Umanità Nova, n.12 del 29 marzo 2009, anno 89

Meeting nazionale antifascista


E' annunciato tramite mail, comunicati e il sito http://fest-antifa.net un incontro nazionale dei gruppi, delle assemblee, delle associazioni che fanno dell'antifascismo uno dei punti qualificanti della propria azione.
Il meeting-festa-festival-convegno si terrà a Bologna dal 29 maggio al 2 giugno presso il parco della Caserme Rosse.
Per ora la manifestazione ha il titolo provvisorio di Festival delle Culture Antifasciste a sottolineare la necessità di sviluppare sul piano culturale la lotta contro la reazione montante e, contemporaneamente, la pluralità dei soggetti protagonisti e dei temi di contenzioso che caratterizzano la lotta antifascista.
Anche la scelta del posto (oltre che per la logistica) è significativo: in questo spazio, dal '43 al '44 era in funzione uno dei lager nazi-fascisti operanti in Italia. Meno noto di altri ma non per questo meno infame. Citiamo da http://incidenze.blogspot.com/2008/10/caserme-rosse-il-lager-di-bologna-12.html una breve ma significativa scheda.
<<A Bologna, in via di Corticella al civico 147, si trova il portale di ingresso di ciò che resta del "lager di Bologna" dopo il bombardamento aereo alleato del 12 ottobre 1944, che demolì oltre il 90% della cubatura dei fabbricati allora esistenti, dove erano rinchiusi migliaia di rastrellati in attesa della deportazione. [...] Gli americani pensavano di colpire un complesso militare nemico, non sapevano che Caserme Rosse era un campo di prigionia. [...]
I reclusi nel lager di Caserme Rosse, oltre a temere la furia nazista ed il sempre presente pericolo dell'immediata deportazione nei campi di prigionia o di sterminio organizzati da Adolf Hitler, seguivano con l'udito, ogni volta con grande apprensione, il passaggio in cielo dei bombardieri. A loro non era permesso di fuggire al riparo di un rifugio. Se il bombardamento fosse avvenuto avrebbero dovuto subirne le conseguenze all'interno delle camerate rigurgitanti di prigionieri [...]
Di Caserme Rosse conosciamo bene data e modalità di chiusura del campo di detenzione. Conosciamo meno bene ciò che avvenne dopo l'8 settembre 1943. Sappiamo per precise testimonianze dirette che già il 9 settembre 1943 i tedeschi ed i fascisti armati di fucile a baionetta montata conducevano a Caserme Rosse tutti i militari italiani che venivano rastrellati alla stazione ferroviaria, nelle strade e nelle piccole caserme. Nelle nostre zone la grande massa dei militari italiani non era, come si pensa, sbandata; bensì essi, tentarono di salvarsi, obbedendo ad un preciso ordine impartito dai superiori di fuggire dalle caserme e di togliersi la divisa per sottrarsi alla cattura da parte dei tedeschi. Il "tutti a casa" fu conseguenza della mancata organizzazione ed esecuzione di un piano di resistenza armata generalizzato ai tedeschi da parte del Re, di Badoglio e dei comandi superiori, che pensarono a mettersi in salvo lasciando l'esercito allo sbando. [...]
La ricerca affannosa di nuovi deportati per la Germania portò a metà del 1944 ai rastrellamenti a tappeto prima nelle Marche ed in Toscana, poi a settembre e ottobre in Emilia Romagna. Tutte le stragi nazifasciste erano accompagnate da feroci rastrellamenti verso la popolazione civile, con i molteplici scopi di fare terra bruciata attorno alla Resistenza, di seminare il terrore e di raccogliere quanti più uomini e donne possibile da avviare ai luoghi di detenzione e di transito, in cui venivano selezionati e divisi i prigionieri per la Germania da coloro che sarebbero stati utilizzati nei lavori forzati in Italia. Fra questi centri di raccolta è ormai certo che il grande primato negativo per il numero dei transitati, spetti a Caserme Rosse. [...] nel solo periodo maggio-ottobre 1944 essi furono almeno 36.000. [...]>>

La cinque-giorni vuole supportare il processo in corso di messa in rete dell'antifascismo in Italia. Non c'è bisogno di spiegare ai lettori di Umanità Nova l'emergenza fascista che caratterizza questo periodo.
L'importanza dell'incontro invece crediamo vada sottolineato.
Il progetto di questa cinque-giorni prende le mosse da quella rete antifascista bolognese che ci ha visto protagonisti di diverse iniziative negli ultimi anni (manifestazioni, iniziative culturali, presidi, attività dell'AAP, primavere antifasciste).
La caratterizzazione della festa sarà squisitamente libertaria ed autogestionaria. Le parole chiave dell'iniziativa, assieme ad Antifascismo, sono Autogestione e Antiautoritarismo.
L'iniziativa si svolgerà nel lungo "ponte" di fine maggio (venerdì, sabato, domenica, lunedì, martedì) presso il parco delle Caserme Rosse di Bologna (zona Corticella) ed avrà spazio e attrezzature per campeggiare.
Oltre alla festa si svolgeranno diversi tavoli tematici, seminari, riunioni spontanee e ci sarà spazio per le distribuzioni.
Per sottolineare il metodo orizzontale di costruzione dell'iniziativa si è dato vita ad un "wiki", uno spazio dove si pubblicheranno, via via, i documenti di discussione per gli incontri. Questi documenti verranno pubblicati con le eventuali correzioni e integrazioni che perverranno dalle varie realtà.
E quindi bene che le realtà anarchiche e libertarie contribuiscano con contenuti e proposte sui temi fin qui individuati e ne propongano, se del caso, dei nuovi.
I "tavoli" fin qui individuati sono: Glbt, Donne, Migranti, Scuola. Lavoro, Comunicazione, Ambiente e territorio, Antiproibizionismo, Antiautoritarismo, Antimilitarismo.
E' evidente il ruolo che sta esercitando il neo-fascismo in tutte le sue forme: dalle squadracce alle ronde, dai corpi "separati" della repressione alla fascistizzazione dello stato; un ruolo di disciplinamento sociale che tende a piegare tutte le forme di protesta e tutte le possibilità di emancipazione sociale.
Costruire una rete antifascista ampia, plurale, efficace è assolutamente necessario. L'occasione di Bologna vuole raggiungere, in questo percorso, due obiettivi principali:
1)    arricchire di strumenti analitici e culturali le compagne ed i compagni che operano in questa lotta;
2)    facilitare la conoscenza, il confronto e la confidenza fra le diverse realtà al fine di permettere alla rete di essere sempre più efficace nella lotta contro ogni fascismo.

Redb

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