Piombino, sabato 8 si è tenuta nella sede della Federazione
Elbano Maremmana la serata di solidarietà con Maria Ciuffi,
madre del povero Marcello Lonzi, della quale è stata fatta
circolare la seguente lettera:
Dalla morte di mio figlio Marcello, avvenuta nel carcere di Livorno,
sono trascorsi 5 anni e 3 mesi. Da quella maledetta sera ne ho sentite
tante di versioni, ma quella più sconcertante è che sia
stato il compagno di cella ad uccidere mio figlio!
Dopo la prima archiviazione del caso da parte del dott. Pennisi
è difficile credere ancora nella giustizia. Perché ho
capito che non è uguale per tutti, e la dimostrazione è
chiara, come mai dopo cinque anni salta fuori il compagno di cella e
non subito? Chi copre per rischiare una condanna a 20 anni? Oppure cosa
gli è stato promesso?
Di fatto le guardie carcerarie stanno ancora al loro posto, il medico
legale dott. Bassi Luciani (autore della prima perizia che portò
all'archiviazione) pure e mio figlio è morto e nessuno me lo
riporterà. Se questa è la legge italiana, mi vergogno di
essere nata in Italia.
E non parlo solo per me, ma anche per tutte le persone che muoiono
nelle carceri, come Aldo Bianzino morto nel carcere di Capanne (Pg),
stesso sistema, come Marcello, alla fine l'archiviazione. Ogni volta
che apro un giornale che parla di Marcello leggo: "la madre non si
è mai arresa".
Ma ora sono arrivata ad un punto che non ce la faccio più, per
un anno ho sostenuto le spese del mio avvocato da sola, poi nel 2004 ho
conosciuto dei giovani dei centri sociali che devo ringraziare per
avermi aiutata a pagare le spese per la nuova perizie e per le
ulteriori spese legali, senza quei giovani non so se ce l'avrei fatta.
Oggi mi trovo ad avere lo sfratto non perché non pago l'affitto,
ma non ho potuto pagare le spese condominiali, così il comune ha
anticipato i soldi che adesso rivuole indietro. Ci tengo a precisare
che non ho mai chiesto alcun tipo di aiuto né al comune di Pisa,
né ad alcun altro ente pubblico, ora però non so proprio
come fare.
So solo che io a Pisa non ho nessuno e che mio figlio è a
Livorno, piazzare una tenda davanti al cimitero per me è la
stessa cosa, almeno sarò più vicino a Marcellino. Sempre
che non mi scaccino pure da lì.
Maria Ciuffi
Chi volesse aiutare Maria può versare un contributo sul c/c postale n° 66865767. ABI 07601 CAB 14000