Umanità Nova, n.13 del 5 aprile 2009, anno 89

brevi dal mOndo


A cura di Raffaele

Gran Bretagna: smash G20!

Sabato 28 marzo un grande corteo ha attraversato Londra. Circa 40.000 persone hanno partecipato alla manifestazione, la prima delle tante in programma contro il G20, che si sta tenendo nella capitale britannica. Le compagne e i compagni anarchici e libertari hanno organizzato uno spezzone rosso e nero, chiamato "direct action bloc". Oltre a una critica radicale alle politiche economiche dei governi europei, è stata ribadita piena solidarietà ai lavoratori che in diverse zone dell'Inghilterra hanno effettuato scioperi selvaggi e sono stati licenziati. Solidarietà è stata espressa anche alla popolazione di Gaza, che dopo pesanti bombardamenti è ora accerchiata da un blocco totale da parte dell'esercito israeliano. Nello spezzone anarchico hanno sfilato circa un migliaio di compagni. La manifestazione si è svolta in modo tranquillo. Nella settimana del vertice sono previste numerose azioni, ed è già iniziata la criminalizzazione preventiva da parte della polizia e dei mezzi di comunicazione.

Fonti:
www.putpeoplefirst.org.uk
www.indymedia.org.uk
www.afed.org.uk

Germania: contro il capitalismo, per la rivoluzione sociale

Lo stesso giorno della manifestazione di Londra, si sono svolte numerose manifestazioni in diverse città tedesche ed europee. A Berlino hanno sfilato in 25.000. I compagni anarchici hanno partecipato a uno spezzone anticapitalista, che alla fine del corteo è stato provocato e attaccato dalla polizia antisommossa. Circa 30 persone sono  state fermate, e vi sono stati diversi feriti. In Spagna ci sono stati cortei a Barcellona, Madrid, Siviglia e Salamanca, contro la crisi contro la repressione nei confronti degli studenti. Altre manifestazioni si sono svolte anche in Svizzera e in Austria.

Fonti:
http://aka.blogsport.de
http://de.indymedia.org

Palestina: gravemente ferito un attivista internazionale

Purtroppo quando viene ferito un palestinese il fatto rimane taciuto e nascosto, mentre quando è un israeliano, un europeo o un americano a subire la stessa sorte la notizia fa il giro del mondo, almeno sui media indipendenti. Ma ciò non significa che non sia necessario parlarne. Tristan Anderson, un attivista statunitense di 38 anni, è stato gravemente ferito il 13 marzo scorso vicino al villaggio di Ni'lin, mentre era in  corso una delle tante manifestazioni contro il muro. I militari israeliani hanno attaccato il corteo con lacrimogeni sparati ad altezza uomo e uno di essi ha colpito in pieno volto Tristan. Ora sta lottando fra la vita e la morte in un ospedale di Tel Aviv. Ma non basta: quando i parenti e i compagni di Tristan hanno organizzato una conferenza stampa per diffondere la notizia sono stati bloccati da militari israeliani che hanno impedito la conferenza e hanno arrestato 11 persone, fra cui alcuni pacifisti e un giornalista del network PalMedia.

Fonti:
www.awalls.org
http://palsolidarity.org

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