Paolo Attuoni
31 Ottobre a Carrara, all'età di 45 anni, colpito dal male
incurabile del secolo, nel giro di tre mesi si è spento
"Paolino". Un compagno anarchico onnipresente in tutte le battaglie di
carattere sociale e contrattuali che si sono succedute nel comprensorio
Carrarese.
Di professione marmista come lo è gran parte dei nostri
lavoratori. Uomo instancabile presente e puntuale nelle lotte degli
operai del Marmo della zona spezzina, ove prestava la sua opera
lavorativa, non mancando di sostenere le rivendicazioni dei compagni
marmisti carraresi, più volte da lui individuati come "i
compagni del viatico anarchico" in quanto Carrara era per lui "la culla
dell'Anarchia". Quando pronunciava questa frase i suoi occhi brillavano
e splendevano come perle piene di fiducia guardando innanzi verso un
futuro che sognava di eguali.
Oltre l'impegno nel marmo, lo ritroviamo con altre persone in un
movimento, insieme ad altri compagni, movimento nato a salvaguardia
della Casa di Riposo locale che "qualcuno" intendeva dirottare dalla
gestione pubblica a quella privata.
La grande mobilitazione dei cittadini Carraresi né impedì
la realizzazione e la Casa di Riposo è tutt'ora una gestione
pubblica. Insofferente ad ogni ingiustizia ed arroganza del potere
politico istituzionale è fra i promotori del Comitato Antigaia
di Carrara, il quale comitato, ribellatosi contro Gaia S.p.A., gestore
dell'acqua pubblica ed ai suoi aumenti tariffari del 116% di media,
Paolino porrà in essere un grande impegno resistenziale contro
la privatizzazione dell'acqua nonché all'aumento delle tariffe,
superando se stesso. In questa nuova veste diventa un punto di
riferimento per gli utenti Carraresi nell'espletamento delle pratiche
di autoriduzione delle bollette unitamente ad altri componenti del
Comitato. Si adopererà sino allo spasimo affinché l'acqua
rimanga pubblica e grazie anche a lui lo è tutt'oggi. Si
moltiplica e si distingue nella raccolta delle firme di protesta contro
l'aumento tariffario. Da solo ne raccoglierà 6000 su un totale
di 13.000 guadagnandosi l'ammirazione dei componenti il Comitato
Antigaia. All'interno del Comitato insieme ad altri
lavorerà gratuitamente ore e ore. Poco importava se era smontato
dal lavoro notturno, oppure del mattino, alle tre del pomeriggio era
già al "nuovo lavoro". Alle spalle della sua postazione
primeggiava un manifesto Accadueo con alla base la A dell'Anarchia.
Nella sua candidezza, l'ideale anarchico lo descriveva come il faro che
illumina i naviganti, bisogna pazientare ma l'ora dell'Anarchia
verrà, verrà... Così lo ricordano i compagni
carraresi, Ciao Paolino
Drope
A Gianluca l'abbraccio degli altri compagni della redazione