Umanità Nova, n.11 del 22 marzo 2009, anno 89

Aborto da Stupro


La Commissione Anticlericale esprime solidarietà alle due bambine di  9 e 14 anni vittime dello stupro nel Pernambuco, in Brasile, e ribadisce  il più completo appoggio all'equipe medica del "Centro Integrado de Saúde Amaury" di Medeiros coinvolta nel delicato intervento, per aver compiuto il proprio lavoro con responsabilità, nonostante le forti pressioni delle istituzioni Vaticane. Pressioni e connivenze che, in Brasile, hanno già contribuito a rendere l'aborto clandestino, se non in caso di stupro o pericolo di vita della donna, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Questa è l'ennesima violenza psico-fisica che le donne subiscono quotidianamente tra le mura domestiche, avvenuta proprio nei giorni in cui, in questa nazione, si commemoravano i diritti delle donne che ogni giorno vengono calpestati da una società maschilista e di cultura abramitica.
Inoltre, apprende con sdegno e preoccupazione le raccapriccianti posizioni dell'arcivescovo di Recife, José Cardoso Sobrinho (dove afferma che"un aborto è più grave di uno stupro"), e quelle ben più gravi di Padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio consiglio per la famiglia (dove dichiara in un comunicato-stampa che "non esiste più uno spazio di innocenza dei bambini").
Confidando che i ripetuti attacchi irrazionali del Vaticano contro i medici non soggetti alla loro dogmatica imposizione morale possano non incidere significativamente sulle scelte professionali, continueremo a lottare contro ogni forma di imposizione ed oppressione. 

Commissione Anticlericale della Federazione Anarchica Italiana

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