Umanità Nova, n.36 del 9 novembre 2008, anno 88

Dissociamoci dalle forze armate


Oggi più che mai l'antimilitarismo, che ha sempre caratterizzato le idee e l'azione degli anarchici in tutto il mondo, è diventato irrinunciabile. Il 4 novembre lo stato italiano celebra quella "vittoria" della prima guerra mondiale che, in realtà, fu un gigantesco massacro di giovani, soprattutto di contadini e lavoratori salariati: i morti di tutti i paesi coinvolti furono quasi 10 milioni. Soltanto in Italia si ebbero più di 680.000 morti e più di 1 milione di feriti e mutilati. Dietro questa maschera autocelebrativa fatta di retorica nazionalista ed esaltazione della forza militare si nascondono le verità di sempre: gli eserciti combattono le guerre e le guerre producono morte, miseria, distruzione. Oggi, l'impiego delle forze armate da parte del governo italiano ha assunto forme e raggiunto livelli insostenibili: i soldati vengono utilizzati anche per la gestione dell'ordine pubblico, la militarizzazione del territorio è capillare e l'Italia assomiglia sempre di più a una caserma a cielo aperto. Il mondo globalizzato è costantemente dilaniato da guerre sostenute da eserciti le cui imprese vengono contrabbandate quali missioni di pace e la cui funzione è normalmente spacciata quale legittima esportazione della democrazia: una colossale menzogna che viene smascherata ogni giorno, dovunque e comunque, dalla realtà dei fatti. La crisi economica dilaga, le spese sociali vengono tagliate drasticamente e i soldi pubblici - anziché essere utilizzati per migliorare il benessere della collettività - vengono impiegati per fabbricare armi, costruire basi militari e ingrassare i profitti dei profittatori di sempre, mentre gli interessi economici e politici che stanno dietro alle guerre si giocano sulla vita di milioni di persone. Essere antimilitaristi oggi significa rifiutare le gabbie culturali e politiche nelle quali il potere vuole intrappolare gli esseri umani. Significa, necessariamente, preferire la libertà, la solidarietà e la giustizia sociale alla sopraffazione, all'esclusione e all'ingiustizia. Gli omuncoli che siedono sulle poltrone dei palazzi del potere hanno bisogno, come sempre, di carne fresca da mandare al macello, e più che mai di cervelli intorpiditi. Rifiutiamoci di partecipare al loro gioco al massacro! Dissociamoci dalle forze armate e dalla normale, connaturata violenza dello Stato! CONTRO GLI ESERCITI, GLI STATI, LE GUERRE!

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana

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