Umanità Nova, n.38 del 23 novembre 2008, anno 88

Brevi dal mondo


A cura di Raffaele

Polonia: azione antifascista e "palle" governative

L'11 novembre non è stato un giorno tranquillo a Varsavia. Era il novantesimo anniversario dell'indipendenza e il governo aveva organizzato sontuosi festeggiamenti (tra cui una struttura a forma di palla costruita per l'occasione), nonostante la crisi economica e il sempre maggiore impoverimento della classe lavoratrice polacca. Anche i fascisti erano intenzionati a festeggiare, ma i compagni e le compagne anarchiche, insieme ad altri antifascisti/e, hanno organizzato un blocco stradale, impedendo ai nazisti di marciare, benché fossero protetti e scortati dalla polizia. Gli antifascisti sono stati circondati dai poliziotti e tenuti in stato di fermo per tre ore, fatto che ha impedito loro di essere presenti anche ai "festeggiamenti" per l'indipendenza. Infatti i compagni avevano costruito una "palla" alternativa, al cui interno veniva fatta musica e si poteva ballare, mangiare e leggere volantini e giornali anarchici. La palla non è rimasta vuota, ma è stata riempita dalla gente comune; la polizia si è mostrata anch'essa interessata all'evento alternativo, schedando e intimidendo chiunque vi uscisse.

Fonti:
www.ainfos.ca
http://cia.bzzz.net/english_news

L'onda studentesca si riversa in Europa

In tutta Europa il 14 novembre si sono svolte manifestazioni davanti alle ambasciate e ai consolati italiani contro la legge 133 e in sostegno alle lotte in Italia. In Spagna tra il 13 e il 14 novembre presidi e cortei si sono tenuti a Granada, Barcellona e Madrid, anche contro il processo di Bologna (processo europeo di riforma e privatizzazione del sistema scolastico e universitario); in Germania sono scesi in strada complessivamente centomila studenti; in Francia il 12 novembre è stato occupato il festival del cinema italiano di Parigi e il 14 gli studenti hanno organizzato un presidio presso l'ambasciata. Altre manifestazioni, grandi e piccole, si sono svolte in Inghilterra, Olanda, Belgio…

Fonti:
http://133.anche.no
http://indymedia.nl
www.bolognaprocess.it

Spagna: lavoratori in rivolta

Scontri e tensione fuori dalla sede della Nissan di Barcellona, dopo la decisione dell'azienda automobilistica giapponese di licenziare 3.600 lavoratori.
Un migliaio di lavoratori hanno preso d'assalto la sede della multinazionale, un edificio di dieci piani, con lanci di uova, pietre e transenne di ferro. L'intervento degli agenti della polizia catalana, i Mossos d'Esquadra, ha provocato ulteriori momenti di tensione, dato che i poliziotti sono stati fatti bersaglio di pietre e oggetti.
Alla fine i manifestanti sono stati dispersi, senza che si siano registrati feriti.
Grida di protesta sono state rivolte dai manifestanti contro il responsabile di Nissan Motor Iberica, Fumiaki Matsumoto, contro il premier socialista Josè Luis Rodriguez Zapatero e il presidente del governo autonomo catalano, Josè Montilla, perché «si oppongano frontalmente a un piano di ristrutturazione» che, secondo i sindacati, «è ingiustificato».



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