Poche parole prima di cominciare; Avrete tutte/i letto che da questa
settimana il giornale é redatto da un nuovo collettivo.
Questa redazione è ad interim, cioè in attesa che la
Federazione esprima un gruppo territoriale o comunque una realtà
più solida alla conduzione del nostro settimanale che è,
a nostro avviso, uno degli strumenti più importanti del
movimento anarchico di lingua italiana.
E ciò speriamo avvenga in tempi brevissimi, dato il delicato
momento sociale e politico. Questi sono i motivi per i quali come
redazione, pur rispettosi del mandato a breve, non intendiamo fare un
settimanale di sola routine, cercando di costruire una relazione
proficua e quanto più possibile orizzontale tra compagni e
realtà territorialmente non proprio vicini tra loro.
Attenti a quanto si muove di anarchico e libertario e nelle lotte
sociali, raccomandiamo articoli di informazione e orientamento il
più possibile sintetici il cui eventuale approfondimento venga
rimandato in rete. Questo per coprire più temi ed aree
possibili, per esempio le situazioni di conflitto (sociale,
politico e militare) in Europa soprattutto, ma anche nel resto del
mondo. Così come il versante strettamente culturale, quanto si
muove nel cinema, teatro, musica, pittura, pubblicazioni, internet e
quant'altro: tutto ciò è da valorizzare al massimo come
antidoto al dilagante oscurantismo che accompagna la marcia in atto
delle forze reazionarie.
Respiro dunque ai movimenti che sovvertono l'esistente e prefigurano
una nuova società, sia che questi si muovano nello spazio
globale che in quello locale, sia che siano di contrasto e conflitto,
sia che tendano alla sottrazione e all'esodo da questa realtà
opprimente.
Un ringraziamento particolare alle compagne e ai compagni della
redazione precedente che con impegno hanno garantito per anni la
pubblicazione del nostro giornale.
Il collettivo redazionale