A cura di Raffaele
A Colonia per due lunghi giorni diversi gruppi e singoli attivisti e
attiviste antirazzisti/e hanno dato vita a varie iniziative per
impedire lo svolgimento di un congresso di razzisti provenienti da
varie parti d'Europa (a "rappresentare" l'Italia era stato invitato
nientemeno che Borghezio), organizzato in opposizione al progetto di
costruzione di una moschea nella città tedesca. Sabato
pomeriggio, dopo due giorni di cortei, blocchi e azioni, la polizia ha
vietato il congresso, dando contemporaneamente inizio ad una dura
repressione nei confronti degli antirazzisti. Nonostante i fermi e gli
arresti, decine di migliaia di persone hanno bloccato ponti, strade e
metropolitane per impedire nei fatti l'accessibilità ai nazisti.
La città ha risposto bene: nei locali erano esposti cartelli
antifascisti e quasi tutta la cittadinanza si è schierata dalla
parte dei compagni e delle compagne antirazzisti/e.
Fonti:
http://de.indymedia.org
www.ainfos.ca
Lo scorso 19 settembre a Manchester si è svolta una piccola
ma importante iniziativa, organizzata dalla federazione anarchica e dal
gruppo No Border di Manchester. Alcune decine di persone hanno
manifestato davanti al consolato italiano issando cartelli contro le
schedature ai Rom e contro il terrorismo di stato in Italia. Un
funzionario del consolato ha invitato due rappresentanti a parlare con
il console ma l'invito è stato rispedito al mittente.
Fonti:
www.afed.org.uk
www.nobordersmanchester.org.uk
www.noborderslondon.blogspot.com
http://www.indymedia.org.uk
La notte tra l'11 e il 12 settembre a El Porvernir, in Bolivia,
alcuni squadroni della morte legati ai gruppi civici paramilitari hanno
ucciso quindici contadini indios – ma alcune stime parlano di 30 morti
- che si stavano recando a una dimostrazione di sostegno al presidente
Evo Morales.
Uno degli organizzatori degli assassini potrebbe essere Marco Marino
Diodato, un neofascista di origine abruzzese, già militare nelle
file dell'esercito boliviano, titolare di una fabbrica di armi e
coinvolto nel traffico internazionale di stupefacenti.
Il massacro è stato organizzato dal prefetto del dipartimento di
Pando, Leopoldo Fernandez, appoggiato dalle forze di opposizione al
partito di Morales e probabilmente dai servizi segreti statunitensi.
Fonti:
http://abruzzo.indymedia.org
http://bolivia.indymedia.org
www.vermelhoenegro.org/fag