E' annunciato tramite mail, comunicati e il sito
http://fest-antifa.net un incontro nazionale dei gruppi, delle
assemblee, delle associazioni che fanno dell'antifascismo uno dei punti
qualificanti della propria azione.
Il meeting-festa-festival-convegno si terrà a Bologna dal 29 maggio al 2 giugno presso il parco della Caserme Rosse.
Per ora la manifestazione ha il titolo provvisorio di Festival delle
Culture Antifasciste a sottolineare la necessità di sviluppare
sul piano culturale la lotta contro la reazione montante e,
contemporaneamente, la pluralità dei soggetti protagonisti e dei
temi di contenzioso che caratterizzano la lotta antifascista.
Anche la scelta del posto (oltre che per la logistica) è
significativo: in questo spazio, dal '43 al '44 era in funzione uno dei
lager nazi-fascisti operanti in Italia. Meno noto di altri ma non per
questo meno infame. Citiamo da
http://incidenze.blogspot.com/2008/10/caserme-rosse-il-lager-di-bologna-12.html
una breve ma significativa scheda.
<<A Bologna, in via di Corticella al civico 147, si trova il
portale di ingresso di ciò che resta del "lager di Bologna" dopo
il bombardamento aereo alleato del 12 ottobre 1944, che demolì
oltre il 90% della cubatura dei fabbricati allora esistenti, dove erano
rinchiusi migliaia di rastrellati in attesa della deportazione. [...]
Gli americani pensavano di colpire un complesso militare nemico, non
sapevano che Caserme Rosse era un campo di prigionia. [...]
I reclusi nel lager di Caserme Rosse, oltre a temere la furia nazista
ed il sempre presente pericolo dell'immediata deportazione nei campi di
prigionia o di sterminio organizzati da Adolf Hitler, seguivano con
l'udito, ogni volta con grande apprensione, il passaggio in cielo dei
bombardieri. A loro non era permesso di fuggire al riparo di un
rifugio. Se il bombardamento fosse avvenuto avrebbero dovuto subirne le
conseguenze all'interno delle camerate rigurgitanti di prigionieri [...]
Di Caserme Rosse conosciamo bene data e modalità di chiusura del
campo di detenzione. Conosciamo meno bene ciò che avvenne dopo
l'8 settembre 1943. Sappiamo per precise testimonianze dirette che
già il 9 settembre 1943 i tedeschi ed i fascisti armati di
fucile a baionetta montata conducevano a Caserme Rosse tutti i militari
italiani che venivano rastrellati alla stazione ferroviaria, nelle
strade e nelle piccole caserme. Nelle nostre zone la grande massa dei
militari italiani non era, come si pensa, sbandata; bensì essi,
tentarono di salvarsi, obbedendo ad un preciso ordine impartito dai
superiori di fuggire dalle caserme e di togliersi la divisa per
sottrarsi alla cattura da parte dei tedeschi. Il "tutti a casa" fu
conseguenza della mancata organizzazione ed esecuzione di un piano di
resistenza armata generalizzato ai tedeschi da parte del Re, di
Badoglio e dei comandi superiori, che pensarono a mettersi in salvo
lasciando l'esercito allo sbando. [...]
La ricerca affannosa di nuovi deportati per la Germania portò a
metà del 1944 ai rastrellamenti a tappeto prima nelle Marche ed
in Toscana, poi a settembre e ottobre in Emilia Romagna. Tutte le
stragi nazifasciste erano accompagnate da feroci rastrellamenti verso
la popolazione civile, con i molteplici scopi di fare terra bruciata
attorno alla Resistenza, di seminare il terrore e di raccogliere quanti
più uomini e donne possibile da avviare ai luoghi di detenzione
e di transito, in cui venivano selezionati e divisi i prigionieri per
la Germania da coloro che sarebbero stati utilizzati nei lavori forzati
in Italia. Fra questi centri di raccolta è ormai certo che il
grande primato negativo per il numero dei transitati, spetti a Caserme
Rosse. [...] nel solo periodo maggio-ottobre 1944 essi furono almeno
36.000. [...]>>
La cinque-giorni vuole supportare il processo in corso di messa in rete
dell'antifascismo in Italia. Non c'è bisogno di spiegare ai
lettori di Umanità Nova l'emergenza fascista che caratterizza
questo periodo.
L'importanza dell'incontro invece crediamo vada sottolineato.
Il progetto di questa cinque-giorni prende le mosse da quella rete
antifascista bolognese che ci ha visto protagonisti di diverse
iniziative negli ultimi anni (manifestazioni, iniziative culturali,
presidi, attività dell'AAP, primavere antifasciste).
La caratterizzazione della festa sarà squisitamente libertaria
ed autogestionaria. Le parole chiave dell'iniziativa, assieme ad
Antifascismo, sono Autogestione e Antiautoritarismo.
L'iniziativa si svolgerà nel lungo "ponte" di fine maggio
(venerdì, sabato, domenica, lunedì, martedì)
presso il parco delle Caserme Rosse di Bologna (zona Corticella) ed
avrà spazio e attrezzature per campeggiare.
Oltre alla festa si svolgeranno diversi tavoli tematici, seminari,
riunioni spontanee e ci sarà spazio per le distribuzioni.
Per sottolineare il metodo orizzontale di costruzione dell'iniziativa
si è dato vita ad un "wiki", uno spazio dove si pubblicheranno,
via via, i documenti di discussione per gli incontri. Questi documenti
verranno pubblicati con le eventuali correzioni e integrazioni che
perverranno dalle varie realtà.
E quindi bene che le realtà anarchiche e libertarie
contribuiscano con contenuti e proposte sui temi fin qui individuati e
ne propongano, se del caso, dei nuovi.
I "tavoli" fin qui individuati sono: Glbt, Donne, Migranti, Scuola.
Lavoro, Comunicazione, Ambiente e territorio, Antiproibizionismo,
Antiautoritarismo, Antimilitarismo.
E' evidente il ruolo che sta esercitando il neo-fascismo in tutte le
sue forme: dalle squadracce alle ronde, dai corpi "separati" della
repressione alla fascistizzazione dello stato; un ruolo di
disciplinamento sociale che tende a piegare tutte le forme di protesta
e tutte le possibilità di emancipazione sociale.
Costruire una rete antifascista ampia, plurale, efficace è
assolutamente necessario. L'occasione di Bologna vuole raggiungere, in
questo percorso, due obiettivi principali:
1) arricchire di strumenti analitici e culturali le compagne ed i compagni che operano in questa lotta;
2) facilitare la conoscenza, il confronto e la
confidenza fra le diverse realtà al fine di permettere alla rete
di essere sempre più efficace nella lotta contro ogni fascismo.
Redb