Umanità Nova, n.9 dell'8 marzo 2009, anno 89

Facebook


Alla fine ciò che molti avevano solo supposto è stato confermato ufficialmente: Facebook vende i dati personali dei propri utenti al migliore offerente. E non solo: offre anche pratici strumenti per fare sondaggi tra i suoi utenti e quindi per indagini di mercato più raffinate. Non solo fornitore di dati grezzi per le agenzie che effettuano indagini di mercato, Facebook farà ora anche una prima scrematura dei dati compiendo analisi differenziate. E' quanto ha affermato Randi Zuckerberg, sorella del fondatore del sito Mark Zuckerberg e responsabile per i mercati globali, al World Economic Forum di Davos a cui hanno partecipato alcuni tra i più potenti uomini d'affari del mondo. Alla conferenza infatti è stato presentato un nuovo tool che permetterà alle aziende che lo acquisteranno di effettuare sondaggi in tempo reale avendo come base campionaria gli oltre 150 milioni di utenti di Facebook. Detta così sembra una situazione non troppo scandalosa: chi vorrà partecipare al sondaggio risponderà, chi non vorrà deciderà altrimenti. Chiaramente la questione non è così semplice. Il tool permette di ricercare fra i dati personali che gli utenti hanno inserito. Se ad esempio, un'industria di canne da pesca vuole verificare qual è la richiesta di mercato per un nuovo modello, effettuerà una ricerca su tutti gli utenti che hanno segnalato interesse per la pesca, cercando anche altre informazioni sulla loro vita. In tutto ciò la policy di Facebook non tutela gli utenti, come appare evidente dai seguenti stralci della stessa: "Facebook può trasmettere a terzi le informazioni presenti nel tuo profilo senza tuttavia comunicare la tua identità. Tale procedura viene utilizzata, ad esempio, per individuare quante persone in una rete amano un determinato gruppo musicale o un film e per personalizzare la pubblicità e le offerte promozionali [...]
È possibile che venga fatta pubblicità a negozi o servizi di altre società su Facebook. [...] Le informazioni personali degli utenti vengono fornite a tali società perché siano usate esclusivamente ai fini del servizio offerto. [...] Alcune delle pubblicità che compaiono su Facebook sono pubblicate (o "fornite") direttamente da inserzionisti terzi. In questi casi, tali inserzionisti possono risalire al tuo indirizzo IP. Tali inserzionisti possono inoltre scaricare cookie sul tuo computer, oppure utilizzare altre tecnologie, come JavaScript o i cosiddetti "web beacon" (noti anche come "1x1 gif"), per controllare l'efficienza delle loro inserzioni e per personalizzarne il contenuto. Gli inserzionisti possono quindi riconoscere il tuo computer ogni volta che ti viene inviata una pubblicità, in modo da misurarne l'efficienza e personalizzarne il contenuto. Così facendo, possono registrare informazioni quali le pagine in cui gli utenti hanno visualizzato gli annunci e quali di questi ultimi sono stati aperti. Facebook non ha accesso a questo tipo di informazioni e non può controllare i cookie scaricati da questi inserzionisti. […] La presente Normativa sulla privacy copre l'uso dei cookie da parte di Facebook, ma non l'eventuale uso di questi o altre tecnologie di tracciamento da parte degli inserzionisti. […] Scegliendo di usare Facebook, dai il consenso al trasferimento e al trattamento dei tuoi dati personali negli Stati Uniti […] Ciò potrebbe implicare la condivisione di informazioni con altre, aziende, legali, agenti o agenzie governative."
Da questo si evince che: Facebook può fare ciò che vuole con le informazioni personali dei propri utenti, compreso specularci sopra; permette a "terzi", comprese agenzie governative americane tipo CIA, di tracciare l'IP del vostro computer e di inviarvi cookies1 con cui tracciare completamente la vostra navigazione.
Qui non si tratta solo della mercificazione delle relazioni sociali, ma della sperimentazione di uno strumento di controllo.
Purtroppo, quelle che potevano essere le previsioni di un paranoico si sono dimostrate la realtà per stessa ammissione dei proprietari di Facebook.
In futuro parleremo anche del perché Facebook non può essere considerato un social network e della storia dei suoi principali azionisti. Per ora vi rimandiamo a questi articoli:
http://www.guardian.co.uk/technology/2008/jan/14/facebook
http://www.telegraph.co.uk/finance/newsbysector/mediatechnologyandtelecoms/4413483/Networking-site-cashes-in-on-friends.html

Jacopo


1 frammenti di testo inviati da un server ad un Web client (di solito un browser) e poi rimandati indietro dal client al server - senza subire modifiche - ogni volta che il client accede allo stesso server. I cookie HTTP sono usati per eseguire autenticazioni e tracking di sessioni e memorizzare informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server

home | sommario | comunicati | archivio | link | contatti