Umanità Nova, n.40 del 14 dicembre 2008, anno 88

I fondi pensione affondano


Qualcuno forse ricorderà lo spot pubblicitario a cura della C.G.I.L., ossessivamente trasmesso da Radio Popolare di Milano nella tarda primavera del 2007 con quella voce suadente che vantava: "rendimenti interessanti ed investimenti equi" declamando le meraviglie della Previdenza complementare (il cosiddetto Secondo Pilastro) ed in particolare dei vari Fondi Pensione alla stessa C.G.I.L. legati (Cometa, Fonchim, Espero ecc.).
Poi è esplosa la bolla della Finanza creativa USA, ma non c'è motivo di preoccuparsi:
Fondi Pensioni: Scimia, Rendimenti 2008 In Linea Con 2007. (Agenzia ASCA) - Roma, 24 giugno 2008 - Nel primo trimestre i rendimenti dei fondi pensione non sono stati brillanti, ma già in aprile e maggio si notavano segni di ripresa: il primo trimestre verrà probabilmente compensato dal secondo, ed il risultato di fine anno si attesterà sulla linea di quello del 2007. La previsione e' di Luigi Scimia, presidente della Covip. Circa il pericolo Subprime ''Garantisco nel modo più assoluto - ha detto - che non ci sono conseguenze". Per quanto riguarda i rendimenti dell'anno 2007, Scimia ha detto che il rendimento dei fondi negoziali chiusi si e' attestato al 2,1%, quello dei fondi aperti a un valore negativo dello 0,4%, a fronte di un rendimento del Tfr del 3%
Ora che siamo nel pieno dello Tsunami delle Borse globali ..... silenzio totale.
Dopo i passati strombazzamenti ora tutto tace, ed a ragion veduta!
Nel solo primo semestre 2008, i Fondi pensione chiusi hanno già perso circa il 3,75% contro un rendimento del TFR del 2,1%! E d'altra parte già il 2007 si era chiuso male con i Fondi al 2,1% contro il TFR al 3,11%, proseguendo nella discesa iniziata anni addietro (Nel 2005 il TFR era stato battuto dall'82% dei fondi aperti, nel 2006 dal 44%, nel 2007 dal 6% Fonte: Corriere Economia del 14 gennaio 2008).
Nel silenzio più assordante che ci circonda, l'unica voce tremula che si è fatta sentire a metà Settembre è stata quella di Fabio Ortolani, Presidente del Cometa, il quale, dopo il crollo della Lehman Brothers, ha rivelato la presenza di una "minima" esposizione (0,1%) di obbligazioni Lehman Brothers sul patrimonio complessivo del fondo, che ha causato una perdita di circa 3,5 milioni di Euro su un totale di circa 4 miliardi di Euro investiti. Spiccioli direte voi, ma qualcosa bolle in pentola se Ortolani ha prontamente scritto al Ministro Sacconi chiedendo interventi in difesa degli interessi dei lavoratori a causa della incombente crisi finanziaria globale.
Per il resto, vige ormai la tattica del silenzio stampa messa in atto da tutti gli sponsor della previdenza complementare, Fondi, Banche, Società di gestione ed intermediari vari, tutti troppo occupati evidentemente a leccarsi le ferite oppure a tentare di turare le falle che minacciano l'affondamento della nave.
Ricordate gli "uomini con i nervi saldi" (tanto non sono soldi loro):
Fondi pensione, la crisi finanziaria taglia i rendimenti del 2,3%
di Andrea Curiat e Marco lo Conte (http://www.ilsole24ore.com/28 GIUGNO 2008)
Il rendimento dei fondi pensione negoziali nel corso dell'ultimo anno è stato negativo per il 2,29%: è questa la media aritmetica dei rendimenti medi ponderati dei fondi di categoria nel corso degli ultimi 12 mesi, a partire dal 31 maggio del 2007. Da quando cioè hanno iniziato a farsi sentire in maniera evidente sui mercati finanziari gli effetti della crisi subprime Usa. Crisi i cui effetti sono stati di conseguenza scaricati sulle posizioni previdenziali di circa due milioni di lavoratori dipendenti privati. Nello stesso periodo la rivalutazione del trattamento di fine rapporto è stato positivo per circa il 3%. Chi si aspettava di leggere buone notizie, non getti a questo punto la spugna e abbia un po' di pazienza: in previdenza infatti, le difficoltà che si registrano in un periodo di breve termine, come un anno, possono trasformarsi in situazioni premianti considerato un periodo più lungo.
Salvo poi in Ottobre doversi ricredere:
Fondi pensione: l'Authority rassicura, l'impatto della crisi sarà limitato
di Marco lo Conte (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine/Economia/9 ottobre 2008)

Una flessione del 3,4% da inizio anno a fine agosto per i fondi pensione, un dato che media il -2,5% dei negoziali e il meno -5,7% degli aperti; i piani individuali pensionistici (Pip) invece accusano un calo dell'8,8%, riferiti all'andamento dei fondi interni cui vengono destinati i contributi. E l'esposizione a titoli andati in default come Lehman Brothers risulta estremamente limitata: solo in 16 fondi su 600 è stata riscontrata la presenza di azioni o obbligazioni della banca Usa fallita per una quota superiore allo 0,5% del patrimonio e quasi mai oltre l'1%
TFR E FONDI: CONFRONTO DEI RENDIMENTI NEL PERIODO 1999 – 2005.
Dati relazione annuale della Commissione di vigilanza sui fondi pensione.

       Periodo di Rendimento   Fondi aperti   Fondi chiusi    TFR
(1999-2005)        28,6        30,4       22,5
(2000-2005)          3,7         17,2       18,8
(2001-2005)          0,8          13,1       14,7
(2002-2005)          6,8         13,7       11,5
(2003-2005)        22,9         17,8        8,2
(2004-2005)        16,3        12,2        5,2
anno 2005        11,5          7,4        2,6

Come si può notare, dopo gli anni delle vacche grasse, il differenziale di rendimento tra il TFR ed i Fondi (in ben 2 anni il TFR aveva comunque platealmente battuto i Fondi) tende progressivamente a pareggiarsi mentre, ad oggi, i Fondi nella maggior parte non reggono la botta e affondano ignominiosamente, smentendo nei fatti i propagandisti "pro domo sua" degli anni scorsi.
10 Ottobre 2008 Siamo alla frutta? Ritorniamo ai BOT.
CRISI BORSE: fondi pensione, salvagente liquidità (Milano Finanza 10/10/2008)
Il momento é eccezionale e per difendersi servono provvedimenti eccezionali.
I Fondi pensione hanno chiesto alla Commissione di Controllo (COVIP) gli strumenti per tutelarsi in maniera più efficace dalla crisi dei mercati e la Covip ha concesso una deroga alla regole tradizionali di gestione.
La novità consiste nella modifica della soglia degli investimenti in liquidità, ovvero essenzialmente nelle operazioni di Pronto contro termine.
Come dire: finora abbiamo giocato ai piccoli speculatori di borsa, da oggi invece andiamo di liquidità spinta come se niente fosse e ci buttiamo sui volgarissimi titoli di Stato come i BTP e CCT.

Addio "rendimenti interessanti ed investimenti equi".

Degno epilogo di un volgare raggiro ai danni di milioni di lavoratori.

Crazy Cat

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