Umanità Nova, n.1 dell'11 gennaio 2009, anno 89

Solidarietà agli insorti


Decine  sono state le mobilitazioni e azioni in solidarietà con la rivolta greca. La vicinanza agli studenti e ai lavoratori greci, la rabbia per la spietata uccisione di Alexis hanno generato diverse forme di lotta e di denuncia. Diamo i resoconti di alcune di queste pervenutici dai nostri collaboratori e redazioni locali.

A Mestre
Due i cortei sindacali ed uno di movimento, ben partecipato, comprendente sindacati di base, studenti, migranti, realtà della sinistra antagonista e anarchici.
In coda abbiamo dato vita ad uno spezzone unitario anticapitalista e aperto dallo striscione "LA STRAGE DI STATO CONTINUA: GUERRE, RAZZISMO, OMICIDI SUL LAVORO. 12 DICEMBRE 1969-2008".
I circa settanta compagni anarchici e libertari hanno esposto lo striscione per ricordare quanto avviene in Grecia (CIAO ALEXIS - SOLIDARIETA' AGLI INSORTI) poi appeso in piazza Ferretto. Inoltre è stato distribuito e letto il nostro volantino sulla strage di stato.
Durante il percorso, alcuni compagni hanno affisso manifestini e tracciate scritte contro il terrorismo di stato. L'indomani, le cronache locali hanno cercato di spostare l'attenzione col pretesto delle uova colorate lanciate da soliti amanti delle ribalte contro la sede Cisl e persino con lo spettro del terrorismo per una stella rossa a spray.

Ad Ancona
Una trentina di compagni anarchici ha partecipato al corteo indetto dalla CGIL dietro uno striscione con su scritto: "Noi non paghiamo la vostra crisi, contro le miserie causate dallo stato e dal capitale, lotta di classe, giustizia sociale". Poco prima di arrivare al termine del corteo lo spezzone rosso-nero ha deviato verso il consolato greco di Ancona dove ci si è raccolti in presidio  in ricordo di Alexis e, vista la ricorrenza, di Pinelli. Poco prima del termine sono arrivati anche i vari resistenti e centro-socialisti delle Marche, uniti ad una scarna rappresentanza dell'onda che hanno cercato di rubare la "scena" mediatica, riuscendovi solo in parte però: i quotidiani locali, nonostante l'occupazione simbolica del consolato ed esposizione di uno striscione hanno sottolineato l'interruzione del sit-in pacifico degli anarchici…dalla massa informale dei no-global marchigiani!

A Trieste
Durante il corteo una parte dello spezzone studentesco che chiudeva la manifestazione si è fermato a pochi metri dal consolato onorario della Grecia. Dopo aver aperto uno striscione con la scritta "Atene 06/12/08 Alexandros Grigoropoulos – puntare sui giovani" e un breve discorso dal camion , varie decine di persone si sono dirette verso il consolato al grido di "Assassini".
Qui un cordone di poliziotti e carabinieri ha fermato i manifestanti a pochi passi dal portone. Dopo alcuni discorsi al megafono, un lancio di uova sulla facciata e la distribuzione di volantini che denunciavano l'omicidio ci si è spostati in piazza Unità dove aveva fine il corteo sindacale. Alcuni si sono poi spostati in piazza della borsa dove si svolgeva il presidio dei sindacati di base che avevano proclamato anch'essi lo sciopero e del comitato precari della scuola. Totale il silenzio dei media. All'azione hanno partecipato in prima fila vari compagni/e anarchici/e e libertari/e.

A Torino
Già da Martedì 9 Dicembre nella notte sui muri del consolato greco in corso Galileo Ferraris 65 sono comparse due scritte "Assassini!" e "Andreas vive nelle lotte".
Il giorno successivo Stampa, Repubblica e Torino Cronacaqui hanno dato rilievo al gesto, annunciando che la Digos avrebbe individuato e denunciato due anarchici della FAI torinese (non una gran prova di acume vista la firma FAI). Ancor prima, l'8,  a Bussoleno l'assemblea popolare No tav dava la propria solidarietà attiva alla chiusura della tre giorni No Tav. L'11, nella centralissima via Po, i compagni della FAI locale mettono su un "info point" solidale con gli insorti greci. Il 12 invece in mattinata la sede del consolato di Grecia a Torino è stata occupata per oltre un'ora.
Un gruppo di anarchici federati e non sono saliti all'ottavo piano del consolato dove hanno appeso uno striscione con la scritta "Stato Assassino" e una bandiera rosso-nera annunciando alla viceconsole che si trattava di un'occupazione in solidarietà alla rivolta dei compagni greci.
Mentre era in corso l'occupazione un folto gruppo di solidali si è raccolto in strada davanti al consolato, bloccando il controviale con lo striscione "Dalla Grecia all'Italia. Rivolta contro lo Stato".
Dopo l'azione tutti si sono diretti in corteo all'Unione Industriali dove si stava concludendo la manifestazione dei sindacati di base e degli studenti.
 
A Pisa
Mercoledi 10 dicembre dalle ore 21 si è tenuta nella facoltà di Scienze Politiche di Pisa una iniziativa pubblica sulla rivolta sociale in Grecia.
Organizzata in tempi rapidissimi dall'Assemblea Permanente Aula R di Scienze Politiche (Rete per l'autoriforma), dalla Biblioteca F. Serantini e dal Kronstadt Foglio Anarchico, ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone (in larga parte studenti).
Grazie al collegamento Skype l'assemblea dei presenti ha potuto collegarsi direttamente con un compagno di Atene, presentando in diretta notizie su ciò che sta accadendo. Gli interventi hanno cercato di inquadrare i drammatici avvenimenti greci nel contesto specifico e in quello internazionale mettendo in rilievo alcune analogie con la situazione italiana, pur nel diverso grado di drammaticità dello scontro. Partendo dalla necessità di collegare i movimenti di opposizione sociale su base europea è stata affermata la necessità di organizzare anche a Pisa momenti di solidarietà fattiva.
Sabato 20 dicembre si è tenuto in piazza Garibaldi un presidio in solidarietà e contro la repressione statale. Oltre al volantinaggio di informazione e ai vari interventi è stato proiettato un video sui fatti.
Come compagni del Kronstadt eravamo presenti in piazza con le bandiere rosso-nere, con la stampa libertaria e con un banchetto di libri.

A Chivasso
 In questo grosso centro in provincia di Torino il collettivo Anguis – Anguilla svolge attività di informazione anarchica e organizza concerti prendendosi gli spazi.
Il 29 novembre, un sabato, avevano organizzato un concerto, occupando per l'occasione una fabbrica dismessa. Era già stato fatto in passato senza che sorgessero problemi ma quella sera Carabinieri e polizia sono arrivati in forze con il pretesto di un incidente stradale mai avvenuto. La fabbrica è stata sgomberata, un compagno picchiato dopo aver chiesto informazioni e il concerto non si è tenuto.
Ma i ragazzi di lì non si sono fatti intimorire: sabato 13 il concerto lo hanno organizzato in pieno centro. Numerosi i solidali giunti da Torino, tra cui alcuni compagni della FAI che hanno appeso lo striscione "Dall'Italia alla Grecia. Rivolta contro lo Stato".

A Palermo
Lunedi 15 dicembre il Coordinamento anarchico palermitano ha dato vita a un presidio in solidarietà al popolo greco davanti la sede del consolato onorario di Grecia in via Noto. All'iniziativa hanno partecipato alcune decine di persone mentre un massiccio volantinaggio informava la cittadinanza sull'omicidio del giovane Alexis e sulla rivolta scoppiata in molte città della Grecia. La denuncia della criminalità del potere si è naturalmente connessa al ricordo di Giuseppe Pinelli: sullo striscione preparato dai compagni campeggiava infatti la scritta: "Pinelli 1969, Grigoropoulos 2008 Lo stato uccide!". Alla manifestazione hanno partecipato i compagni del Gruppo "Failla" – FAI.


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