Umanità Nova, n.39 del 7 dicembre 2008, anno 88

Bel lAvoro


Anche la scuola francese in piazza

Il 20 novembre 2008 ben 220.000 insegnanti e studenti nelle principali città francesi hanno partecipato allo sciopero contro il Ministro dell'Educazione Xavier Darcos. Ministro già famoso per avere tuonato contro una «cultura dello sciopero» di cui sarebbero portatori gli insegnanti, insensibili e recalcitranti nei confronti del cambiamento che il Governo vuole introdurre nel sistema scolastico e per avere dichiarato che al giorno d'oggi lo sciopero è una cosa "demodè".
Cambiamento che, guarda caso, comporta il taglio di 13.200 cattedre previsto per il 2009 e di conseguenza il peggioramento delle condizioni di lavoro, nonché l'introduzione di nuovi programmi ritenuti del tutto inadatti agli alunni e non che non tengono conto della psicologia infantile.
I docenti lamentano infatti l'aumento del numero di allievi per classe: Dice Hervè "pochi anni fa avevo 25 alunni, oggi ne ho 32, una decina dei quali con difficoltà di vario genere. E' troppo!". D'altra parte anche il settore della ricerca se la passa male; "l'aggravamento delle condizioni di lavoro sta provocando la paralisi. Nel mio dipartimento educativo siamo 5 titolari per 750 allievi " dice Martin.
Per il  governo francese, invece, la soppressione delle 13.200 cattedre "in eccesso" libererebbe risorse economiche per meglio remunerare gli insegnanti più meritevoli: Mors tua, vita mea.
Una Gelmini in salsa Francese?

Presidio di protesta ad Arese

Abbiamo già denunciato nel n. 37 del giornale che l'ABP, il Progetto per la Deindustrializzazione che gestisce l'area dell'ex Alfa Romeo di Arese (Mi), nei giorni scorsi ha comunicato alla direzione aziendale della Rina, che a gennaio non intende rinnovare l'appalto  e quindi dovrà licenziare tutti i 73 lavoratori.
L'ennesima beffa per un gruppo di ex operai della carrozzeria dell'Alfa, prima cassaintegrati, poi licenziati dalla Fiat e assunti alcuni anni fa dalla Rina srl, società di servizi, secondo accordi di programma, con garanzia occupazionale fino al 2010. Invece, da gennaio i 73 lavoratori saranno licenziati, perché "si preferisce reclutare personale dalle cooperative, dalle agenzie interinali, senza nessun diritto" dichiara un rappresentante dello Slai Cobas.
Il 14 novembre i dipendenti della Rina e l'ultimo gruppo dei licenziati dell'Alfa Romeo ancora senza lavoro, hanno organizzato un presidio di protesta davanti alla portineria sud.
  

Ricerca, confermato sciopero 5 dicembre

Si è concluso nella serata di 11 novembre, l'incontro fra USI-RdB Ricerca*, RdB/CUB P.I. Università ed il Ministro Maria Stella Gelmini sui problemi dell'Università e della Ricerca. La delegazione ha chiesto di avviare urgentemente la chiusura del Contratto del comparto Ricerca biennio 2006/2007, scaduto da 35 mesi. A fronte degli esiti insoddisfacenti dell'incontro e ritenendo insufficienti le proposte ricevute, che riguardano solo le stabilizzazioni già previste dalle due scorse leggi finanziarie e non il fenomeno precariato nella sua globalità, USI/RdB Ricerca conferma lo sciopero indetto per il 5 dicembre. 
Lo sciopero è stato  preceduto da un presidio dei lavoratori della Ricerca, che si è svolto giovedì 13 novembre dalle ore 16.00 davanti al Ministero della Funzione Pubblica, in occasione della riunione fra Presidenti degli Enti e il Ministro Brunetta.
* L'USI Ricerca è una delle componenti della scissione avvenuta nel 1995 dall'USI – AIT,   che ha voluto mantenere la denominazione d'origine. Nel 1997 fa un patto di affiliazione con la Confederazione RdB Ricerca, acquisendo la denominazione USI – RdB Ricerca.

Contro la privatizzazione delle ferrovie europee

Giovedì 13 Novembre circa 20.000 dimostranti, provenienti da 15 paesi Europei, hanno invaso il centro di Parigi per manifestare contro il piano di privatizzazione del trasporto ferroviario Europeo che, iniziato sin dal 2003 per quanto riguarda il solo trasporto merci, secondo i piani di Bruxelles dovrebbe essere completato entro l'anno 2010 comprendendo anche tutto il settore passeggeri.
Ovviamente, secondo gli ideatori, la privatizzazione del trasporto ferroviario, grazie alla concorrenza tra le compagnie partecipanti portebbe alla lunga vantaggi per "la clientela" in fatto di costo del biglietto.
La protesta era stata indetta dalla European Transport Federation (ETF) ed è stata svolta a Parigi non a caso, in quanto a Parigi dimora a Monsieur Nicolas Sarkozy, attuale presidente dell'Unione Europea, al quale erano indirizzate molte delle "benedizioni" dei lavoratori.
Alla manifestazione hanno partecipato lavoratori da tutta la Francia (CGT e SUD) reduci dallo sciopero nazionale di 24 ore dello scorso 6 Novembre a sostegno delle condizioni di lavoro degli addetti al trasporto merci nonché folte delegazioni sindacali provenienti dalla Germania (TFB), Spagna (CGT e SFF), Svizzera (Comitè Officine), Belgio, Portogallo, Paese Basco (LAB), Italia (CUB, SDL, ORSA).

Per contattare questa rubrica:
bel-lavoro@federazioneanarchica.org


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