E quando ancora c'era il re, tra il basso popolo di Colcitrone [1]
c'era la moda di andare "a veder mangiare il gelato". Sì, avete
letto bene, perché si trattava di recarsi, scendendo Via
Mazzini, in piazza San Francesco e lì, ammassati da una parte,
in silenzio, vestiti di cenci, veder mangiare il gelato ai signori ben
vestiti, seduti ai tavolini del Caffè dei Costanti. Di fronte
allo stupore dell'uditorio, certe persone bianche per antico pelo lo
ripetono quasi orgogliose, oggi, in Colcitrone, di aver vissuto
siffatti momenti, e ovviamente anche di poterlo tuttora raccontare.
Ebbene, un revival di questi anni ormai lontani si è avuto poco
tempo fa, in Piazza Grande, dove a una cert'ora diversa gente di
Colcitrone si è recata, non come al solito quando c'è il
Saracino [2], bensì per "veder mangiare i signori". La
coreografia era stupefacente: automobili di lusso, schierate a
semicerchio, proteggevano, quasi, il loggiato vasariano, dove
l'allestimento dei tavoli era veramente degno di... re! E infatti, tra
le centinaia di convitati: i signori in abito scuro, per lo più,
le signore con décolleté in certi casi vertiginosi
e sulla testa cappelli da fare invidia alla regina Elisabetta, c'era
pure un figlio di re, degnamente accompagnato da illustri personaggi
del posto, pratici anche dello stare a tavola e del conversare con
persone dal sangue blu. Abbiamo detto insomma essersi trattato di un
revival, per quelli di Colcitrone, con la differenza che: questa volta
anche la loro pancia era piena, avendo già cenato, magari non
proprio coi cibi e con le stesse belle maniere di chi stavano
osservando, il luogo non era piazza San Francesco ma piazza Grande, il
loro comportamento, dei Colcitronesi, non è stato compunto per
la propria miseria, come una volta, ma un po' chiassoso, irriverente a
tratti, sgarbato in un'occasione, quando di tra loro s'è alzato
un cartello con scritto in rosso e nero "Viva Bresci!". Volendo
probabilmente alludere all'anarchico che nel 1900 ebbe a che fare con
un Savoia.
Angiolo Cirinei
[1] Colcitrone è il quartiere più popolare della vecchia Arezzo.
[2] La Giostra del Saracino è la rievocazione storica in costume
di un torneo cavalleresco praticato ad Arezzo soprattutto
nell'età moderna.