Lo scorso 9 luglio, su La7, a commentare il documentario "Napoli
comincia a Chiaiano" venne anche interpellato Erri De Luca, non
sappiamo se nelle vesti di intellettuale partenopeo o di ex-militante
di Lotta Continua. De Luca tra l'altro ebbe a constatare: "A Chiaiano,
senza la mediazione della politica, si andrà allo scontro
frontale: sarà la guerra civile. La gente a Chiaiano è
compatta e si farà ammazzare pur di non farsi mettere la
discarica, per questo ci deve essere il tempo per la mediazione. Del
resto, la politica è l'arte della mediazione, mentre oggi
è diventata un elemento del problema. La discarica di Chiaiano
non solo non è una risposta adeguata all'emergenza,
perché prevede tempi lunghi di messa in pratica e non può
essere imposta con un diktat, come se le persone fossero sudditi e non
cittadini".
Dopo tali demagogiche considerazioni, il poeta-scrittore giunse a
suggerire a quegli stessi cittadini non-sudditi l'auto-corruzione,
svendendo il proprio diritto alla salute e all'autodeterminazione;
infatti sostenne candidamente che "la politica dovrebbe invece rendere
la discarica una cosa appetibile, una leccornia per i comuni e i suoi
abitanti. Basterebbe garantire assieme alla discarica una riduzione
delle tasse, uno sconto della spesa energetica, oppure un ospedale,
degli impianti sportivi o persino un casinò". Insomma suggeriva
all'immorale governo Berlusconi di comprare i suoi concittadini,
piuttosto che manganellarli; purtoppo però lamentava che era in
atto una vera e propria campagna di denigrazione ai danni
dell'opposizione popolare.
La conclusione poi del suo discorso era apparsa ancor più
imbarazzante: "Napoli ne ha passate di peggio e se l'è sempre
cavata, grazie a uno spirito di unità, di orgoglio e di riscatto
che ha sempre avuto, che ha sempre dimostrato e che ha da vendere". Ci
vuole una gran faccia tosta a rivendicare lo spirito di unità,
orgoglio e riscatto del popolo napoletano, quando si è appena
auspicata la mercificazione della sua lotta.
La circostanza risulta ancora più indecente se si ricorda come
De Luca sia uno degli intellettuali utilizzati come testimonial da
quella sinistra politica dedita a criticare la corruzione berlusconiana
e la morale compradora del centrodestra. Per di più, lo stesso
De Luca in questi anni non ha perso occasione per impartire lezioni di
etica nonviolenta ai movimenti, condannando i presunti estremisti.
Ora tutto appare più chiaro: la barricata deve lasciare il posto
alla politica, che è l'arte della mediazione. Fino alla
prostituzione.
I 60 milioni di euro stanziati a titolo di compensazione per la
discarica di Chiaiano, destinati alla realizzazione del Parco
naturalistico dei Camaldoli e alla sistemazione delle fogne, appaiono
in questo senso persino una beffa.
Il fatto è che a Chiaiano, la dignità di chi si oppone
parla un'altra lingua, così come dichiarato da alcuni ragazzini
ad un giornalista: "Tanto qui nessuno tiene paura: o moriamo di tumore
o di mazzate".
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