Umanità Nova, n.12 del 29 marzo 2009, anno 89

brevi dal mOndo


A cura di Raffaele

Spagna: il "processo di Bologna" è scritto col sangue

Il "processo di Bologna" è un piano europeo di graduale privatizzazione del sistema universitario, finalizzato a omologare i diversi sistemi nazionali e a creare ampi spazi per le imprese private all'interno dell'università.
In tutta Europa migliaia di studenti si stanno mobilitando contro questo progetto. A Barcellona la cittadella universitaria è stata occupata per 118 giorni e al suo interno sono state elaborate proposte alternative e azioni di lotta.
Il 18 marzo la polizia decide di attuare lo sgombero dell'università catalana, picchiando chiunque vi si trovasse all'interno e disponendosi in cordoni per evitare nuovi tentativi di occupazione.
Gli studenti si riorganizzano, dando vita a una manifestazione spontanea che dura gran parte della notte. La polizia allora inizia la caccia all'uomo,  causando diversi feriti e arresti.
Anche cinque poliziotti si dichiarano feriti. Il giorno successivo un corteo di 50.00 persone attraversa Barcellona, protestando contro la brutalità della polizia e esigendo le dimissioni del rettore dell'università. Nei giorni seguenti manifestazioni di solidarietà si svolgono nuovamente a Barcellona, a Madrid e in altre città spagnole.

Fonti:
www.kaosenlared.net
http://barcelona.indymedia.org
www.tancadaalacentral.blogspot.com

Gran Bretagna: azione contro i lager per migranti

Nelle prime ore del mattino del 17 marzo circa 20 antirazzisti hanno bloccato il centro di reclusione per migranti di Tinsley House, vicino all'aeroporto di Gatwick. Nel centro sono detenuti soprattutto curdi iracheni, molti dei quali proprio il 17 marzo dovevano essere deportati in Iraq. Il blocco è proseguito per diverse ore, finché la polizia non è intervenuta con violenza, rompendo i lucchetti posti dagli antirazzisti e arrestando 9 attivisti. Il 13 marzo un'altra azione è stata attuata a Oldham. Circa 25 attivisti hanno occupato l'ufficio immigrazione e trattenuto il ministro dell'immigrazione Phil Woolas, come gesto simbolico per dimostrare come migliaia di migranti in Gran Bretagna subiscono un sequestro di persona, senza possibilità di contatti con l'esterno, senza processi né condanne. L'azione è stata "rivendicata" da No Borders Manchester, No One Is Illegal e dalla Federazione Anarchica.

Fonti:
www.af-north.org
www.noii.org.uk
www.nobordersmanchester.blogspot.com

Iran: blogger "suicidato" in carcere

Omid Reza Mirsayafi, attivista e blogger iraniano di 29 anni, è morto il 19 marzo scorso nella prigione iraniana di Evin, nei pressi di Teheran. Era stato condannato nel novembre scorso a due anni e mezzo di carcere per attacchi al capo della Repubblica islamica Ali Khamenei. Secondo un comunicato di Reporters sans frontières, è stato arrestato in maniera arbitraria e privato delle cure mediche di cui aveva bisogno. Ufficialmente si è suicidato. Lo scorso 7 febbraio, il blogger era stato convocato dal tribunale della rivoluzione di Teheran per essere interrogato; dopo l'interrogatorio, è stato trasportato in un carcere della città. I suoi avvocati non hanno mai ricevuto l'ordine di condanna emesso dal tribunale. Arrestato una prima volta il 22 aprile 2008, era stato liberato dopo 41 giorni di detenzione e dopo il pagamento di una cauzione di 100 milioni di toman (72 000 euro). E' stato condannato nuovamente il 2 novembre 2008 per insulti alle autorità e propaganda contro lo stato.

Fonte:
www.rsf.org

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