A cura di Raffaele e Toni
Agli inizi di novembre Haukur H., un anarchico di Reykjavik, è stato arrestato e incarcerato per 2 settimane per aver partecipato ad una protesta ambientalista nel 2006. Due settimane fa, due anarchici hanno scalato l'Althing, il parlamento islandese, sostituendo la bandiera nazionale sul tetto con quella di un noto supermercato discount, Bonus. Uno è stato arrestato mentre scendeva dal tetto, ma l'altro è riuscito a scappare quando la folla che era convenuta sul luogo ha respinto la polizia, creando un corridoio in modo che il compagno potesse andarsene liberamente. Haukur è stato riconosciuto da un deputato durante una visita al parlamento inerente all'università ed è stato subito arrestato, benché la polizia avrebbe dovuto inviargli una lettera di avviso 3 settimane prima di incarcerarlo. In realtà Haukur è stato arrestato per impedirgli di partecipare alle proteste contro il governo che si svolgono ogni sabato da quando l'economia islandese è crollata nell'ottobre 2008. Sabato 22 novembre, tra 200 e 500 persone (compagni e compagne anarchiche, ma anche molta gente comune che aveva partecipato alle ultime manifestazione antigovernative) si sono presentate davanti al commissariato di Reykjavik, rivendicando il rilascio immediato di Haukur. Le proteste sono finite in uno scontro violento tra la polizia ed i manifestanti: le finestre del commissariato sono andate in frantumi e la polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere la folla. Diversi manifestanti sono rimasti feriti. In seguito agli scontri, Haukur è stato liberato su cauzione.
Fonti: www.ainfos.ca
http://aftaka.org
A Chania (Creta) 15 migranti sono in sciopero della fame dall'11 novembre affinché sia riconosciuto il loro status di rifugiati politici e i loro basilari diritti. I migranti hanno piantato alcune tende di fronte al municipio e hanno ricevuto la solidarietà di centinaia di persone. Martedì 13 novembre una grande manifestazione ha attraversato la città e lunedì 17 il corteo in ricordo della rivolta studentesca del 1973 si è trasformato in una manifestazione in solidarietà ai migranti in sciopero.
Fonti: http://news.infoshop.org
http://clandestinenglish.wordpress.com
Il 27 novembre a Morelia, nello stato di Michoacán, si doveva svolgere una manifestazione per ricordare le repressioni del 1998 e del 2002. Centinaia di studenti sono partiti dalla Scuola normale rurale di Tiripetío per raggiungere il corteo, dirottando alcuni autobus. Sono intervenuti i reparti speciali (GOE) della polizia, che, anche con l'ausilio di un elicottero, hanno circondato gli studenti e iniziato a sparare lacrimogeni e granate stordenti. Gli studenti hanno eretto barricate e a quel punto i reparti speciali hanno iniziato a sparare, ferendo diversi manifestanti. Il saldo finale parla di 135 arresti e circa 70 feriti, due in modo grave. Dal carcere di Barandilla 124 studenti in stato d'arresto hanno fatto sapere di essere stati sottoposti a torture psicologiche, privazioni di acqua e cibo e tentativi di stupro da parte dei poliziotti nei confronti delle ragazze.
Fonti: http://mexico.indymedia.org
L'11 mattina all'alba la polizia francese ha condotto uno dei
più grandi raid polizieschi di questi ultimi anni contro la
sinistra e in nome dell'antiterrorismo. La polizia ha perquisito
diverse case e appartamenti a Parigi, Rouen, Limoges, nella regione
della Meuse e a Tarnac, paese della Francia centrale. Dieci persone
sono state arrestate, nove di queste sono imputate di "cospirazione
terrorista" e associazione sovversiva. Ragione ufficiale di
questo raid sarebbero le azioni di sabotaggio sulla linea dei treni ad
alta velocità (TGV) avvenute nella notte tra il 7 e l'8 novembre
in quattro differenti luoghi della Francia.
A Tarnac, paese di 350 abitanti ritenuto la base dei cosiddetti
terroristi sono arrivati 150 tra poliziotti, brigate antiterrorismo e
altri reparti. Il paese è rimasto tagliato fuori dal resto del
paese per mezza giornata; in totale sei persone a Tarnac, due a Rouen,
una a Parigi e una a La Meuse sono state arrestate quel giorno. Grazie
alle nuovi legge antiterrorismo in Francia sono state trattenute
in cella per 96 ore senza la possibilità di consultare un
avvocato. La madre di uno degli arrestati è stata rilasciata
dopo tre giorni senza imputazioni. Gli altri nove sono accusati di
"partecipazione ad un'organizzazione criminale con intento terrorista."
Quattro di questi sono stati rilasciati dopo 96 ore e sono liberi, ma
sotto custodia. Altri cinque – ad oggi 29 novembre- sono detenuti. Uno
di questi è accusato anche di essere il "leader di una cellula
terrorista". Fino ad ora né gli avvocati né il pubblico
ha visto nessuna prova. La polizia ha presentato come prove sbarre di
ferro, materiale per saldare, da arrampicata e letteratura cosiddetta
"anarchica". I giornalisti hanno dato tutto il proprio supporto alla
polizia, lanciando i primi articoli alle 8.30 e dichiarando gli
accusati subito colpevoli.
Due giorni dopo il raid, più di cento persone a Tarnac hanno
manifestato la propria solidarietà e quella sera è nato
un comitato locale di supporto. Il giorno dopo il comitato ha chiesto
l'immediato rilascio degli arrestati e il ritiro dell'imputazione di
"terrorismo".
Il comitato di supporto ha urgente bisogno di donazioni per pagare gli
avvocati e supportare i detenuti. Il suo obiettivo è anche
quello di mantenere la pressione durante il processo. Per fare
ciò è bene che si moltiplichino i comitati locali di
supporto, in Francia e fuori e che si utilizzi ogni opportunità
per fare controinformazione sulla vicenda.
Fonti: www.soutien11novembre.org
11novembresoutien@gmx.com