A cura di Raffaele
Con questo slogan è stata aperta la manifestazione di sabato
10 gennaio a Bellinzona, capitale del Canton Ticino, organizzata dai
compagni e dalle compagne del centro sociale il Molino. La
manifestazione era stata promossa in seguito alla morte di una
coppia ecuadoregna, Marta ed Enrique, ritrovati chiusi in furgone (UN
n.1/2009). Davanti al municipio sono state piantate alcune tende per
protestare contro la mancanza di centri per rifugiati in Ticino e la
sempre più frequente negazione dello stato di rifugiato ai
migranti da parte dello stato svizzero.
Al corteo hanno partecipato anche diverse associazioni antirazziste e della sinistra ticinese.
Fonti: http://isole.ecn.org/molino
http://ch.indymedia.org/it
10 gennaio a Oaxaca Rubén Valencia Nuñez, attivista
libertario e membro della Appo (Assemblea popolare dei popoli di
Oaxaca), in tarda serata è stato seguito da tre persone in auto,
insultato e, dopo essersi rifugiato in locale, inseguito e colpito con
tre coltellate alla schiena e alla nuca. Anche un cameriere del locale
è stato ferito. Il compagno è stato ricoverato in
ospedale per essere curato e ora per fortuna è fuori pericolo.
Tale aggressione non è isolata ma rientra in un contesto di
intimidazioni e attacchi ripetuti portati avanti dalla polizia di
Oaxaca e dai paramilitari ingaggiati dal governatore Ulises Ruis Ortiz.
Intanto continuano gli arresti e le detenzioni illegali degli attivisti
e delle attiviste della Appo da parte della polizia. Agli arrestati
vengono impediti i contatti con i familiari e con gli avvocati e
vengono tenute nascoste le accuse.
Fonti: www.asambleapopulardeoaxaca.com
http://news.infoshop.org/
Il prossimo 14 febbraio a Budapest i nazisti del gruppo "Blood and
Honor" hanno in programma, come ogni anno, una manifestazione in
ricordo della disperata difesa del castello di Budapest da parte delle
truppe naziste e ungheresi nel 1945. Ogni anno, durante quella che
chiamano "giornata dell'onore" i principali leader delle formazioni
naziste dell'Est Europa tengono discorsi e proclami.
Questa'anno diversi gruppi anarchici si stanno mobilitando per rovinare
la festa a questi pagliacci, organizzando una contromanifestazione per
impedire il raduno fascista.
Seguiranno aggiornamenti.
Fonte: http://balkans.puscii.nl/
Erano le prime ore del 2009 quando la Bay Area Rapid Transport
Police (Polizia dei trasporti pubblici locali), durante un fermo presso
una fermata della metro, ha ucciso Oscar Grant, 22 anni, sparandogli
alla schiena.
La scena è stata ripresa da numerosi altri presenti alla fermata
e diffusa su internet e televisione fin dal giorno dopo. Il poliziotto,
Johannes Mehserle, 27 anni, si e' dimesso ma non e' ancora stato
oggetto di accuse penali.
L'uccisione di un uomo disarmato da parte della polizia locale ha
suscitato una risposta forte e determinata da parte della
comunità locale, che ha denunciato il comportamento storicamente
razzista e brutale della polizia di Oakland, che era stata soggetto di
alcune delle prime campagne politiche delle Black Panthers e che a
luglio aveva fatto un'altra vittima: Mack "Jody" Woodfox, 27 anni,
anche lui di colore e disarmato.
Mercoledì 7 Gennaio esponenti della comunità locale e
attivisti politici, hanno indetto un presidio davanti alla stazione
della metrò dove era avvenuta l'uccisione di Oscar Grant, per
chiedere giustizia e condannare l'operato della polizia locale.
In un clima di tensione e rabbia molto alta il presidio si e'
trasformato in corteo, scontrandosi con la polizia, incendiando
macchine (compresa una volante della polizia) e cassonetti e
danneggiando vetrine di negozi del downtown di Oakland.
Il corteo si e' disperso e ricompattato più volte, compreso una
volta per la comparsa del sindaco che ha brevemente cercato una
mediazione.
Alla fine del riot gli arrestati erano un centinaio.
John Burris, avvocato della famiglia Grant ha annunciato che
continuerà a cercare di ottenere un accusa di condotta criminale
contro il poliziotto responsabile.
da una corrispondenza di Sean