Umanità Nova, n.4 del 1 febbraio 2009, anno 89

Caramba che sorpresa!


La solita notiziola che stimola a riflessioni d'ogni sorta. A margine di uno dei tanti incontri internazionali sul massacro e la tragedia di Gaza, il nostro comico preferito, il nanetto Silvio, per mettersi alla pari con i leader europei che contano (dalla Merkel a Sarkozy a Brown), ha detto che l'Italia avrebbe contribuito alla pace e alla sicurezza nella martoriata striscia di Gaza con l'invio di reparti di carabinieri. Ohibò, la benemerita all'opera! Eccellente idea: portiamo nel mondo un'immagine forte e rassicurante del Bel Paese. Speriamo solo che non abbiano divise operative bianche come già le nostre truppe d'interposizione in Libano, delle quali gli invidiosi cugini d'Oltralpe ebbero a dire "arrivano i gelatai!".
Malelingue. Fremono dalla rabbia perché l'Italica Nazione ha, oltre ai record dei telefonini pro-capite (circa dieci per ogni persona, ivi compresi i poppanti per i quali la Nokia ne ha progettato uno a forma di biberon), degli ascensori da condominio (mah!?), degli stronzi e degli imbecilli (varie decine di milioni), anche il record degli uomini in divisa e dei corpi che li inquadrano.
Iniziamo da quelli addetti a sicurezza/vigilanza/repressione, ovvero i dipendenti dello stato militarizzati. Che abbondanza! Oltre ai Carabinieri, Polizia di stato (articolata nelle varie "specialità": questurini, celerini, penitenziaria, ferroviaria, postale, ecc.), Guardia di finanza, Corpo forestale, le varie polizie locali (vigili urbani, polizie provinciali), Vigili del fuoco (recentemente militarizzati) e poi le new entry, la miriade di vigilantes privati che ci rallegrano le giornate con le loro mise surreali e pistolini vari. Che tripudio di divise! Che orgoglio essere fedeli servi dello stato e della proprietà. Come meravigliarsi che altri uomini in divisa (controllori e conducenti dei bus, ferrovieri, portieri d'albergo, postini, uscieri, piloti, assistenti di volo, ecc. ecc.) soffrano in silenzio per essere stati esclusi da questo Olimpo.
Ma passiamo alle Gloriose Regie Forze Armate. Anche qui, che varietà. Oltre ai Carabinieri (di nuovo!?), Marina, Aviazione, Esercito suddivisi in corpi e specialità d'ogni sorta: alpini, fantaccini, artiglieri, lagunari, incursori, corazzieri, granatieri, bersaglieri, parà, sommozzatori, cambusieri, e via delirando: ussari, archibugieri, lanzichenecchi, truppe cammellate, ecc. Anche le Guardie Svizzere e i ragazzi della Via Paal (armati rigorosamente di cerbottane) ambiscono al patriottico impegno.
Per forza s'incazzano i francesi che hanno solo Géndarmerie, Legione Straniera e la Sureté del commissario Maigret.
Ma torniamo ai nostri simpatici caramba. Loro non sono bambini troppo cresciuti che non hanno giocato abbastanza ai soldatini da piccoli, sono professionisti seri, sempre fedeli… Lo hanno dimostrato nel primo macello mondiale (15-18), quando frugavano meticolosamente le retrovie alla ricerca di disertori da fucilare o da rimandare al fronte a farsi ammazzare. Lo hanno dimostrato con la loro sempiterna fedeltà allo stato fascista. Lo hanno dimostrato, negli anni '70, con complotti e tentativi di colpi di stato quando lo stato non pareva, ai loro vertici, abbastanza forte. Lo hanno dimostrato a Genova, nel 2001, quando, dopo aver menato a destra e a manca i sovversivi, dalle loro caserme si levavano maschi canti di vittoria e qualche Sieg Heil! Lo dimostrano le loro divise nere che ne ricordano altre di altrettanto efficienti professionisti teutonici di un non lontano passato.
Mandiamoli dunque a Rafah, a controllare i tunnel da cui passano le armi per i miliziani palestinesi. Avranno di sicuro nella loro poderosa dotazione delle mutande di ghisa. Si sa, i kalashnikov sbucano da sottoterra. Non vorremmo mai...

Lady Skimmington e Captain Pouch

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