Umanità Nova, n.30 del 28 settembre 2008, anno 88

Senza frontiere - brevi dal mondo


A cura di Raffaele

Germania: nessuno spazio ai fascisti

A Colonia per due lunghi giorni diversi gruppi e singoli attivisti e attiviste antirazzisti/e hanno dato vita a varie iniziative per impedire lo svolgimento di un congresso di razzisti provenienti da varie parti d'Europa (a "rappresentare" l'Italia era stato invitato nientemeno che Borghezio), organizzato in opposizione al progetto di costruzione di una moschea nella città tedesca. Sabato pomeriggio, dopo due giorni di cortei, blocchi e azioni, la polizia ha vietato il congresso, dando contemporaneamente inizio ad una dura repressione nei confronti degli antirazzisti. Nonostante i fermi e gli arresti, decine di migliaia di persone hanno bloccato ponti, strade e metropolitane per impedire nei fatti l'accessibilità ai nazisti. La città ha risposto bene: nei locali erano esposti cartelli antifascisti e quasi tutta la cittadinanza si è schierata dalla parte dei compagni e delle compagne antirazzisti/e.

Fonti:
http://de.indymedia.org
www.ainfos.ca

Gran Bretagna: Manifestazione contro le schedature ai Rom

Lo scorso 19 settembre a Manchester si è svolta una piccola ma importante iniziativa, organizzata dalla federazione anarchica e dal gruppo No Border di Manchester. Alcune decine di persone hanno manifestato davanti al consolato italiano issando cartelli contro le schedature ai Rom e contro il terrorismo di stato in Italia. Un funzionario del consolato ha invitato due rappresentanti a parlare con il console ma l'invito è stato rispedito al mittente.

Fonti:
www.afed.org.uk
www.nobordersmanchester.org.uk
www.noborderslondon.blogspot.com
http://www.indymedia.org.uk

Bolivia: un neofascista italiano dietro la strage di contadini indios

La notte tra l'11 e il 12 settembre a El Porvernir, in Bolivia, alcuni squadroni della morte legati ai gruppi civici paramilitari hanno ucciso quindici contadini indios – ma alcune stime parlano di 30 morti - che si stavano recando a una dimostrazione di sostegno al presidente Evo Morales.
Uno degli organizzatori degli assassini potrebbe essere Marco Marino Diodato, un neofascista di origine abruzzese, già militare nelle file dell'esercito boliviano, titolare di una fabbrica di armi e coinvolto nel traffico internazionale di stupefacenti.
Il massacro è stato organizzato dal prefetto del dipartimento di Pando, Leopoldo Fernandez, appoggiato dalle forze di opposizione al partito di Morales e probabilmente dai servizi segreti statunitensi.

Fonti:
http://abruzzo.indymedia.org
http://bolivia.indymedia.org
www.vermelhoenegro.org/fag



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