A cura di Raffaele
Sabato 28 marzo un grande corteo ha attraversato Londra. Circa
40.000 persone hanno partecipato alla manifestazione, la prima delle
tante in programma contro il G20, che si sta tenendo nella capitale
britannica. Le compagne e i compagni anarchici e libertari hanno
organizzato uno spezzone rosso e nero, chiamato "direct action bloc".
Oltre a una critica radicale alle politiche economiche dei governi
europei, è stata ribadita piena solidarietà ai lavoratori
che in diverse zone dell'Inghilterra hanno effettuato scioperi selvaggi
e sono stati licenziati. Solidarietà è stata espressa
anche alla popolazione di Gaza, che dopo pesanti bombardamenti è
ora accerchiata da un blocco totale da parte dell'esercito israeliano.
Nello spezzone anarchico hanno sfilato circa un migliaio di compagni.
La manifestazione si è svolta in modo tranquillo. Nella
settimana del vertice sono previste numerose azioni, ed è
già iniziata la criminalizzazione preventiva da parte della
polizia e dei mezzi di comunicazione.
Fonti:
www.putpeoplefirst.org.uk
www.indymedia.org.uk
www.afed.org.uk
Lo stesso giorno della manifestazione di Londra, si sono svolte
numerose manifestazioni in diverse città tedesche ed europee. A
Berlino hanno sfilato in 25.000. I compagni anarchici hanno partecipato
a uno spezzone anticapitalista, che alla fine del corteo è stato
provocato e attaccato dalla polizia antisommossa. Circa 30 persone
sono state fermate, e vi sono stati diversi feriti. In Spagna ci
sono stati cortei a Barcellona, Madrid, Siviglia e Salamanca, contro la
crisi contro la repressione nei confronti degli studenti. Altre
manifestazioni si sono svolte anche in Svizzera e in Austria.
Fonti:
http://aka.blogsport.de
http://de.indymedia.org
Purtroppo quando viene ferito un palestinese il fatto rimane taciuto
e nascosto, mentre quando è un israeliano, un europeo o un
americano a subire la stessa sorte la notizia fa il giro del mondo,
almeno sui media indipendenti. Ma ciò non significa che non sia
necessario parlarne. Tristan Anderson, un attivista statunitense di 38
anni, è stato gravemente ferito il 13 marzo scorso vicino al
villaggio di Ni'lin, mentre era in corso una delle tante
manifestazioni contro il muro. I militari israeliani hanno attaccato il
corteo con lacrimogeni sparati ad altezza uomo e uno di essi ha colpito
in pieno volto Tristan. Ora sta lottando fra la vita e la morte in un
ospedale di Tel Aviv. Ma non basta: quando i parenti e i compagni di
Tristan hanno organizzato una conferenza stampa per diffondere la
notizia sono stati bloccati da militari israeliani che hanno impedito
la conferenza e hanno arrestato 11 persone, fra cui alcuni pacifisti e
un giornalista del network PalMedia.
Fonti:
www.awalls.org
http://palsolidarity.org