Il senato della repubblica ha iniziato ad approvare gli articoli del
disegno di legge governativo 733, contenente quelle norme che erano
state stralciate dal cosiddetto pacchetto sicurezza approvato prima
dell'estate con decreto legge (d.l. 23.5.08 n. 92, convertito in l.
24.7.08 n. 125). Il testo arrivato in aula ha subito notevoli modifiche
ed integrazioni in commissione: basti dire che dagli iniziali 20
articoli si è arrivati a 55. Dall'analisi dei lavori
parlamentari in aula si può constatare che si continua a mettere
mano a questo testo, anche in modo significativo. I lavori parlamentari
non sono esauriti e proseguiranno nei prossimi giorni, quando dovrebbe
essere terminata l'analisi dei vari articoli che compongono il
provvedimento.
Preliminarmente, si può osservare che nel disegno di legge in
questione si ritrovano norme che rispecchiano le paranoie securitarie
di questo governo e del suo elettorato, da un lato, e che costituiscono
nuovi tasselli dello stato di polizia che la destra nostrana ha in
progetto di perfezionare. Molte norme tendono quindi ad inasprire la
situazione degli stranieri ed in particolare degli extracomunitari
anche nella loro vita quotidiana (matrimonio, status di rifugiato)
oltre che a prevedere il famoso "reato di clandestinità" e il
prolungamento della detenzione massima nei cpt da 60 gg. a 18 mesi;
altre norme aggravano le pene e l'apparato repressivo di reati come la
violazione di domicilio (art. 614 c.p.), il furto (art. 625 c.p.), la
rapina (art. 628 c.p.), la truffa (art. 640 c.p.), prevedono
un'aggravante per l'aggressione di anziani o per l'aggressione nelle
vicinanze di posta, banca, ecc.; altre norme vanno a colpire
"l'insozzamento delle strade" o il danneggiamento di edifici in via di
recupero o l'occupazione di suolo pubblico per il commercio ambulante o
l'uso dei minori per l'accattonaggio; diverse norme riguardano i reati
di mafia, le misure di prevenzione, il "carcere duro" per mafiosi e
terroristi (art. 41bis legge sull'ordinamento penitenziario). Al tempo
stesso, nel corpo del testo in questione, durante l'analisi in aula
avvenuta nei giorni 14 e 15 gennaio, è, ad esempio, stato
inserito con un nuovo articolo del codice penale (art. 341bis) il reato
di "oltraggio a pubblico ufficiale" punito con reclusione fino a tre
anni per chi offenda l'onore di un pubblico ufficiale nell'esercizio
delle sue funzioni: una bella fattispecie penale utilizzabile con
grande elasticità per colpire ad esempio i manifestanti che
lanciano slogan "oltraggiosi"...
Piccolo anticipo della riforma della giustizia è contenuta anche
negli articoli che modificano le norme sul processo davanti al giudice
di pace, consentendo alle forze di polizia, semplicemente informando il
pubblico ministero, di portare direttamente davanti al giudice gli
arrestati in flagranza per reati come... "Ingresso e soggiorno illegale
nel territorio dello Stato", cioè il reato di
"clandestinità" (nuovo art. 10bis del T.U. Immigrazione): rapido
giro dal giudice di pace e rapida espulsione; o, più
realisticamente, permanenza temporanea fino a 18 mesi in un cpt. La
cosa è stata ottenuta senza prevedere la reclusione per il reato
di "clandestinità": basta rendere la condotta una fattispecie
penale, seppur contravvenzionale, punita con sola ammenda, ma con un
apparato sanzionatorio che marcia a tappe forzate con l'unica
finalità dell'espulsione o dell'internamento nel centro di
permanenza temporanea. E' appunto interessante l'ampliamento del potere
delle forze di polizia, in linea con la prospettata "riforma" del
sistema giudiziario che dovrebbe vedere un affrancamento appunto di
polizia, carabinieri, finanzieri, e chi più ne ha più ne
metta, dal potere di controllo ed indirizzo del pubblico ministero, in
uno con la repressione di un semplice status personale (essere in
Italia senza permesso di soggiorno). Ancora una volta è tra le
pieghe di norme inserite in silenzio e lontano dai riflettori che
arrivano i rischi maggiori per la libertà di tutti.
L'esperimento di perseguitare e criminalizzare un soggetto a
prescindere dalla commissione di fatti di reato specifici, ma per
quello che è, cioè in questo caso un migrante, prosegue e
si lega al dilatarsi dei poteri della polizia, delineando, se ancora ve
ne fosse bisogno, i contorni netti del nostro stato di polizia.
W.B.