affrontati i temi relativi
a "Strategia dell'IFA e Solidarietà Pratica", "Municipalismo
libertario", "Decrescita" e "Educazione".
Sia nella mattina di sabato, sia nella mattina di domenica si sono
tenute sedute plenarie per la discussione dei documenti realizzati
dalle commissioni, intervallate dalle riunione dei compagni delle
singole federazioni presenti per realizzare l'orizzontalità del
percorso decisionale.
Nei prossimi numeri di Umanità Nova daremo conto del contenuto
delle mozioni elaborate, non possiamo non chiudere sottolineando il
clima del congresso, le canzoni serali realizzate in una babele di
linguaggi, le amicizie fatte e quelle confermate, che hanno
accompagnato questo appuntamento internazionale.
Fricche