Il 20 novembre 2008 ben 220.000 insegnanti e studenti nelle
principali città francesi hanno partecipato allo sciopero contro
il Ministro dell'Educazione Xavier Darcos. Ministro già famoso
per avere tuonato contro una «cultura dello sciopero» di
cui sarebbero portatori gli insegnanti, insensibili e recalcitranti nei
confronti del cambiamento che il Governo vuole introdurre nel sistema
scolastico e per avere dichiarato che al giorno d'oggi lo sciopero
è una cosa "demodè".
Cambiamento che, guarda caso, comporta il taglio di 13.200 cattedre
previsto per il 2009 e di conseguenza il peggioramento delle condizioni
di lavoro, nonché l'introduzione di nuovi programmi ritenuti del
tutto inadatti agli alunni e non che non tengono conto della psicologia
infantile.
I docenti lamentano infatti l'aumento del numero di allievi per classe:
Dice Hervè "pochi anni fa avevo 25 alunni, oggi ne ho 32, una
decina dei quali con difficoltà di vario genere. E' troppo!".
D'altra parte anche il settore della ricerca se la passa male;
"l'aggravamento delle condizioni di lavoro sta provocando la paralisi.
Nel mio dipartimento educativo siamo 5 titolari per 750 allievi " dice
Martin.
Per il governo francese, invece, la soppressione delle 13.200
cattedre "in eccesso" libererebbe risorse economiche per meglio
remunerare gli insegnanti più meritevoli: Mors tua, vita mea.
Una Gelmini in salsa Francese?
Abbiamo già denunciato nel n. 37 del giornale che l'ABP, il
Progetto per la Deindustrializzazione che gestisce l'area dell'ex Alfa
Romeo di Arese (Mi), nei giorni scorsi ha comunicato alla direzione
aziendale della Rina, che a gennaio non intende rinnovare
l'appalto e quindi dovrà licenziare tutti i 73 lavoratori.
L'ennesima beffa per un gruppo di ex operai della carrozzeria
dell'Alfa, prima cassaintegrati, poi licenziati dalla Fiat e assunti
alcuni anni fa dalla Rina srl, società di servizi, secondo
accordi di programma, con garanzia occupazionale fino al 2010. Invece,
da gennaio i 73 lavoratori saranno licenziati, perché "si
preferisce reclutare personale dalle cooperative, dalle agenzie
interinali, senza nessun diritto" dichiara un rappresentante dello Slai
Cobas.
Il 14 novembre i dipendenti della Rina e l'ultimo gruppo dei licenziati
dell'Alfa Romeo ancora senza lavoro, hanno organizzato un presidio di
protesta davanti alla portineria sud.
Si è concluso nella serata di 11 novembre, l'incontro fra
USI-RdB Ricerca*, RdB/CUB P.I. Università ed il Ministro Maria
Stella Gelmini sui problemi dell'Università e della Ricerca. La
delegazione ha chiesto di avviare urgentemente la chiusura del
Contratto del comparto Ricerca biennio 2006/2007, scaduto da 35 mesi. A
fronte degli esiti insoddisfacenti dell'incontro e ritenendo
insufficienti le proposte ricevute, che riguardano solo le
stabilizzazioni già previste dalle due scorse leggi finanziarie
e non il fenomeno precariato nella sua globalità, USI/RdB
Ricerca conferma lo sciopero indetto per il 5 dicembre.
Lo sciopero è stato preceduto da un presidio dei
lavoratori della Ricerca, che si è svolto giovedì 13
novembre dalle ore 16.00 davanti al Ministero della Funzione Pubblica,
in occasione della riunione fra Presidenti degli Enti e il Ministro
Brunetta.
* L'USI Ricerca è una delle componenti della scissione avvenuta
nel 1995 dall'USI – AIT, che ha voluto mantenere la
denominazione d'origine. Nel 1997 fa un patto di affiliazione con la
Confederazione RdB Ricerca, acquisendo la denominazione USI – RdB
Ricerca.
Giovedì 13 Novembre circa 20.000 dimostranti, provenienti da
15 paesi Europei, hanno invaso il centro di Parigi per manifestare
contro il piano di privatizzazione del trasporto ferroviario Europeo
che, iniziato sin dal 2003 per quanto riguarda il solo trasporto merci,
secondo i piani di Bruxelles dovrebbe essere completato entro l'anno
2010 comprendendo anche tutto il settore passeggeri.
Ovviamente, secondo gli ideatori, la privatizzazione del trasporto
ferroviario, grazie alla concorrenza tra le compagnie partecipanti
portebbe alla lunga vantaggi per "la clientela" in fatto di costo del
biglietto.
La protesta era stata indetta dalla European Transport Federation (ETF)
ed è stata svolta a Parigi non a caso, in quanto a Parigi dimora
a Monsieur Nicolas Sarkozy, attuale presidente dell'Unione Europea, al
quale erano indirizzate molte delle "benedizioni" dei lavoratori.
Alla manifestazione hanno partecipato lavoratori da tutta la Francia
(CGT e SUD) reduci dallo sciopero nazionale di 24 ore dello scorso 6
Novembre a sostegno delle condizioni di lavoro degli addetti al
trasporto merci nonché folte delegazioni sindacali provenienti
dalla Germania (TFB), Spagna (CGT e SFF), Svizzera (Comitè
Officine), Belgio, Portogallo, Paese Basco (LAB), Italia (CUB, SDL,
ORSA).
Per contattare questa rubrica:
bel-lavoro@federazioneanarchica.org