Umanità Nova, n.14 del 12 aprile 2009, anno 89

Rovinata la festa ai "Grandi"


Mentre la gente era ancora in strada a Londra la protesta è riapparsa a Strasburgo: decine di fermi e arresti non hanno scoraggiato una protesta che è andata avanti per tre giorni. I soliti "Grandi" festeggiavano, beati loro, il sessantesimo anno della NATO, con il testa il primario obiettivo di rafforzare la presenza militare atlantica in Afghanistan. Gli abitanti della città francese,  presidiata in ogni angolo, protestavano invece per l'invadente presenza delle forze dell'ordine.
Giovedì 2 aprile una prima manifestazione ha attraversato una Strasburgo militarizzata, con i poliziotti che per difendere i luoghi del vertice hanno caricato, dando il via agli scontri. La condotta aggressiva delle trentamila forze dell'ordine presenti, tra polizia francese e tedesca, non ha evitato che qualche migliaio di persone il giorno dopo si dirigesse verso il centro città, dichiarata al solito "zona rossa", nel tentativo di bloccare le vie di accesso al vertice: la manifestazione pacifica è stata attaccata a freddo.
Questa l'ulteriore ragione per cui sabato 4 aprile trentamila persone hanno dato il via a un corteo imponente e determinato, anticapitalista e antimilitarista, e soprattutto deciso a far la festa ai "Grandi". Già in mattinata una quarantina di persone – a circa un chilometri dalla zona rossa - erano state bloccate dalla polizia sia a Strasburgo che a Kehl, in Germania, in diversi cortei.  Per bloccare la grande manifestazione del pomeriggio in cui si univano due cortei provenienti da aree diverse della città, l'"intelligence" ha invece posizionato il primo posto di blocco a 40 km dalla città e i soliti poliziotti non hanno risparmiato i lacrimogeni, caricando e accerchiando il corteo. Al che sono state erette barricate, è stato appiccato fuoco a un posto di frontiera francese abbandonato, un albergo e diverse vetrine sono venute giù: oltre ai lacrimogeni i poliziotti hanno sparato proiettili rivestiti di plastica che hanno provocato una cinquantina di feriti. Gli scontri sono stati violenti sul ponte del Vauban e sul ponte dell'Europa, ma anche a Kehl e Baden Baden, al di là della frontiera, e alla fine della giornata venivano contati  numerosi arresti.

RedB

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