Decine sono state le
mobilitazioni e azioni in solidarietà con la rivolta greca. La
vicinanza agli studenti e ai lavoratori greci, la rabbia per la
spietata uccisione di Alexis hanno generato diverse forme di lotta e di
denuncia. Diamo i resoconti di alcune di queste pervenutici dai nostri
collaboratori e redazioni locali.
A Mestre
Due i cortei sindacali ed uno di movimento, ben partecipato,
comprendente sindacati di base, studenti, migranti, realtà della
sinistra antagonista e anarchici.
In coda abbiamo dato vita ad uno spezzone unitario anticapitalista e
aperto dallo striscione "LA STRAGE DI STATO CONTINUA: GUERRE, RAZZISMO,
OMICIDI SUL LAVORO. 12 DICEMBRE 1969-2008".
I circa settanta compagni anarchici e libertari hanno esposto lo
striscione per ricordare quanto avviene in Grecia (CIAO ALEXIS -
SOLIDARIETA' AGLI INSORTI) poi appeso in piazza Ferretto. Inoltre
è stato distribuito e letto il nostro volantino sulla strage di
stato.
Durante il percorso, alcuni compagni hanno affisso manifestini e
tracciate scritte contro il terrorismo di stato. L'indomani, le
cronache locali hanno cercato di spostare l'attenzione col pretesto
delle uova colorate lanciate da soliti amanti delle ribalte contro la
sede Cisl e persino con lo spettro del terrorismo per una stella rossa
a spray.
Ad Ancona
Una trentina di compagni anarchici ha partecipato al corteo indetto
dalla CGIL dietro uno striscione con su scritto: "Noi non paghiamo la
vostra crisi, contro le miserie causate dallo stato e dal capitale,
lotta di classe, giustizia sociale". Poco prima di arrivare al termine
del corteo lo spezzone rosso-nero ha deviato verso il consolato greco
di Ancona dove ci si è raccolti in presidio in ricordo di
Alexis e, vista la ricorrenza, di Pinelli. Poco prima del termine sono
arrivati anche i vari resistenti e centro-socialisti delle Marche,
uniti ad una scarna rappresentanza dell'onda che hanno cercato di
rubare la "scena" mediatica, riuscendovi solo in parte però: i
quotidiani locali, nonostante l'occupazione simbolica del consolato ed
esposizione di uno striscione hanno sottolineato l'interruzione del
sit-in pacifico degli anarchici…dalla massa informale dei no-global
marchigiani!
A Trieste
Durante il corteo una parte dello spezzone studentesco che chiudeva la
manifestazione si è fermato a pochi metri dal consolato onorario
della Grecia. Dopo aver aperto uno striscione con la scritta "Atene
06/12/08 Alexandros Grigoropoulos – puntare sui giovani" e un breve
discorso dal camion , varie decine di persone si sono dirette verso il
consolato al grido di "Assassini".
Qui un cordone di poliziotti e carabinieri ha fermato i manifestanti a
pochi passi dal portone. Dopo alcuni discorsi al megafono, un lancio di
uova sulla facciata e la distribuzione di volantini che denunciavano
l'omicidio ci si è spostati in piazza Unità dove aveva
fine il corteo sindacale. Alcuni si sono poi spostati in piazza della
borsa dove si svolgeva il presidio dei sindacati di base che avevano
proclamato anch'essi lo sciopero e del comitato precari della scuola.
Totale il silenzio dei media. All'azione hanno partecipato in prima
fila vari compagni/e anarchici/e e libertari/e.
A Torino
Già da Martedì 9 Dicembre nella notte sui muri del
consolato greco in corso Galileo Ferraris 65 sono comparse due scritte
"Assassini!" e "Andreas vive nelle lotte".
Il giorno successivo Stampa, Repubblica e Torino Cronacaqui hanno dato
rilievo al gesto, annunciando che la Digos avrebbe individuato e
denunciato due anarchici della FAI torinese (non una gran prova di
acume vista la firma FAI). Ancor prima, l'8, a Bussoleno
l'assemblea popolare No tav dava la propria solidarietà attiva
alla chiusura della tre giorni No Tav. L'11, nella centralissima via
Po, i compagni della FAI locale mettono su un "info point" solidale con
gli insorti greci. Il 12 invece in mattinata la sede del consolato di
Grecia a Torino è stata occupata per oltre un'ora.
Un gruppo di anarchici federati e non sono saliti all'ottavo piano del
consolato dove hanno appeso uno striscione con la scritta "Stato
Assassino" e una bandiera rosso-nera annunciando alla viceconsole che
si trattava di un'occupazione in solidarietà alla rivolta dei
compagni greci.
Mentre era in corso l'occupazione un folto gruppo di solidali si
è raccolto in strada davanti al consolato, bloccando il
controviale con lo striscione "Dalla Grecia all'Italia. Rivolta contro
lo Stato".
Dopo l'azione tutti si sono diretti in corteo all'Unione Industriali
dove si stava concludendo la manifestazione dei sindacati di base e
degli studenti.
A Pisa
Mercoledi 10 dicembre dalle ore 21 si è tenuta nella
facoltà di Scienze Politiche di Pisa una iniziativa pubblica
sulla rivolta sociale in Grecia.
Organizzata in tempi rapidissimi dall'Assemblea Permanente Aula R di
Scienze Politiche (Rete per l'autoriforma), dalla Biblioteca F.
Serantini e dal Kronstadt Foglio Anarchico, ha visto la partecipazione
di una cinquantina di persone (in larga parte studenti).
Grazie al collegamento Skype l'assemblea dei presenti ha potuto
collegarsi direttamente con un compagno di Atene, presentando in
diretta notizie su ciò che sta accadendo. Gli interventi hanno
cercato di inquadrare i drammatici avvenimenti greci nel contesto
specifico e in quello internazionale mettendo in rilievo alcune
analogie con la situazione italiana, pur nel diverso grado di
drammaticità dello scontro. Partendo dalla necessità di
collegare i movimenti di opposizione sociale su base europea è
stata affermata la necessità di organizzare anche a Pisa momenti
di solidarietà fattiva.
Sabato 20 dicembre si è tenuto in piazza Garibaldi un presidio
in solidarietà e contro la repressione statale. Oltre al
volantinaggio di informazione e ai vari interventi è stato
proiettato un video sui fatti.
Come compagni del Kronstadt eravamo presenti in piazza con le bandiere
rosso-nere, con la stampa libertaria e con un banchetto di libri.
A Chivasso
In questo grosso centro in provincia di Torino il collettivo
Anguis – Anguilla svolge attività di informazione anarchica e
organizza concerti prendendosi gli spazi.
Il 29 novembre, un sabato, avevano organizzato un concerto, occupando
per l'occasione una fabbrica dismessa. Era già stato fatto in
passato senza che sorgessero problemi ma quella sera Carabinieri e
polizia sono arrivati in forze con il pretesto di un incidente stradale
mai avvenuto. La fabbrica è stata sgomberata, un compagno
picchiato dopo aver chiesto informazioni e il concerto non si è
tenuto.
Ma i ragazzi di lì non si sono fatti intimorire: sabato 13 il
concerto lo hanno organizzato in pieno centro. Numerosi i solidali
giunti da Torino, tra cui alcuni compagni della FAI che hanno appeso lo
striscione "Dall'Italia alla Grecia. Rivolta contro lo Stato".
A Palermo
Lunedi 15 dicembre il Coordinamento anarchico palermitano ha dato vita
a un presidio in solidarietà al popolo greco davanti la sede del
consolato onorario di Grecia in via Noto. All'iniziativa hanno
partecipato alcune decine di persone mentre un massiccio volantinaggio
informava la cittadinanza sull'omicidio del giovane Alexis e sulla
rivolta scoppiata in molte città della Grecia. La denuncia della
criminalità del potere si è naturalmente connessa al
ricordo di Giuseppe Pinelli: sullo striscione preparato dai compagni
campeggiava infatti la scritta: "Pinelli 1969, Grigoropoulos 2008 Lo
stato uccide!". Alla manifestazione hanno partecipato i compagni del
Gruppo "Failla" – FAI.