A cura di Raffaele
Sabato 17 gennaio l'Unione sindacale polacca (ZSP) ha organizzato un
presidio di fronte alla sede generale della Nestlè a Varsavia.
La manifestazione si è svolta in solidarietà a Jacek
Kotula, sindacalista licenziato dalla Alima Gerber, società di
proprietà della Nestlè Corporation, in seguito a una
lotta condotta per la tutela dei diritti dei lavoratori e per una
campagna per acquisti equi delle materie prime agli agricoltori locali.
Durante il presidio sono stati distribuiti volantini ed è stato
aperto uno striscione. La polizia ha sorvegliato da vicino i
manifestanti, cercando di bloccarne alcuni che però sono
riusciti a entrare nell'edificio e portare la voce della protesta negli
uffici della multinazionale.
Fonti: www.ainfos.ca
http://cia.bzzz.net
A 23 anni dalla tragedia di Chernobyl anche in Bielorussia uomini,
donne e soprattutto bambini continuano a morire per gli effetti del
disastro. Ma nonostante ciò il presidente Alexander Lukashenko
ha avviato il progetto di costruzione di una nuova centrale nucleare.
Affidata alla società russa Rosatom, questo mostro ecologico
dovrebbe sorgere nei press del lago Naroch, il più grande lago
della Bielorussia, in una zona ancora verde e non toccata dalla
cementificazione. Contro tale devastante progetto i compagni anarchici
bielorussi si sono mobilitanti ed hanno intrapreso una compagna di
controinformazione e manifestazioni. Per il 26 aprile, anniversario del
disastro di Chernobyl, stanno organizzando una giornata internazionale
di azioni contro la devastazione ecologica: fanno appello a tutti i
gruppi anarchici, antiautoritarii ed ecologisti affinché vengano
organizzate più azioni possibili in ogni luogo e fra le
rivendicazioni venga inserita anche la cancellazione del progetto di
costruzione dell'impianto atomico. Inoltre come ogni anno i compagni
locali parteciperanno alla marcia in ricordo di Chernobyl, che
quest'anno acquisterà particolare rilievo e valore.
Fonte: www.avtonom.org/english
Dal 28 gennaio al primo febbraio a Davos si svolgerà
l'annuale riunione del World Economic Forum. Il governo svizzero ha
predisposto un apparato militare imponente, formato da mezzi corazzati,
aerei da guerra e 5000 soldati, dotati, oltre che delle armi
d'ordinanza, anche di spray urticante, benché il governi neghi
che i militari siano predisposti al servizio d'ordine del forum.
A difesa del forum saranno comunque schierate ingenti forze di polizia
antisommossa. La mobilitazione contro il WEF è iniziata da
diverse settimane e punta ad una manifestazione internazionale il 31
gennaio a Ginevra e a diverse azioni durante tutto il periodo del
summit. Fra gli organizzatori vi sono anche diversi gruppi anarchici e
libertari svizzeri, in collaborazione con quelli francesi e tedeschi.
Fonti: http://www.antiwef.ch
www.autonome.ch/it
http://ch.indymedia.org/it
A Berlino sabato 10 gennaio circa 8000 persone hanno
manifestato contro i recenti massacri operati da Israele su civili in
Palestina.
Numerosi i cartelli con la scritta "Stoopt das massaker in Gaza".
Nel giorno seguente, in commemorazione dei novanta anni dalla morte di
Rosa Luxemburg, assassinata il 15 gennaio 1919 dai gruppi paramilitari
di estrema destra (Freikorps), un consistente corteo di circa 70.000
persone ha sfilato per le strade della città.
Forte era ancora la presenza di gruppi che manifestavano contro
l'imperialismo israeliano e in solidarietà con i compagni greci
in lotta contro lo stato assassino.
da una corrispondenza di Mario