A cura di Raffaele
Il 17 febbraio a Berna, in seguito a perquisizioni in otto
appartamenti e sedi del movimento, sono state arrestate sette persone,
mentre un'altra persona è stata incarcerata a Friburgo. Durante
la perquisizione di alcune sedi di diversi gruppi, sono stati
sequestrati computer e archivi. Il 20 febbraio, sempre a Berna, sono
stati perquisiti altri due appartamenti e due persone sono state
fermate e poi rilasciate nel corso della giornata. Gli arresti e le
perquisizioni sono state messe in atto a seguito di un'inchiesta
riguardante un'azione antifascista avvenuta nell'ottobre 2008 a
Friburgo. In quell'occasione un gruppo di circa 30 antifascisti aveva
infatti impedito lo svolgimento di un concerto organizzato dal gruppo
nazista "Soleil Noir" distruggendo il mobilio del locale e gli
strumenti musicali. Altri arresti e perquisizioni, legati ad un'altra
indagine su attivisti di sinistra, sono avvenuti ad inizio gennaio a
Zurigo. In questo caso è stato preso di mira dalla polizia il
gruppo Revoluzionären Aufbau Schweiz. Un militante si trova ancora
nella prigione di Pfäffikon. Mentre antifascisti e altri militanti
di sinistra subiscono arresti e perquisizioni, l'estrema destra avanza,
portando con sé razzismo e xenofobia che si fanno sempre
più presenti sul territorio.
Fonte:
http://ch.indymedia.org/it
Sabato 21 febbraio 120.000 lavoratori e lavoratrici irlandesi sono
scesi in piazza a Dublino contro un piano governativo che prevede
un'ulteriore imposta statale sui salari dei dipendenti pubblici: tale
tassa corrisponderebbe circa al 7% dello stipendio, equivalente a 2.000
euro all'anno in meno.
Sarebbe un costo insostenibile, visto anche che l'Irlanda è uno
dei paesi europei più colpiti dalla crisi economica ed
ovviamente chi ci sta rimettendo maggiormente è la classe
lavoratrice e in generale i ceti più bassi.
Nei luoghi di lavoro e presso le associazioni sindacali si stanno
svolgendo riunioni e assemblee per organizzare nuovi scioperi e
proteste: le prossime settimane saranno segnate da importanti scioperi
in tutti i settori, in particolare, ma non solo, in quello pubblico.
Il Workers Solidarity Movement ha aderito alla manifestazione del 21
febbraio e ha partecipato con uno striscione su cui era scritto "Il
corteo non basta: sciopero generale ora!" e la distribuzione di un
volantino dal titolo "Tagli degli stipendi, tagli dei posti di lavoro?
Organizzare la resistenza!"
Fonti:
www.ainfos.ca
www.wsm.ie
www.indymedia.ie