Umanità Nova, n.9 dell'8 marzo 2009, anno 89

Per un manifesto anarcofemminista


In tutto il mondo, la maggior parte delle donne non ha alcun diritto di decidere riguardo importanti questioni che toccano la loro vita. Le donne subiscono oppressioni di due tipi: l'oppressione generale delle persone e il sessismo - ossia l'oppressione e la discriminazione a causa del sesso.
Ci sono cinque diverse forme di oppressione:
-   Oppressione ideologica, inculcata da alcune tradizioni culturali, da religioni, pubblicità e propaganda. Vengono manipolati i concetti e si fa leva sui sentimenti e sulla suscettibilità delle donne. Punta sulle diffusissime attitudini patriarcali e autoritarie e sulla mentalità capitalistica.
-  Oppressione dello stato, forma gerarchica di organizzazione che prevede il comando da parte dei vertici delle linee inferiori nella maggior parte delle relazioni interpersonali, anche nella cosiddetta vita privata.
-    Sfruttamento e repressione economica, come consumatrice e lavoratrice sia a casa che fuori, in quell'attività salariata chiamata lavoro delle donne.
-    Violenza, sia a livello societario sia a livello personale – indiretta quando è coercitiva per mancanza di alternative e diretta nella sfera fisica.
-    Mancanza di organizzazione, tirannia della strutturazione che annienta la responsabilità e crea debolezza e inattività.
-    Questi fattori interagiscono e contribuiscono simultaneamente a sostenersi a vicenda all'interno di un circolo vizioso. Non esiste panacea per rompere il circolo, ma non è indistruttibile.
L'anarcofemminismo è una questione di coscienza. Una coscienza che pone dei guardiani a vegliare sul proprio lavoro. I principi per una società libertaria sono perfettamente chiari a ognuno di noi.
Anarcofemminismo significa indipendenza delle donne e libertà su una base paritaria con l'uomo. Un'organizzazione sociale e una vita sociale dove non esistono superiori e inferiori e dove tutti sono coordinati, siano uomini o donne. Questo vale sia per tutti i livelli della vita sociale che per la vita privata.
L'anarcofemminismo implica che le donne stesse decidano e abbiano cura delle loro questioni personali, individualmente in quelle private, e assieme alle altre donne in quelle che riguardano diverse donne. In casi che riguardano entrambi i sessi essenzialmente e concretamente uomini e donne devono poter decidere equamente.
Le donne devono poter decidere per il loro corpo, per tutto ciò che concerne la contraccezione e la gravidanza.
Bisogna combattere individualmente e collettivamente contro la dominazione maschile, le attitudini di proprietà e controllo sulle donne, contro le leggi repressive e per l'indipendenza e l'autonomia economica e sociale delle donne. I centri di crisi, i centri di ricovero giornaliero, i gruppi di studio e discussione, le attività culturali delle donne devono essere stabiliti e fatti funzionare sotto la direzione delle donne.
Il tradizionale nucleo familiare patriarcale deve essere sostituito da libere associazioni tra uomini e donne sulla base di uguali diritti di decisione per entrambe le parti e nel rispetto dell'autonomia e dell'integrità individuale.
Gli stereotipi sessuali nell'educazione, nei media e nei luoghi di lavoro devono essere aboliti. La condivisione radicale del lavoro tra i sessi nel lavoro quotidiano, nella vita domestica e nell'educazione è un metodo giusto.
Le strutture di lavoro devono essere radicalmente cambiate, con l'aumento del lavoro part-time e con piani di cooperazione lavorativa sia a casa sia nella società. La differenza tra il lavoro dell'uomo e quello della donna deve essere abolita. La crescita e la cura dei bambini deve riguardare sia gli uomini che le donne.
Il potere femminile e i primi ministri donne non vogliono né occuparsi di tutte le donne né abolire l'oppressione. Il marxismo e il femminismo borghese stanno fuorviando la lotta per la liberazione delle donne. Per la maggior parte delle donne non esiste femminismo senza anarchismo. In altre parole, l'anarcofemminismo non ha niente a che vedere col potere femminile o i primi ministri donne, ma corrisponde all'organizzazione senza potere e senza primi ministri.
La duplice oppressione delle donne richiede una duplice lotta e una duplice organizzazione: da un lato le federazioni femministe, dall'altro le organizzazioni anarchiste. Le anarcofemministe formano un congiungimento di queste due organizzazioni.
Un serio anarchismo deve essere anche femminista, al contrario risulta essere soltanto un mezzo-anarchismo patriarcale e quindi non un vero anarchismo. E' l'impronta anarcofemminista ad assicurare la caratteristica femminista all'anarchismo. Non esiste anarchismo senza femminismo.
Un punto essenziale dell'anarcofemminismo è che i cambiamenti devono iniziare oggi, non domani o dopo la rivoluzione. La rivoluzione deve essere permanente. Dobbiamo cominciare oggi per abbattere l'oppressione nella vita quotidiana.
Dobbiamo agire autonomamente, senza delegare a nessun leader il diritto di decidere cosa ci auguriamo e cosa vogliamo fare: dobbiamo prendere le decisioni da sole quando riguardano la sfera personale, insieme alle altre donne quando si tratta di questioni prettamente femminili, e infine assieme agli uomini quando toccano argomenti comuni.

Licia

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