Umanità Nova, n.35 del 2 novembre 2008, anno 88

Brevi dal mondo


A cura di Raffaele

Perù: manifestazione contadina, la polizia attacca

A Sicuani (dipartimento di Cusco) i contadini sono in rivolta contro il progetto di costruzione di una centrale idroelettrica, che taglierebbe drasticamente le fonti acquifere e quindi la possibilità di irrigare i campi. La centrale è fortemente voluta dal sindaco della città, Mario Velazquez, e dai vertici del dipartimento. Una radio legata al vicepresidente dipartimentale è stata attaccata e i contadini hanno tentato di occupare la sede della giunta comunale. La polizia ha reagito caricando i contadini con idranti e gas lacrimogeni. Diversi manifestanti sono rimasti feriti, di cui alcuni in maniera grave, e la città è in stato d'assedio.

Fonti:
http://peru.indymedia.org
www.kilapan.entodaspartes.net

Nuova Zelanda: nessun luogo per i fascisti

A Wellington il 25 ottobre i nazisti locali avevano programmato una "festa della bandiera" per "celebrare" l'alleanza tra tre formazioni fasciste. Un centinaio di compagni hanno deciso di guastargli la festa, organizzando un presidio antifascista e preparando striscioni e volantini. I nazisti, una quarantina, hanno abbandonato la piazza dopo mezz'ora. Nell'atrio della stazione si sono scontrati con alcuni compagni e due antifascisti sono stati fermati, per essere rilasciati solo dopo alcune ore.

Fonti:
www.ainfos.ca
www.indymedia.org.nz

Grecia: sciopero generale

Il 21 ottobre uno sciopero generale di 24 ore ha paralizzato l'intera Grecia. Lo sciopero è stato indetto contro le misure del governo in materia economica (tagli e licenziamenti nel settore pubblico e attacco alle pensioni) e ha avuto adesioni molto alte. I compagni e le compagne anarchiche, che hanno sfilato in un corteo autonomo rispetto ai sindacati di stato, si sono scontrati con la polizia , che usato lacrimogeni e idranti contro i manifestanti.

Fonte:
http://news.infoshop.org

Barcellona: studenti in piazza

Arrestati lunedì quindici studenti della UAB durante la manifestazione studentesca contro il "decreto de bolonya", come lo chiamano qui, (il decreto della comunità europea di riorganizzazione dell'istruzione) Riecheggiano in questi fatti le parole nazifasciste recitate qualche ora prima dal premier italiano: 'Non permetterò l'occupazione delle Università.L'occupazione di luoghi pubblici non è dimostrazione di libertà,non è un fatto di democrazia, è una violenza inaudita nei confronti degli studenti che vogliono studiare'. Poi, rivolto a una giornalista che aveva posto la domanda sulle occupazioni dice: 'Avete 4-5 anni per fare il callo su queste cose. Io non retrocederò di un millimetro. Convocherò oggi il Ministro dell'Interno e darò disposizioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine per evitare che questo possa succedere. I manifestanti sono organizzati dall'estrema sinistra e molto spesso, come a Milano, dai centri sociali e da una sinistra che ha trovato il modo di far passare nella scuola delle menzogne e portare un'opposizione nelle strade e nelle piazze alla vita del nostro governo (notizia ansa ultim'ora 22/10/). Alla luce di tali sconcertanti parole e dei fatti accaduti a Barcellona pare che le dichiarazioni di Berlusconi come al solito siano solo il riflesso di una logica di sfruttamento di ben più larghe proporzioni. L'Europa Unita con le sue leggi neoliberiste continua la sua politica barbara e fascista di controllo e di repressione di ogni voce alternativa al coro cieco e sfruttatore del mercato e del capitale. Ma non ci fermeranno così. Non avranno cervelli lobotomizzati al loro servizio. La possibilitá di aprire nuovi spazi di autocostruzione del sapere sarà sempre aperta finchè vi sarà azione. Riprendiamoci creativamente in mano il nostro futuro.

La farfalla e il carro armato

 

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