Umanità Nova, n.31 del 5 ottobre 2008, anno 88

Come il signor Preiss si adegua alle circostanze


«Sa, Lenz, gli articoli che finora abbiamo trattato non tirano più... L'uvetta ristagna, tutto fermo per le aringhe. Poca richiesta di cruschello, disinteresse per la grappa.»
«E' come se nessuno avesse più sete.»
«Proprio così! Perciò dobbiamo buttarci su altri generi, più consoni alle circostanze sociali e politiche del momento. Ho deciso di avviare una speculazione in... indovini un po'!»
«Non voglio anticipare il Suo pensiero. Mi scusi, ma sono troppo conservatore per riuscire ad afferrare all'istante tutte le innovazioni.»
«Ebbene, vogliamo avviare un'attività con le coccarde nei colori nero, rosso e oro, quelli della nostra bandiera.»
«E' un'idea patriottica.»
«Patriottica o no, rende.»
Il signor Preiss gonfiò il petto osservando il contabile con sguardo trionfante.
«Con un'iniziativa del genere possiamo fare un mucchio di soldi.»
«E acquisire meriti verso la patria.»
«Sciocchezze, Lenz. Ma son sicuro che la cosa funzionerà.»
«Crede che tutta questa baraonda del nero-rosso-oro durerà per un po'? Supponiamo che ci capitino addosso i russi o i francesi o addirittura che diventiamo repubblicani con un colore diverso: che faremo delle nostre coccarde?»
«Lei pensa che sarebbe meglio far produrre coccarde russe e francesi insieme a quelle tedesche? ... No, non va. Quest'idea non può funzionare, saremmo troppo legati agli eventi internazionali. Però che ne dice delle armi?»
«Intende spade e pugnali?»
«E moschetti e cannoni.»
«Signor Preiss, c'è una grande concorrenza su questa merce; non mi sentirei di consigliarglielo. Il consumo di armi è straordinariamente grande e quindi di sicuro si apporteranno ben presto delle migliorie e guai a noi se ci troviamo con scorte rilevanti. E poi, aver armi in casa vuol dire che i proletari alla prima occasione ci assaltano il magazzino...»
Il signor Preiss fu percorso da un brivido. «Ha ragione, Lenz. Le armi sono un articolo difficile... ma è terribile che anche con la migliore volontà non si riesca a metter mano a nulla. Davvero non resta altro da fare che appendere al chiodo ogni progetto...»
Seguì una pausa. Casualmente lo stimato commerciante lasciò cadere l'occhio sull'ultima edizione del giornale. Indugiò per un attimo, sovrappensiero, poi sulle sue labbra si stampò un sorriso beato...: «Ecco, ci sono!» esclamò e si pose eccitato davanti allo sbalordito contabile.
«Sa una cosa, Lenz? Sa qual è l'articolo preferito dei nostri tempi? Sa in cosa speculeremo?» La voce del signor Preiss assunse un accento mistico, festoso. «In shrapnel!»
Il contabile non ricordava di aver mai visto quell'articolo registrato in un listino prezzi.

(George Weerth)


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