Umanità Nova, n.5 dell'8 febbraio 2009, anno 89

brevi dal mOndo


A cura di Raffaele

Svizzera. No WEF

Sabato 31 gennaio si è svolta a Ginevra una manifestazione, organizzata da un coordinamento di diversi gruppi e collettivi, contro il World Economic Forum. Il 26 gennaio il Consiglio di Stato svizzero aveva vietato il corteo, ma nonostante il divieto più di mille persone si sono ritrovate  nel centro di Ginevra. La polizia, presente in forze, bloccava tutte le uscite e gli ingressi alla piazza, fermando e perquisendo chiunque entrasse. In questo clima di intimidazione continua, verso le due del pomeriggio il corteo inizia a mettersi in moto. La polizia non aspetta un minuto e inizia a caricare coloro che si trovavano nelle prime file; a quel punto il corteo si sfalda e molti si disperdono nelle vie laterali, per poi tornare a radunarsi e difendersi. L'aria è resa irrespirabile dal gas. La manovra della polizia è finalizzata a respingere i manifestanti verso la stazione, che nel pomeriggio diventa la zona in cui si concentrano i pestaggi e le cariche.
Più di 30 manifestanti vengono fermati e 4 arrestati.
Diverse azioni si tengono anche a Davos, sede del vertice, e a Berna: anche qui la polizia ha caricato e effettuato diversi fermi, ma nessun arresto.

Fonti:
http://switzerland.indymedia.org/it
http://www.antiwef.ch

Campagna internazionale contro Max Mara

Diversi gruppi e collettivi animalisti hanno lanciato una campagna internazionale di pressione e proteste contro il Max Mara Fashion Group e tutti i suoi marchi.
La campagna contro la vendita di pelliccia nei negozi del MMFG è già approdata in 13 diversi paesi, con proteste, banchetti informativi e azioni simboliche, dimostrando che la volontà di combattere il mercato sanguinario di questa azienda è diffusa e decisa.
Anche in Italia sono in programma diverse azioni di boicottaggio e informazione sulla produzione di pellicce e sull'attività di Max Mara.
Campagne simili, sia in Italia che all'estero, hanno avuto esiti positivi e diverse aziende hanno smesso di usare pellicce di animali per produrre capi d'abbigliamento.

Fonti:
www.maxmaracampaign.net
www.campagnaaip.net

Russia arresti

La mattina del 29 gennaio sono stati arrestati due anarchici russi, Kender e Rustam, nella regione Tyumen, capoluogo del Tyumen Oblast, ricca regione della Russia occidentale. Entrambi sono attivi da tempo in Avtonomnoe Deystvie (Azione Autonoma), federazione anarchica rivoluzionaria dell'ex Unione Sovietica fondata nel 2002 attiva principalmente in Russia, Ucraina e Bielorussia. All'arresto si è accompagnato la perquisizione delle abitazioni dei due anarchici.  In seguito all'arresto e l'interrogazione Kender e Rustam sono stati accusati di vandalismo in merito all'articolo 214 del codice penale russo, che non riconoscendo differenza tra reati minori e delitti, rende l'accusa non punibile da una semplice multa. Nel comunicato della Croce Nera Anarchica di Mosca, si esprime preoccupazione appunto che l'uso della perquisizione, accompagnata dalle dichiarazioni della polizia di non avere intenzione di rilasciarli prima del prossimo lunedì, indicherebbe la serietà delle accuse mosse. Il comunicato fa notare anche che al momento dell'arresto è stato negato il diritto di contattare un'avocato a Kender e Rustam, negando di fatto i loro diritti. Presente anche nel comunicato è l'appello a chiamare o inviare fax a Tyumen per chiedere le condizioni degli arrestati, dando i numeri telefono e fax dell'Amministrazione della Lotta contro il Crimine Organizzato e del Centro alla Lotta all'Estremismo della regione di Tyumen. Il comunicato della Croce Nera Anarchica tradotta in italiano è reperibile a quest'indirizzo:

http://www.anarchiainazione.org/node/1240
Sean


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