Lo sciopero generale del 17 ottobre proclamato dal sindacalismo di
base è stato un successo, sia per le adesioni tra i lavoratori
sia per la partecipazione al corteo.
Complessivamente oltre 250.000 le persone nel corteo romano che si
è snodato da piazza Esedra a piazza San Giovanni: è stato
il corteo più partecipato di tutti quelli organizzati dal
sindacalismo di base.
Nonostante la pioggia battente, in una mattina di un giorno lavorativo
in cui nessuno è andato a lavorare, una folla colorata,
arrabbiata ed allegra, ha attraversato Roma ribadendo le ragioni del
proprio scontento.
Tra i settori lavorativi, quello della scuola ha visto la
partecipazione più numerosa, con la presenza anche di migliaia
di studenti che, al termine del corteo, si sono staccati dal percorso
autorizzato ed hanno raggiunto la sede del Ministero della Pubblica
Istruzione, in Viale Trastevere, per tenere un'assemblea spontanea.
Probabilmente questo settore rappresenterà nei prossimi giorni
la punta di diamante della lotta, con le scuole e le università
occupate ed i lavoratori in sciopero. E' importante che gli anarchici,
oltre alla consueta presenza nelle lotte e nelle mobilitazioni di
studenti e lavoratori, rivendichino le tematiche autogestionarie
proprie dell'educazione libertaria.
Importante anche il carattere assolutamente intergenerazionale dei
partecipanti al corteo, ad ulteriore riprova, se mai ce ne fosse stato
bisogno, che il precariato non è una fase transitoria, ma una
condizione ormai di massa che attraversa tutte le classi d'età e
tutti i settori occupazionali.
La presenza anarchica e libertaria è stata diffusa, distribuita
negli spezzoni sindacali, in quelli dei centri sociali, studenteschi e
dei comitati attivi nelle lotte territoriali.
Al corteo i compagni del gruppo C. Cafiero - FAI Roma hanno
partecipato con l'organizzazione e la realizzazione di uno spezzone e
di un volantino, in cui hanno ribadito le ragioni della presenza
anarchica tra i lavoratori in sciopero. Allo spezzone organizzato dai
compagni romani si sono aggiunti compagni anarchici, federati e non,
del Lazio, dell'Aquila e dell'Abruzzo.
Al corteo non hanno partecipato i compagni dell'USI-AIT. Si è
trattato di una scelta sofferta, di cui i compagni hanno dato conto
anche dalle colonne di questo giornale, denunciando il rischio che il
movimento sindacale di base divenga un veicolo di riciclaggio per i
politici "arlecchino" trombati alle elezioni. Compito degli anarchici
presenti nelle lotte e nelle mobilitazioni sarà anche far si che
ciò non accada.
In serata il gruppo "Vendicatori delle umane sofferenze" dei castelli
romani ha organizzato una bicchierata con canzoni anarchiche ed
anticlericali a Monteporzio Catone per festeggiare il successo della
mobilitazione. Alla serata hanno partecipato una quarantina di
compagni, ed è stato un allegro finale per una giornata di
lotta.
anarchici e anarchiche in corteo