Il 10% delle famiglie più ricche possiede oggi in Italia il 42% della ricchezza totale (1).
A fronte delle sempre più miserevoli condizioni economiche delle
lavoratrici e dei lavoratori (il salario medio mensile non supera da
anni la soglia di mille euro) stanno l'immensa disponibilità di
denaro, risorse e privilegi di pochi.
E su queste questioni ben poca enfasi dalla grancassa del potere.
Per proteggere con le leggi la minoranza di ricchi, il governo mette a
disposizione i suoi guardiani: deputati, senatori, ministri tutti
lautamente corrisposti.
Secondo i dati a disposizione (2) un deputato percepisce mensilmente
un'indennità al netto di 5.500 € circa, gli sono riconosciuti
una diaria di 4.000 € e un rimborso spese di 4.200 € (dato dal suo
gruppo parlamentare).
L'elenco continua con l'uso completamente gratuito sul territorio
nazionale di autostrade, treni, traghetti, aerei (con rimborso spese
trimestrale variabile da 3.300 € a 4.000 € per gli spostamenti dal
luogo di residenza all'aeroporto più vicino), un rimborso annuo
pari a 3.100 € per spese telefoniche, senza tralasciare il
trattamento di fine-rapporto (sic!) dato dagli assegni di fine mandato
e vitalizio. Ai senatori (2) è corrisposto un trattamento
economico maggiorato dell'80% circa rispetto a quello dei
deputati… come si può arguire: più in alto si sale la
scala, più "pecunia vocat"!
Tutte queste forse noiose cifre a testimonianza, come se non bastasse,
delle profonde disuguaglianze nella popolazione sancite da questo
sistema curiosamente denominato democrazia". Prendendo a prestito una
frase di Noam Chomsky: anche in un mondo dominato da titanici centri di
potere finanziario costruire il bene comune e accrescere la
possibilità di decidere veramente delle nostre vite è
ancora possibile… ma non si pensi di risolverlo mettendo una
croce su una scheda!
M@rio
(1) rapporto Ocse growing unequal
(2) siti internet di camera e senato