Matilde Bassani Finzi, madre del compagno Paolo Finzi, è
deceduta a mezzogiorno del 1° marzo. Nata a Ferrara l'8.12.1918 da
famiglia antifascista, è stata una bella figura di partigiana
socialista, attiva giovanissima nel "Soccorso rosso" (ovviamente
clandestino); nell'ambiente antifascista viene a contatto con una
fiorista anarchica nota come la Bakunina. Espulsa dall'insegnamento in
seguito alle leggi razziali del 1938, partecipa attivamente alla
Resistenza, principalmente a Roma, ove opera con gruppi vicini a
"Bandiera rossa" (a sinistra del PCI) e anche a Firenze, alla cui
liberazione partecipa. Si occupa della redazione del giornale del
movimento di Carlo Andreoni, per vari aspetti contiguo alle
attività degli anarchici (e comunque nell'ambito della sinistra
antistalinista). Nel dopoguerra è attiva nell'UDI (Unione Donne
Italiane) e in organizzazioni laiche per il divorzio e l'aborto.
Dall'avvento di Craxi si ritira dall'impegno politico, non rinnovando
la tessera e varie volte astenendosi coscientemente. Più volte
ha sottoscritto per la stampa anarchica, anche UN, a volte sotto le
pseudonimo "una partigiana socialista". Aveva ottimi rapporti con
Alfonso Failla e stimava gli anarchici. Atea, anticlericale e laica, ha
deciso di farsi seppellire con rito ebraico nel Cimitero ebraico di
Mantova, città natale del suo compagno Ulisse, che lì
è sepolto da 20 anni.
A Paolo, Aurora e ai loro figli vadano la nostra solidarietà e il nostro affettuoso pensiero.
La redazione di Umanità Nova
La redazione di Umanità Nova
si sente solidalmente vicina al collaboratore e compagno Stefano
Capello nel giorno in cui un improvviso lutto ha colpito la sua
compagna.