Sabato 10 gennaio è morto Pio Laghi, monsignore e sterminatore di genti.
Massimo esponente del Vaticano in
Argentina durante una delle più cruente dittature che
insanguinarono il Sudamerica negli anni Settanta: trentamila morti, un
numero imprecisato di torturati e desaparecidos.
Soleva benedire l’operato di chi
quotidianamente, "per amore di Dio e della Patria", sequestrava,
torturava e ammazzava, ma nonostante questo ha a lungo sostenuto
ufficialmente di non essere a conoscenza dell’orrore argentino.
La documentazione relativa alle
relazioni estere tra Stati Uniti e regime militare argentino, resa
pubblica grazie alla pressione popolare, ha mostrato come Laghi fosse
sistematicamente informato delle pratiche di sequestro, tortura ed
eliminazione del regime.
Per tutto questo forse è stato
premiato e nel 1984 divenne il rappresentante ufficiale della Santa
Sede negli Stati Uniti negli anni in cui la CIA finanziava e
contribuiva l’organizzazione dei Contras in Nicaragua.
L’umanità non può che trarne giovamento.