Alla fine ciò che molti avevano solo supposto è stato
confermato ufficialmente: Facebook vende i dati personali dei propri
utenti al migliore offerente. E non solo: offre anche pratici strumenti
per fare sondaggi tra i suoi utenti e quindi per indagini di mercato
più raffinate. Non solo fornitore di dati grezzi per le agenzie
che effettuano indagini di mercato, Facebook farà ora anche una
prima scrematura dei dati compiendo analisi differenziate. E' quanto ha
affermato Randi Zuckerberg, sorella del fondatore del sito Mark
Zuckerberg e responsabile per i mercati globali, al World Economic
Forum di Davos a cui hanno partecipato alcuni tra i più potenti
uomini d'affari del mondo. Alla conferenza infatti è stato
presentato un nuovo tool che permetterà alle aziende che lo
acquisteranno di effettuare sondaggi in tempo reale avendo come base
campionaria gli oltre 150 milioni di utenti di Facebook. Detta
così sembra una situazione non troppo scandalosa: chi
vorrà partecipare al sondaggio risponderà, chi non
vorrà deciderà altrimenti. Chiaramente la questione non
è così semplice. Il tool permette di ricercare fra i dati
personali che gli utenti hanno inserito. Se ad esempio, un'industria di
canne da pesca vuole verificare qual è la richiesta di mercato
per un nuovo modello, effettuerà una ricerca su tutti gli utenti
che hanno segnalato interesse per la pesca, cercando anche altre
informazioni sulla loro vita. In tutto ciò la policy di Facebook
non tutela gli utenti, come appare evidente dai seguenti stralci della
stessa: "Facebook può trasmettere a terzi le informazioni
presenti nel tuo profilo senza tuttavia comunicare la tua
identità. Tale procedura viene utilizzata, ad esempio, per
individuare quante persone in una rete amano un determinato gruppo
musicale o un film e per personalizzare la pubblicità e le
offerte promozionali [...]
È possibile che venga fatta pubblicità a negozi o servizi
di altre società su Facebook. [...] Le informazioni personali
degli utenti vengono fornite a tali società perché siano
usate esclusivamente ai fini del servizio offerto. [...] Alcune delle
pubblicità che compaiono su Facebook sono pubblicate (o
"fornite") direttamente da inserzionisti terzi. In questi casi, tali
inserzionisti possono risalire al tuo indirizzo IP. Tali inserzionisti
possono inoltre scaricare cookie sul tuo computer, oppure utilizzare
altre tecnologie, come JavaScript o i cosiddetti "web beacon" (noti
anche come "1x1 gif"), per controllare l'efficienza delle loro
inserzioni e per personalizzarne il contenuto. Gli inserzionisti
possono quindi riconoscere il tuo computer ogni volta che ti viene
inviata una pubblicità, in modo da misurarne l'efficienza e
personalizzarne il contenuto. Così facendo, possono registrare
informazioni quali le pagine in cui gli utenti hanno visualizzato gli
annunci e quali di questi ultimi sono stati aperti. Facebook non ha
accesso a questo tipo di informazioni e non può controllare i
cookie scaricati da questi inserzionisti. […] La presente Normativa
sulla privacy copre l'uso dei cookie da parte di Facebook, ma non
l'eventuale uso di questi o altre tecnologie di tracciamento da parte
degli inserzionisti. […] Scegliendo di usare Facebook, dai il consenso
al trasferimento e al trattamento dei tuoi dati personali negli Stati
Uniti […] Ciò potrebbe implicare la condivisione di informazioni
con altre, aziende, legali, agenti o agenzie governative."
Da questo si evince che: Facebook può fare ciò che vuole
con le informazioni personali dei propri utenti, compreso specularci
sopra; permette a "terzi", comprese agenzie governative americane tipo
CIA, di tracciare l'IP del vostro computer e di inviarvi cookies1 con
cui tracciare completamente la vostra navigazione.
Qui non si tratta solo della mercificazione delle relazioni sociali, ma della sperimentazione di uno strumento di controllo.
Purtroppo, quelle che potevano essere le previsioni di un paranoico si
sono dimostrate la realtà per stessa ammissione dei proprietari
di Facebook.
In futuro parleremo anche del perché Facebook non può
essere considerato un social network e della storia dei suoi principali
azionisti. Per ora vi rimandiamo a questi articoli:
http://www.guardian.co.uk/technology/2008/jan/14/facebook
http://www.telegraph.co.uk/finance/newsbysector/mediatechnologyandtelecoms/4413483/Networking-site-cashes-in-on-friends.html
Jacopo
1 frammenti di testo inviati da un server ad un Web client (di solito
un browser) e poi rimandati indietro dal client al server - senza
subire modifiche - ogni volta che il client accede allo stesso server.
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